Nuovo appuntamento con la nuova rubrica di Centotrentuno: una serie di interviste a personaggi e protagonisti dello sport sardo, con un excursus che parte da un evento del passato per poi arrivare a chiacchierare di presente e futuro.
Nella mente dei tifosi del Cagliari, specie dai 35 anni in su, sono impresse con forza le immagini della stagione 1993-94, cui risale l’ultima trionfale cavalcata europea dei rossoblรน che si chiuse con la semifinale di Coppa Uefa raggiunta contro l’Inter di Bergkamp e Jonk, che superรฒ Matteoli e soci nel doppio confronto e che qualche settimana piรน tardi si aggiudicรฒ il trofeo ai danni degli austriaci del Salisburgo. Ma forse non tutti ricordano che i nerazzurri giocarono due volte al Sant’Elia contro i ragazzi di Bruno Giorgi, rimediando due sconfitte di misura tra campionato e Coppa. In vista della sfida di domenica 15 aprile all’Unipol Domus abbiamo ricordato quei momenti con Vittorio Pusceddu, attuale tecnico della Natzionale sarda e all’epoca in campo con la maglia numero 3, impegnato ad arare la fascia sinistra.
Pusceddu, il suo Cagliari riuscรฌ nell’impresa di una doppia vittoria contro l’Inter nella stessa stagione 1993-94: prima a settembre lโ1-0 in campionato firmato Dely Valdes, poi lo storico 3-2 in semifinale di Coppa Uefa. Che ricordi ha di quelle partite?
“Battere due volte l’Inter in quel periodo fu una bella soddisfazione per noi, ma ovviamente ricordo con piรน piacere รจ la semifinale Uefa. Quella rimonta negli ultimi minuti con Criniti e Pancaro resterร sempre nella storia del Cagliari: dopo i rossoblรน scudettati, quella squadra fu quella che diede piรน soddisfazioni ai tifosi e al popolo sardo in generale. Resta il rammarico per la gara di ritorno, con qualche errore arbitrale di troppo: quando Firicano fu spinto in area nerazzurra mentre stava per colpire di testa davanti a Zenga capimmo che la finale Cagliari-Salisburgo non era gradita. Quindi un ricordo bellissimo, anche se la finale non raggiunta resterร sempre un rimpianto”.
Ai microfoni della Rai, dopo lโ1-0 in campionato Pusceddu disse: โNon siamo ancora al 100%, ma siamo sulla buona strada per rivedere il Cagliari dello scorso annoโ. In quel momento si aspettava che avreste realizzato quella clamorosa cavalcata in coppa Uefa?
“Se allora ci avessero detto di scommettere sull’arrivo in semifinale nessuno di noi avrebbe messo una lira (ride, ndr): il nostro Cagliari giocava un bel calcio, ma ognuno di noi avrebbe firmato per raggiungere quel traguardo in una competizione tanto difficile e con cosรฌ tante squadre forti. Noi ci abbiamo creduto e in Coppa giocammo meglio che in campionato, forse anche perchรฉ la rosa non era costruita per reggere allo stesso livello sui due fronti. Ci salvammo alla fine, cosรฌ come l’Inter che restรฒ in Serie A per il rotto della cuffia nonostante giocatori importantissimi”.
Ruben Sosa, Schillaci, Bergkamp, Valdes, Oliveira: piรน difficile allora o adesso la vita di un difensore?
“Devo dire la veritร : non per togliere nulla al calcio di ora, ma gli anni in cui giocavamo noi in Italia c’erano tutti i migliori campioni. Platini, Maradona, Zidane, Batistuta giusto per citarne alcuni. La qualitร di allora non รจ paragonabile a quella del calcio italiano di oggi: oggi contano di piรน la corsa e la forza fisica, infatti le squadre italiane fanno fatica ad arrivare in fondo alle competizioni europee. Meno male che c’รจ la Roma in finale di Conference League, con la sua voglia di giocarsi un trofeo importante”.
Passiamo allโattualitร : il pareggio di Salerno tiene appeso il Cagliari alle ultime speranze salvezza. Come giudica lโimpatto di Agostini?
“Piรน che il suo impatto in spogliatoio quel che conta รจ quello che faranno i giocatori, alla fine sono loro che vanno in campo: devono capire cosa significherebbe la retrocessione per la Sardegna e lottare per evitarla. Spero che questa voglia si veda giร domenica contro l’Inter, che รจ reduce dalla vittoria della Coppa Italia, ma con 120 minuti giocati alla morte contro la Juventus. Potrebbero essere stanchi, anche se Inzaghi ha praticamente due squadre. Spero da tifoso del Cagliari che i nostri ragazzi mettano tutta la cattiveria e la determinazione che serve per avere la meglio contro la voglia di fare risultato dei nerazzurri”.
