Terzo pareggio consecutivo per l’Olbia, che nonostante un positivo secondo tempo non riesce ad andare oltre il pareggio per 1-1 contro la Lucchese. I nostri giudizi.
Van der Want: 6. Inoperoso fino a un tiro alla mezz’ora di Franco, che anticipa però il gol di Quirino su cui non sembra perfetto anche se il pallone prende una traiettoria beffarda toccando terra prima della linea. Si riscatta subito tenendo a galla i bianchi negando lo 0-2 a Bruzzaniti un minuto dopo la rete del vantaggio e nel secondo tempo dà sicurezza a tutto il reparto nelle poche occasioni in cui è chiamato a rispondere.
Brignani: 6. Quando Sueva prima e Fabbri poi non riescono ad arginare Rizzo Pinna spetta a lui farlo. Ma più che per la difesa si fa sentire in avanti. È il braccetto che accompagna sempre l’azione e quando ha spazio prova anche rabbiosamente la conclusione. Il più positivo nella retroguardia, anche per atteggiamento.
Bellodi: 5,5. Inizia con un recupero provvidenziale su Rizzo Pinna dopo l’errore in anticipo. Dopo il gol della Lucchese però rischia di perdere le redini della difesa, con Bruzzaniti che lo porta spesso fuori dall’area di competenza. Nel secondo tempo la Lucchese si vede poco ma lui torna comunque a far meglio e si mostra più sicuro.
Emerson: 6. Torna titolare il brasiliano, che mette in piedi una partita senza sbavature ma in cui il suo sinistro non lascia particolari segni. Anche per questo forse, al di là delle incomprensioni con l’arbitro, si lascia andare a un nervosismo non da lui a inizio secondo tempo. (Dal 66′ Gabrieli: 5,5. Con lui sulla destra l’Olbia passa definitivamente a quattro in difesa. Occhiuzzi gli chiede di sostenere l’azione, lui però si dimentica parzialmente della fase difensiva e rischia soprattutto al 78′ quando serve a Bruzzaniti un pallone che sarebbe potuto valere l’1-2).
Sueva: 6. Si vede poco in avanti complice la presenza di Rizzo Pinna ma anche la poca intesa con Zanchetta. Mette tuttavia una gran palla alle spalle della difesa per Contini che però non si trasforma in assist. Nel secondo tempo si sposta sull’altro lato e resta molto più alto, facendo nettamente meglio. Si vede respingere una conclusione a botta sicura e rischia di confezionare un assist nel finale per Biancu. Partita dai due volti.
Zanchetta: 5. Doveva essere la serata per mettersi definitivamente alle spalle il lungo periodo d’assenza. Promosso nell’undici titolare vista l’assenza di Incerti, inizia in maniera irruenta visto che al 10′ si prende un’ammonizione evitabile. E poi soprattutto si perde Quirini in occasione del gol. La sua gara dura così appena un tempo. (dal 45′ Nanni: 6. Entra per dare più quantità all’attacco olbiese. Ci prova, lavora bene alcuni palloni, ma sui cross – pochi – che arrivano non riesce mai a incidere. Rimane però quel tipo di alternativa che all’Olbia è mancata troppo spesso in stagione).
La Rosa: 6,5. È al posto giusto al momento giusto, ma anche freddo, quando punisce Cucchietti con un diagonale preciso. Un gol meritato per il centrocampista dei bianchi, tra i più positivi nell’ultimo periodo. Fa tanto lavoro oscuro durante il corso della gara, lotta fino al fischio e prova anche a dare respiro alla manovra, cosa non semplice soprattutto con il passare dei minuti quando gli schemi saltano definitivamente. Risulta comunque uno dei migliori.
Biancu: 6,5. Insieme a Ragatzu è il giocatore più attivo, libero di agire su tutta la trequarti avversaria, quello in grado di strappare e di creare. Si spende tanto anche nel lavoro di pressione, cosa che porta spesso i bianchi a recuperar palla in avanti specialmente nei primi 45′. Al 95′ ha l’occasione per lasciare il suo nome sul tabellino, la palla però viene deviata al punto giusto per finire fuori. E il gol al momento sembra essere l’unica cosa che gli manca.
Renault: 5,5. Schierato a sinistra, inizia timidamente e con qualche difficoltà ma poi cresce trascinato dal duo Biancu-Ragatzu che agisce spesso sul suo lato. A limitarlo però sono i diversi errori tecnici commessi nell’arco della gara. (Dal 45′ Fabbri: 6. L’Olbia ha bisogno di trovare il gol e spinge anche lui sulla destra, lato su cui si posiziona all’ingresso. Un rischio che però viene ben assorbito dal sammarinese, che non soffre particolarmente anche quando si sposta sulla sinistra).
Ragatzu: 6,5. È grazie alle sue iniziative che l’Olbia prende coraggio nella prima frazione. Va ancora una volta vicino al gol con un tiro al volo che avrebbe meritato più fortuna e quando gioca sullo stretto è sempre un rebus per gli avversari. Sul finale mette una palla spettacolare d’esterno per Babbi che avrebbe meritato il gol.
Contini: 6. Solita prova di sacrificio e che vede anche l’arrivo di pochi palloni. Corre, si sbatte per i compagni è il primo a dare l’esempio. Ma al 18′ fallisce l’occasione migliore avuta dall’Olbia nei 90′ facendosi ipnotizzare da Cucchietti e la rete mancata vale mezzo punto in meno.(Dall’85’ Babbi: 6. In campo per dare centimetri in area di rigore, si fa trovare puntuale su un traversone bellissimo di Ragatzu ma Cucchietti nega anche a lui il gol)
Roberto Occhiuzzi: 6. L’unico momento in cui l’Olbia soffre gli avversari è negli ultimi dieci minuti del primo tempo, quando arriva il gol di Quirini e la squadra rischia di capitolare sulle palle avversarie in profondità sul filo del fuorigioco. Per il resto, al di là delle difficoltà sulle palle inattive, sono i suoi a far la partita dopo il passare dei primi minuti. La squadra crea però a mancare sono il cinismo e quel pizzico di lucidità in più necessaria soprattutto nei momenti critici. I piccoli passi, per quanto non inutili, potrebbero davvero non bastare più. Da venerdì contro il Pontedera, quando inizierà il girone di ritorno, servirà cominciare a pensare di poter andare oltre i propri limiti.
Matteo Cardia
