Pari in trasferta sul campo del Frosinone per il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane. Un 1-1 che muove poco la classifica, ma che conferma la fiducia del gruppo dopo la buona vittoria sul Torino. Di seguito i nostri giudizi sui giovani rossoblù.
Wodzicki: 6. I pericoli non sono tanti ma è bravo a farsi trovare pronto, già su Romano nella prima frazione, poi su Selvini e infine su Cicchella. Attento anche nella gestione con i piedi.
Cogoni: 6,5. Si adatta con spirito di sacrificio. La sua presenza consente anche di mantenere un equilibrio quando Idrissi spinge. Paga solo all’inizio l’aggressività di Romano, poi prende il controllo della situazione senza particolari brividi.
Pintus: 6,5. Risponde presente al bisogno della squadra. Non trema al centro di una difesa che si espone a pochi pericoli anche per grandi suoi meriti.
Catena: 6,5. In controllo in ogni situazione contro gli attaccanti avversari. Sfrutta il fisico ma anche il pizzico di “esperienza” in più per guidare bene il reparto sino al fischio finale.
Idrissi: 6,5. Un treno in continuo viaggio. Ingaggia un gran duello con Bouabre, che se resta più abbottonato di quello che vorrebbe è solo perché il capitano rossoblù fa capire subito di cosa è capace quando si mette in moto. Gara in cui la sua continuità è un fattore positivo per la squadra, così come la sua sicurezza.
Malfitano: 6. Dovrebbe essere uno dei più piccoli in campo ma nel primo tempo non se ne accorge nessuno. L’uscita di Marcolini lo responsabilizza ulteriormente in mezzo al campo. La fatica lo porta a qualche errore, ma regge bene l’urto.
Conti: 6. Si divide i compiti in regia con Marcolini. Gioca spesso semplice ed è una saggia decisione viste anche le condizioni del campo. Il giallo però pesa e resta negli spogliatoi dopo la fine del primo tempo. (Dal 45′ Balde: 5,5. Mezzo voto in meno per una deviazione sfortunata verso la sua porta che forse deriva da una lettura non perfetta dei tempi di intervento. Per il resto il suo ingresso conferma i progressi fatti in mezzo al campo, con un’unica leggerezza nel finale che porta al tiro di Selvini che si alza di poco sulla traversa).
Marcolini: 6,5. Ci ha preso gusto con il gol. Fa due reti in tre partite stavolta concludendo con freddezza e precisione un contropiede. Ma nella sua partita ci sono anche tanti palloni recuperati e ripuliti che diventano utili per i rossoblù. Dopo un’ultima corsa per mettere a freno un avversario accusa un problema a un ginocchio che lo porta pochi minuti dopo ad alzare bandiera bianca. (Dal 62′ Sulev: 6. Non è produttivo dal punto di vista offensivo, ma dopo le difficoltà iniziali si sa calare nella partita).
Simonetta: 6. Se avesse la maturità per togliere uno, a volte due, tocchi forse si parlerebbe di un giocatore già da attenzionare per altri livelli. È proprio in questo aspetto che dovrà però migliorare, perché l’uomo lo salta con facilità ma manca in alcune situazioni nella tempistica giusta per il liberarsi del pallone. Mette comunque uno zampino nell’azione del gol perché è lui a recuperare il pallone. Poi, oltre a dar respiro utile alla manovra, sa anche dare una mano in fase di non possesso.
Kingstone: 5,5. Si pesta un po’ i piedi con Vinciguerra soprattutto nelle fasi iniziali. Il movimento è tanto, i palloni da giocare invece no. Aspetto che pesa, come la stanchezza accumulata, quando poco prima del minuto 80 si divora la rete del possibile vantaggio davanti a Palmisani e che fa scendere di mezzo punto il suo voto. (Dal 82′ Bolzan: sv. Poco tempo per incidere)
Vinciguerra: 6. Petta gli si appiccica addosso, cercando sempre di far prevalere il proprio fisico. Lui lotta tanto, forse anche più del dovuto perché i fischi a suo favore son pochi. Riesce comunque in generale a pungere poco, anche se metà gol del vantaggio è suo vista la gestione da manuale della ripartenza. (Dal 72′ Achour: sv. Nonostante il tentativo stavolta non ha lo spazio né il modo di entrare alla sua maniera in partita).
Allenatore Fabio Pisacane: 6. È una di quelle partite sporche, non solo per il tanto fango in campo, che possono riservare sorprese. Invece alla fine un punto arriva. Manca un po’ di precisione negli ultimi venti metri, ma per il resto i suoi giocano una partita attenta contro un Frosinone ben diverso dall’andata. Un pizzico di amaro in bocca resta comunque perché la sfortuna vuole che sia Balde a punire i suoi involontariamente, ma la squadra ha dimostrato nel complesso di avere la testa giusta per proseguire sulla strada tracciata nella gara contro il Torino.
Matteo Cardia