Il suo amico ed ex compagno Gianfranco Matteoli ha detto ai microfoni dell’Unione Sarda: โContro lโInter il Cagliari deve fare una gara di quelle indimenticabiliโ. ร dโaccordo?
“Certo. Sono d’accordo con Gianfranco: piรน che ai valori dell’Inter dobbiamo guardare ai valori che metteranno in campo i nostri ragazzi, che dovranno mettere tutta l’anima in campo facendo subito capire all’avversario l’aria che tira. Il risultato, poi, รจ scontato: serve soltanto una vittoria, perchรฉ un pareggio potrebbe non bastare. Credo che la Salernitana abbia delle partite piรน agevoli rispetto al Cagliari, in piรน abbiamo visto quanto sia difficile giocarci contro: i granata hanno qualche chance in piรน, ma il calcio รจ strano”.
Come giudica la stagione del Cagliari?
“Quel che mi dispiace รจ l’andamento stagionale del Cagliari, a partire dallo staff tecnico fino alla dirigenza: l’ho detto piรน volte durante l’anno, non si puรฒ cambiare allenatore dopo tre partite e confermarne un altro in panchina visti i risultati deludenti e i pochi punti fatti. Penso che a tre giornate dalla fine l’esonero non sia la soluzione ideale per dare il giusto input alla squadra, il cambio andava fatto prima. Le cinque partite tra gennaio e febbraio in cui Mazzarri ha fatto bene ci ha illuso, me per primo, che potessero essere la svolta per l’annata rossoblรน ma le sette sconfitte in otto partite ci hanno riportato nel baratro da cui รจ difficile uscire. Perรฒ con la voglia di tutti, compresa la cattiveria sportiva dei tifosi e di tutto il popolo sardo l’impresa รจ possibile”.
Domenica torna a Cagliari un certo Nicolรฒ Barella: lei lo ha allenato quando era in Primavera, quali sono i margini di crescita per lui? Puรฒ concretamente ambire a essere il miglior centrocampista a livello mondiale, magari lasciando lโItalia?
“Credo che Barella sia giร tra i primi tre centrocampisti al mondo, ci sono squadre che farebbero carte false per portarselo via: se Conte davvero andasse al Psg Nicolรฒ sarebbe il primo acquisto che farebbe. Penso che a 25 anni i margini di miglioramento ci siano sempre, ha ancora tante stagioni da disputare tra club e nazionale. Mi auguro che si tolga ancora tante soddisfazioni dopo la recente Coppa Italia. Fa gol, inserimenti e assist: unisce quantitร e qualitร , per questo รจ uno dei giocatori piรน forti d’Europa e al mondo. Ricordo le parole di Klopp quando il Liverpool doveva giocare contro l’Inter: “Meno male che Barella รจ squalificato”. E se lo dice lui, che non รจ proprio l’ultimo arrivato, c’รจ da credergli…”
Il Cagliari Primavera sta per concludere una stagione regolare da record, ancora con il secondo posto nel mirino. Secondo lei Kourfalidis e compagni possono puntare allo Scudetto?
“In tutto il campionato l’unica squadra che ha messo in difficoltร il Cagliari รจ stata la Roma, per quanto i rossoblรน avrebbero meritato miglior fortuna nelle due sfide. ร una squadra in fiducia con giocatori importanti, che ha vinto contro tutte le big: credo che abbia tutte le carte in regola per fare bene ai playoff”.
Torniamo alla sfida di domenica: che partita si aspetta?
“Sarร una partita in cui l’Inter cercherร di non perdere contatto con il Milan e giocarsi tutto all’ultima giornata. Il valore delle due squadre pende dalla parte dei nerazzurri, ma il Cagliari dovrร mettere in campo la determinazione che forse รจ mancata nelle ultime giornate. Serviranno undici gladiatori, capaci di non concedere nulla a una squadra forte come quella di Inzaghi”.
Ultima domanda: il Cagliari si salverร secondo lei?
“Se dovessimo parlare di percentuali la cifra sarebbe molto bassa, perรฒ da tifoso spero di guardare la classifica dopo la partita di Veneziaย e vedere il Cagliari quartultimo. Penso che sia lo stesso auspicio di tutto il popolo rossoblรน”.
Francesco Aresu














