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Nanni, attaccante dell'Olbia | Foto Sandro Giordano

Olbia, le Pagelle: Nanni dà peso all’attacco, bocciata la difesa

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Sconfitta rocambolesca per l’Olbia che perde per 5-4 in casa del Pontedera dell’ex Max Canzi, dopo aver impattato per due volte ed essere andata anche in vantaggio sul 3-4. I nostri giudizi sui bianchi guidati da Occhiuzzi.

Van der Want: 6. Sui gol non può nulla, bravo a reagire alla conclusione di Izzillo dopo diversi minuti di inoperosità prima che il Pontedera impattasse e facesse nuovamente sua la gara nel finale.

Brignani: 5,5. Meno in difficoltà rispetto ai compagni ma anche lui non dà mai l’impressione di poter trascinare i suoi come visto nelle ultime uscite.

Bellodi: 5. Non trova mai il modo di arginare un Mutton che gli gira intorno e appena può lo ferisce alle spalle mettendo in rete. Rischia di rimediare a una prova non positiva con il gol che vale il 3-3 ma non basta visto che il Pontedera la ribalta.

Travaglini: 5. Condivide con Bellodi le responsabilità sul primo e sull’ultimo gol di Mutton, che trova sempre lo spazio giusto per punire l’Olbia tra loro due. Passa esterno della difesa a quattro nella ripresa, ma la sua non è una serata da ricordare. (Dal 89′ Babbi: sv.)

Sueva: 5. Spostato a sinistra vista l’emergenza, ogni volta che Perretta affonda però rischia di diventare un incubo. Sul suo lato nascono due dei primi tre gol del Pontedera e questo significa tanto. Sul secondo non tampona proprio l’esterno che trova troppo facilmente il cambio di campo per Aurelio, sul terzo si perde invece completamente Benedetti. Non in giornata. (Dal 45′ Contini: 6. Stavolta parte dalla panchina. Entra con la solita voglia di fare, vede pochi palloni ma quando si aprono gli spazi si capisce che può far male. È bravo a dosare il passaggio di prima intenzione che lancia Biancu verso il gol).

Biancu: 6,5. Non si vede tanto nel primo tempo, faticando a mettersi in evidenza contro la mediana avversaria e a dare una mano a Sueva sul suo lato. Nel secondo tempo cambia ritmo. Prima va vicino alla rete con un destro destinato al sette ma tolto da Stancampiano, poi pennella il cross che vale il pareggio di Bellodi e infine si vendica dell’estremo difensore avversario spiazzandolo con un destro preciso nel rigore in movimento che vale il 3-4. Sembra la serata perfetta, ma alla fine si trasforma in qualcosa che non finirà nel cassetto dei bei ricordi.

La Rosa: 5,5. Più cattiveria agonistica che geometrie visto che il Pontedera lascia poco respiro all’azione di manovra del centrocampo olbiese. Lotta tanto come suo solito, anche se le forze non sono tante e in alcuni frangenti si vede perché l’Olbia non sale più. Nel finale si innervosisce rischiando troppo vista anche l’ammonizione sulle spalle. Comprensibile, ma una sua assenza è qualcosa di cui l’Olbia ha poco bisogno in questo momento.

Incerti: 6. Il Pontedera fa densità, dà poco supporto alla manovra offensiva ma come il resto della squadra cresce nella ripresa accompagnando di più l’azione. Fondamentale la sua spizzata in occasione del 3-3.  (Dal 64′ Konig: 5,5. Ha qualche buono spunto palla al piede ma prova a mettere soprattutto garra per dare una mano a Fabbri. Lo spazio concesso è sinonimo di crescita ma manca ancora qualcosa).

Fabbri: 5,5. Partita di sacrificio, bravo ad accompagnare l’azione soprattutto nel primo tempo, quando trova anche il suo primo gol con la maglia olbiese. Con le buone o con le cattive si arrangia sul lato destro per gran parte della gara. Poi però nel finale il Pontedera spinge tanto dal suo lato e forse lascia troppo spazio a Cioffi in occasione del quinto gol.

Ragatzu: 6,5. Dal suo piede rischia di nascere sempre qualcosa di interessante. Serve un cross al bacio per il gol di Fabbri, nel secondo tempo Occhiuzzi gli dà ancora più carta bianca arretrando leggermente il suo raggio d’azione. Lo sforzo lo porta a qualche errore in rifinitura, ma apre l’azione del vantaggio e soprattutto rischia di andare due volte al gol, prima su calcio d’angolo e poi con una punizione delle sue. Esce quando ormai ha poche forze in corpo. (Dal 87′ Sperotto: sv. Sfortunato in occasione del gol di Perretta, con il pallone che finisce sul suo piede trasformandosi in una occasione solo da concretizzare).

Nanni: 6,5. Il giocatore che mancava tanto a questa Olbia, almeno per una ottantina di minuti. Lotta sui palloni spalle alla porta, fa salire la squadra, ci prova con coraggio dalla distanza, trovando prima la traversa e poi un gran gol. Nel secondo tempo affina l’intesa con Contini, ed è suo il movimento che apre il campo per la fuga di Biancu. La stanchezza si fa sentire nel finale, quando la squadra forse avrebbe bisogno di appoggiarsi su di lui per salire di qualche metro.

All. Roberto Occhiuzzi: 5.5. Stavolta a pesare sono più gli errori difensivi che quelli sotto porta, anche se già nel primo tempo Incerti si mangia un gol per metà già confezionato che avrebbe ribaltato il risultato. La squadra non molla mai, finalmente segna distendendosi anche in maniera pregevole in occasione del quarto gol e tira fuori coraggio prima. Soffre troppo però sugli esterni e sulle palle a scavalcare la difesa, non trovando mai il modo di arginare un Mutton che non dà punti di riferimento. Al di là degli avversari, è evidente come nel finale siano stati i fantasmi del momento complesso a giocare un brutto, bruttissimo scherzo. Ci sarà da lavorare tanto in una pausa in cui però non si possono escludere a priori dei cambiamenti.

Matteo Cardia

TAG:  Olbia Serie C
 
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