Ottima prova del Cagliari Primavera che esce immeritatamente sconfitto 1-2 dalla Sardegna Arena contro i nerazzurri.
Ennesima grande prestazione della Primavera diretta da Max Canzi, uscita immeritatamente sconfitta dalla gara interna contro l’Inter campione in carica del Primavera 1. Non basta il gol di Lella a suggellare un primo tempo praticamente perfetto, dove è mancato solo il gol del raddoppio. Nella ripresa i gol di Merola e Gavioli puniscono i rossoblù, autori comunque di un’ottima gara.
Ecco il tabellino e le nostre pagelle:
CAGLIARI-INTER 1-2
Marcatori: Lella 19’ (C), Merola 70′, Gavioli 88′.
CAGLIARI (4-3-1-2): Daga; Kouadio, Boccia, Cadili, Carboni; Ladinetti, Lella (75’ Kanyumana), Lombardi (91’ Cannas); Doratiotto (63’ Marigosu); Verde (75’ Contini), Gagliano. A disposizione: Cabras, Antonucci, Ingrosso, Peressutti, Porru, Aly, Camara, Dore. Allenatore: Max Canzi.
INTER (4-3-1-2): Dekic; Zappa, Rizzo, Nolan, Colombini (46’ Grassini); Gavioli, Pompetti (85’ Roric), Burgio (66’ Esposito); Schirò; Merola, Adorante. A disposizione: Pozzer, Tononi, Ntube, Van den Eynden, Ballabio, Demirovic. Allenatore: Armando Madonna.
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina
Ammoniti: Pompetti (I), Ladinetti (C)
Recupero: 3’ e 4’.
LE PAGELLE
DAGA 6 – Praticamente inoperoso nel primo tempo, salva il vantaggio al 44’, con un bel tuffo sul destro di Schirò. Nella ripresa aumenta la pressione nerazzurra, ma lui risponde sempre presente fino al pareggio di Merola, dove la combina grossa, non trattenendo il pallone. Immobile (e incolpevole) sulla magia di Gavioli.
KOUADIO 6,5 – Confermato titolare, è una vera spina nel fianco dell’Inter, mandando in confusione il povero Colombini (sostituito all’intervallo). Puntuale anche in chiusura, forse con qualche fallo di troppo, ma dalle sue parti non si passa.
BOCCIA 6 – Rischia troppo in un paio di circostanze, ma gli va bene. Per il resto tiene botta su un cliente scomodo come Adorante.
CARBONI 6 – Al 35’ gran colpo di testa su calcio d’angolo del solito Ladinetti, ma Dekic gli strozza l’urlo in gola con un’ottima respinta. Dietro deve fare i conti con l’estro di Merola, che esce alla distanza.
CADILI 6,5 – Guida la difesa dalla fascia sinistra, dove deve affrontare Merola, l’elemento più pericoloso tra gli avversari. Partita ordinata e diligente, da capitano.
LELLA 7 – L’aria della prima squadra deve avergli fatto bene, perché si inventa il gol del vantaggio con una bella scivolata aerea su cross di Kouadio. Poi tanta sostanza e grinta, fino al cambio. Il suo ritorno fa bene ai compagni e non solo per il gol (75’ KANYAMUNA 6 – Dentro con personalità negli ultimi 20 minuti, potrà essere molto utile a Canzi).
LADINETTI 6,5 – Gioca regista per l’indisponibilità di Marongiu (per il numero di fuoriquota) e sembra che sia lui il titolare, vista la naturalezza con cui svolge il suo compito. Non sbaglia un passaggio, i suoi lanci sono sempre precisi. Con l’uscita di Lella scala a mezzala, Tra i trascinatori della squadra che sta e si sta esaltando sempre più.
LOMBARDI 6,5 – Sfiora il 2-0 al 28’, quando su inserimento mette fuori di pochissimo. Gioca mezzala à la Lazzari e sembra particolarmente a suo agio, anche in copertura (dal 91’ CANNAS sv).
DORATIOTTO 6,5 – Al rientro dopo un fastidioso problema a un piede, gioca bene tra le linee, divorandosi il raddoppio al 27’, mettendo fuori di testa da ottima posizione. È il capitano aggiunto e la sua grinta è di esempio a tutti i compagni (dal 63’ MARIGOSU 6 – È il primo cambio, si muove tanto e lotta, ma non riesce a trovare lo spunto giusto).
VERDE 6 – Torna titolare dopo le panchine con la prima squadra e si cala subito nel ruolo, con tanto lavoro sporco. Non riesce a essere pericoloso, ma evidentemente le consegne erano soprattutto altre (dal 75’ CONTINI 6 – Tanto movimento, sfiora l’incrocio dei pali al 93’).
GAGLIANO 6,5 – Svernicia il palo esterno con un gran sinistro da 25 metri al 16’, meritandosi gli applausi della tribuna. Per il resto combatte la sua personale battaglia con la difesa interista, tra spizzate e scatti ficcanti.
CANZI 6,5 – I primi 45’ del suo Cagliari sono praticamente perfetti: dà una lezione di calcio all’Inter scudettata, sfiorando ripetutamente il 2-0, indovinando tutte le scelte tattiche. Nella ripresa aumenta la pressione interista e, di pari passo, anche i suoi urlacci: il pareggio di Merola è la logica conseguenza, vista anche la caratura dell’avversario, ma il gruppo è compatto intorno ai suoi dettami. E il rendimento – nonostante la beffa odierna – lo dimostra.
Francesco Aresu