Sconfitta pesante sul campo di Parma per il Cagliari di Ranieri che perde 2-1 al Tardini. I nostri giudizi sui rossoblù.
Radunovic: 6,5. Nel primo tempo è provvidenziale su Estevez al 19′, poi sono poche le preoccupazioni vissute nei primi 45′. Rischia di parare il tiro dagli undici metri di Vazquez, ma ancora una volta viene battuto dagli undici metri. Bravo e reattivo, invece, sul rigore tirato da Mihaila.
Zappa: 5,5. Attento nella propria metà campo sin dal fischio d’inizio, dove lavora bene in coppia con Nandez. Ranieri lo richiama più volte però per far alzare il baricentro dei rossoblù, con l’ex Pescara che quando decide di spingere crea i presupposti per una migliore manovra offensiva. Nella ripresa l’ingresso di Camara però lo mette più in difficoltà e lo costringe ad arretrare nuovamente il proprio raggio d’azione dopo le prime battute.
Dossena: 6. Vazquez è un tipo di avversario diverso rispetto a quelli affrontati solitamente. E nei primi minuti si nota. Poi però l’ex Avellino capisce l’antifona, prende le misure con pazienza e quando può usa anche le maniere dure senza però eccedere. Nel secondo tempo il Parma aumenta i giri del proprio motore, gli avversari che si presentano dalle sue parti cambiano in più situazioni e alla fine la stanchezza sembra farsi sentire, come quando Mihaila lo supera molto facilmente in occasione dell’azione che porta al secondo rigore.
Obert: 5,5. Il Parma prova a non dare punti di riferimento offensivi, se non con un Vazquez di cui però a prendersi cura è soprattutto il compagno di reparto. Nella prima frazione la cosa migliore la fa quando trova in verticale Prelec per il gol che vale lo 0-1. Quando il carico offensivo del Parma aumenta anche lui va in difficoltà, come in occasione del gol di Man su cui abbocca alla prima finta di conclusione dell’avversario.
Azzi: 5. Benedyczak gli dà il benvenuto al Tardini andandogli via facilmente più di una volta. L’italo-brasiliano prende però fiducia con il passare dei minuti. Al 37′ va vicino al gol dopo un gran tunnel su Juric e sull’azione dopo è bravo a tagliare fuori il numero 7 avversario su una gran palla di Vazquez. Il suo secondo tempo però si trasforma in un incubo che decide la partita. Prima salta in maniera sbilenca sull’episodio del rigore e poi Man lo supera troppo facilmente in occasione del raddoppio. Soprattutto per questo Ranieri decide di richiamarlo in panchina. (Dal 77′ Barreca: sv. Dentro per cercare nuova linfa sulla sinistra che però non si nota più di tanto).
Nandez: 6. Intenso e lucido in una prima frazione in cui è tra i migliori, anche per l’aiuto che dà alla squadra in impostazione che aiuta i rossoblù a prendere confidenza con la gara e trovare sbocchi sugli esterni. Nella ripresa prova a spingere ancor di più sull’acceleratore, un paio di falcate sulla destra creano più di una situazione interessante. Il tutto però si trasforma in una illusione.
Makoumbou: 5,5. Il Parma vuole schermarlo e impedire al Cagliari di passare dai suoi piedi. Inizialmente la squadra di Pecchia ci riesce, in una prima fase di gara non semplicissima in cui il congolese mette attenzione in fase di non possesso, quando si concede solo una pericolosa amnesia al 19′ su un inserimento che porta al tiro Estevez. Da metà prima frazione in poi però i rossoblù riescono a trovare linee migliori e il merito è anche suo. Nella ripresa l’abbondanza di uomini sulla trequarti portata dagli avversari gli causa qualche difficoltà e non riesce a trovare soprattutto il modo di tenere compatti i reparti, malgrado la tanta corsa messa a disposizione dei compagni.(Dal 82′ Millico: sv. Non si vede mai).
Deiola: 6. Torna titolare dopo più di quattro mesi, con la fascia di capitano al braccio. Parte un po’ timido con la squadra in possesso palla, per prendere confidenza sulla lunga distanza e supportare Azzi, ma anche Makoumbou, lavorando in maniera oscura sul suo lato. Finisce però presto la benzina nella seconda frazione. (Dal 66′ Lella: 5,5. Entra per dare robustezza a un centrocampo in difficoltà ma non riesce a dare il contributo sperato perché il Parma continua a controllare la metà campo anche dopo il suo ingresso. Poco lucido nel finale, soprattutto in occasione del fallo da rigore).
Falco: 5,5. Si muove tanto sin dall’inizio della partita, provando a dare quella fantasia in più per provare a scardinare la difesa avversaria. Un compito non semplice, ma che l’ex Stella Rossa prova a svolgere nel migliore dei modi. L’intervento di Cobbaut gli nega il gol sul finire di prima frazione, nella seconda ci prova intestardendosi però in alcune occasioni. Propositivo, ma troppo poco incisivo. (Dal 77′ Pavoletti: 6. Il rientro che in tanti aspettavano non porta i frutti sperati. Alla prima palla utile, l’ultima della sfida, impensierisce Buffon ma non basta per agguantare il pari).
Prelec: 5,5. La sua partita inizia con una nuova occasione mancata per colpa di un killer istinct da attaccante che sembra proprio mancare. Si fa perdonare in parte con l’assist pregevole che consente a Lapadula di prendere vantaggio su Cobbaut e Buffon. Nella ripresa ancora una volta fa capire che ancora deve crescere tanto sotto il profilo della malizia, con l’anticipo di Del Prato sul cross di Nandez che arriva solo perché non prova ad andare d’istinto con il piede debole. (Dal 66′ Luvumbo: 5,5. Entra con la volontà di spaccare la partita, ma non ci riesce. Dopo un richiamo di Lapadula su un tentativo estemporaneo e un’ammonizione evitabile si scuote a livello mentale. Non basta però per dare il contributo che aveva abituato a dare a inizio stagione).
Lapadula: 6,5. Per i primi trenta minuti non si vede quasi mai. Arrivano pochi palloni e la situazione lo porta spesso anche ad allargarsi per cercare di farsi vedere. Alla prima occasione utile fa 17 in campionato con un gol di lucidità e cattiveria sotto porta. Per il resto della gara però la situazione torna a essere uguale ai primi minuti, nonostante i tanti sforzi per farsi vedere e pescare in area di rigore.
Allenatore Claudio Ranieri: 5,5. Sconfitta che pesa per la classifica e potenzialmente per l’umore dei rossoblù. Dopo una mezz’ora positiva nella prima frazione, nel secondo tempo la squadra non è riuscita a trovare la giusta reazione per assorbire i colpi inferti dagli avversari. Con alcuni cambi che forse anche per questo sono arrivati troppo tardi. Sul groppone però resta soprattutto l’incapacità di sfruttare il proprio momento migliore nel primo tempo e di inizio ripresa per mettere almeno un gol di distanza in più dagli avversari. Per il quarto posto il discorso resta aperto, ma servirà subito tornare alla vittoria per crederci ancora davvero.
Matteo Cardia