A tu per tu con l’attaccante quartese, vero leader tecnico dei galluresi allenati da Max Canzi, direttamente nel ritiro di Buddusò.
Daniele, qual è lo stato d’animo in questo ritiro?
“Siamo felici perché siamo ripartiti, c’è un buon gruppo e speriamo di dimostrare il nostro valore, perché questa squadra ha umiltà e qualità, speriamo di far bene. Il gruppo è quasi lo stesso dell’anno scorso, a partire da mister Canzi: ci conosciamo, c’è fiducia nella squadra e l’unico obiettivo che abbiamo è quello di far bene e toglierci delle grandi soddisfazioni”.
Come si stanno integrando i nuovi?
“Secondo me bene, perché siamo già un gruppo unito: chiunque arrivi è il benvenuto, qui ormai siamo diventati una famiglia e anche loro si troveranno bene con noi”.
C’è ancora l’incognita avversarie, ma l’obiettivo sono i playoff sfumati lo scorso anno?
“Lo spero, però dobbiamo pensare partita dopo partita. Iniziamo dalla salvezza, che è il nostro primo pensiero. Tutto quello che dovesse arrivare dopo sarebbe un piacere per noi, ma pensiamo a salvarci”.
Ormai sei il leader di questo gruppo: è un peso o uno sprone?
“È una cosa importante, con Checco Pisano sono cresciuto tanto anche in questi anni, devo parecchio a lui per questa maturazione”.
Due parole sul giovane Occhioni.
“Sono quattro anni che ci conosciamo, ha sempre dimostrato il suo valore sia in campo che fuori. Si è fatto trovare pronto e non avevo dubbi, spero che continui a crescere nel suo futuro, perché se lo merita”.
In chiusura, un pensiero per Ladinetti che dovrà restare fermo per 3 mesi.
“Mi è dispiaciuto tanto, perché Riccardo è prima di tutto un ottimo ragazzo e poi un grande giocatore. Sappiamo che tra tre mesi quando tornerà darà il massimo e si riprenderà quel che è suo”.
dall’inviato a Buddusò Claudio Inconis