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Playoff Serie C, Torres: gli insegnamenti del Vigorito per ribaltare il Benevento

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Impatto, emotività e reazione. La Torres di Alfonso Greco al Vigorito di Benevento ha fatto la conoscenza di tutte le sfaccettature, umorali e tecniche, che porta con sé un playoff di Serie C. Una sconfitta per 1-0 che non chiude il discorso qualificazione alla Final Four, servirà una vittoria (con qualsiasi punteggio) sabato 25 al Vanni Sanna, ma che sa soprattutto di esperienza e di insegnamento per il prossimo futuro dei rossoblù.

Indicazioni

In Campania Scotto e soci hanno impattato molto bene nella partita, spinti anche da 167 tifosi (pochi ma sardi, come citava un vecchio striscione) che si sono fatti sentire in più di un’occasione dentro gli oltre 6mila dello stadio beneventano. Per i primi 20 minuti in campo si è vista solo la Torres, con una serie di buone chances capitate sui piedi o sulla testa di Antonelli, Fischnaller, Zecca e proprio capitan Scotto. Poi lo schiaffo preso dalla rete di Talia, bravissimo a inserirsi contro una difesa sassarese però troppo pigra e ingiustificatamente molle per un quarto di finale playoff. La squadra di Greco ha subito il colpo sbandando e restano un po’ sulle gambe, e rischiando di concedere anche il bis ai padroni di casa: rete annullata a Ciciretti per fuorigioco di Lanini e tiro a pochi centimetri dal palo di Improta, a cui va aggiunta la botta dal limite del solito Lanini ben tenuta da Zaccagno a terra a inizio secondo tempo. Dal momento di massima apnea però la Torres è uscita senza mollare e nell’ultima parte di gara è tornata a fare la voce grossa, pur concedendo qualche brivido sulle transizioni avversarie. La girata di testa di Ruocco, la parata di Paleari su Diakite, la mischia non risolta da Scotto e il tiro sciupato nel finale di gara a specchio di porta aperto da Kujabi. Sono state diverse le opportunità per il pareggio della squadra di Greco che devono essere viste come spunto caratteriale dal quale ripartire dal minuto 1 nel ritorno all’Acquedotto.

Coperta corta

La gara di andata a Benevento ha anche rimesso in luce una coperta tattica un po’ corta per i rossoblù. Mastinu per qualità è imprescindibile, le migliori occasioni sono nate dalle sue imbucate, ma costringerlo a fare densità e lavoro di filtro in mezzo al campo dà l’impressione di limitare lui e ridurre allo stesso tempo la forza della Torres nel lavoro di diga contro le percussioni avversarie. La scelta coraggiosa per il ritorno potrebbe essere quella di sacrificare uno tra Ruocco e Scotto tra i titolari (usandoli come cambio di assoluta qualità a gara in corso) e provare ad alzare di qualche metro l’ex Pisa con Kujabi o Cester a supporto di Giorico per la lotta a centrocampo. Magari sacrificando un leader offensivo dall’inizio sull’altare dell’equilibrio e della razionalità maggiore in possesso. In quello che comunque è stato il vero dilemma tattico di una Torres che comunque ha mostrato un buon calcio sia in stagione che a Benevento.

Sul ritorno

Il giorno dopo l’1-0 del Vigorito i social e i bar a tinte rossoblù sono carichi di fiducia nonostante la sconfitta. La piazza sassarese è convinta di poter ribaltare il risultato dell’andata. Ed è giusto che sia così, servirà tutta questa spinta umorale per approcciare al meglio la sfida del Vanni Sanna. Anche se sarà fondamentale per lo spogliatoio di Greco capire che l’1-0 contro i giallorossi non è stato figlio di un caso, sono diversi i giocatori che possono e devono dare di più, da uno Zambataro stranamente impacciato, a un Fischnaller che ha bisogno come l’aria di tornare a esultare per un gol pesante, per arrivare a uno Zecca per la prima volta troppo frettoloso in fase di possesso. La forza della Torres sabato 25 deve essere quella di provare a segnare subito per costringere il Benevento a fare una partita di rincorsa, concedendo gioco-forza ad aprire qualche spazio alle ripartenza (da sfruttare magari inserendo il Ruocco, o Goglino, di turno nella ripresa). Ma queste sono le idee che resteranno sulla lavagna tattica, per conquistare la semifinale servirà ai rossoblù ritrovare quel cinismo e quello spirito sbarazzino della prima parte di stagione. Con quell’atteggiamento la Torres ha ampiamente dimostrato di poter non temere nessuno in questa categoria. A Greco il difficile compito di ritrovare la ricetta giusta e alimentare un sogno lungo 121 anni.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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