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Pulga: “Cagliari, a Sassuolo puoi farcela. Ranieri? L’uomo in più di squadra e club”

Ivo Pulga, ex allenatore del Cagliari
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Prima da calciatore, poi da allenatore. Ivo Pulga ha lasciato il segno nella storia del Cagliari, prima nel cuore del centrocampo e poi dalla panchina conquistando due importanti salvezze nella stagione 2012-2013 e in quella successiva, quando fu richiamato a sei giornate del termine sulla panchina isolana. Con la seconda avventura da primo allenatore che partƬ proprio da Sassuolo, il 12 aprile 2014. Una gara in cui i rossoblù ipotecarono la salvezza. Quasi uno scherzo del destino guardando al calendario del Cagliari di Ranieri. Ne abbiamo parlato proprio con il tecnico modenese per la nostra rubrica “Quel giorno io c’ero”.

Mister Pulga, lei era in panchina nel primo Sassuolo-Cagliari della storia. E anche ormai dieci anni fa la situazione era simile in zona salvezza. Che ricordi ha di quell’1-1?

ā€œRicordi molto positivi visto com’era andata la partita. Era una partita molto difficile per noi, per loro invece era fondamentale perchĆ© era come un’ultima spiaggia.Ā  Un po’ come capiterĆ  questa domenica. A noi bastava il pari per tenerli distanti e alla fine finƬ proprio in pareggio. Arrivò un punto importante in quella giornataā€.

Al Cagliari un punto stavolta non basterĆ  per salvarsi matematicamente in anticipo. Il Sassuolo vive una situazione particolare. Che partita si aspetta?Ā 

ā€œSarĆ  una partita in cui il Sassuolo dovrĆ  provare a fare di tutto per vincere, pertanto dovrĆ  scoprirsi e secondo me il Cagliari in ripartenza può fare male a una squadra che ha subito molto durante tutto l’arco della stagione. Ho l’impressione che soprattutto in contropiede, contro un Sassuolo che si esporrĆ  maggiormente ai pericoli, i rossoblù possano far male ai neroverdiā€.

Il Cagliari arriva a questo punto della stagione con il destino nelle sue mani. Ma durante l’annata intera che squadra ha visto?

ā€œQuello che ho visto ĆØ stato un Cagliari a due facce. Un girone d’andata non positivo, poi il mercato di gennaio ha fatto sƬ che arrivassero due pezzi che hanno permesso alla squadra di fare un miglior girone di ritorno. La squadra ĆØ un passo dalla salvezza. Non perdere a Sassuolo potrebbe bastare, guardando magari a quella che ĆØ la situazione delle altre squadre e poi pensando a quella che sarĆ  la Fiorentina che i rossoblù incontreranno nell’ultima partitaā€.

In questo senso aspettare i risultati altrui può essere pericoloso in questo tipo di gare?

ā€œQueste sono partite in cui l’episodio o il pizzico di fortuna può spostarle da una parte e dall’altra. Il Cagliari di ora per me ĆØ superiore a un Sassuolo che ĆØ in grossa difficoltĆ , soprattutto per una difesa che ĆØ tra quelle che ha subito di più. Se il Cagliari dovesse fare una gara attenta, senza errori grossolani, potrebbe raggiungere la salvezza anche a Sassuolo. La squadra di Ballardini ha un solo risultato e darĆ  tutto per raggiungerlo, l’Empoli ĆØ l’altra formazione che guardando al calendario potrebbe avere più difficoltĆ ā€.

Il Cagliari dalla sua ha anche un tecnico come Claudio Ranieri che lei conosce bene, avendolo avuto da calciatore.

ā€œSecondo me ĆØ l’uomo in più della squadra e della societĆ . Se il Cagliari ĆØ arrivato a questo punto grande merito ĆØ suo: anche nelle difficoltĆ  ĆØ sempre riuscito a tenere ambiente e giocatori uniti. Per questo penso che il Cagliari si possa salvare senza problemi. Vedo più in pericolo Empoli e Frosinoneā€.

Durante la sua esperienza in Sardegna, Ranieri era alle prime armi. Vi sareste mai aspettati un cambio di passo? Quali erano le sue sensazioni?

ā€œLe sensazioni erano giĆ  ottime. Ranieri riesce sempre a tirare fuori il meglio da chi gioca e chi non gioca. Nelle gestione delle risorse umane ĆØ il numero uno: io non ho mai sentito mai un giocatore parlar male di lui, anche ai miei tempi quando qualcuno non giocava non c’è mai stato nessuno che ce l’avesse con lui. ƈ bravissimo nella gestione del gruppo e questo per il Cagliari ĆØ importantissimoā€.

A proposito di importanza, ma anche di gusto personale, c’è qualcuno di questo Cagliari che le piace particolarmente e che magari avrebbe voluto allenare?

ā€œA me piacciono i giocatori che hanno fantasia. Mi piace molto Oristanio quando sta bene, cosƬ come Gaetano. I calciatori del genere sono quelli che preferisco, hanno quell’estro che può risolvere la partita in ogni momentoā€.

Di Cagliari e delle sue squadre invece che ricordo ha?

ā€œIl ricordo di Cagliari ĆØ ottimo. Ho un sacco di amici e quando riesco vengo sempre in Sardegna a trovarli. Cagliari ĆØ un po’ la mia seconda casa. Ho fatto bene da giocatore, da allenatore. La mia preoccupazione principale era quella di non retrocedere perchĆ© non volevo lasciare un’ombra negativa (ride, ndr). Per fortuna ĆØ andata bene in ogni occasione e quando ritorno nell’Isola sono sempre accolto con grande affetto. Mi sento voluto bene e io voglio bene ai cagliaritani e ai sardi. Da allenatore sono arrivate due salvezze con due grandi squadre, composte da grandi giocatori. Sia davanti, in attacco, che nelle retrovie. Astori, Nainggolan, Pinilla, Conti. In quegli anni il Cagliari aveva dei grandi giocatoriā€.

Matteo Cardia

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