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Ivan Cirinà | Foto Facebook Nuorese Calcio 1930

Nuorese, Cirinà: “Progetto importante, vogliamo fare qualcosa di bello”

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Dopo un’annata straordinaria, che ha visto la Nuorese vincere il girone B della Promozione e conquistare l’Eccellenza, alla guida del club verdeazzurro ci sarà Ivan Cirinà. Il tecnico nativo di Ossi, che in passato ha allenato tra le altre Torres, Atletico Uri, Taloro Gavoi, dopo due stagioni al timone del Ghilarza, in quella appena trascorsa ha condotto la Rappresentativa Regionale degli Allievi. Ora la nuova avventura ai piedi del Redentore per Cirinà che è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci le sensazioni all’alba di questo percorso.

Mister Cirinà, inizia una nuova avventura con la Nuorese, neo promossa in Eccellenza e dalle grande ambizioni. Cosa l’ha spinta ad accettare la panchina verde azzurra?

“Quando arriva una chiamata da una società così importante come la Nuorese è difficile dire no, in particolare quando le idee e le ambizioni collimano. Trovare un punto di incontro e un accordo è stato semplice. Arrivo in una società seria che ha un progetto futuro importante e che si lega al territorio. Mi fa immensamente piacere che abbiano pensato a me per portarlo avanti. Ho sensazioni positive per questa nuova avventura, il presidente e il direttivo sin dalle prime riunioni che abbiamo fatto mi hanno fatto sentire l’importanza di quello che è il programma a lungo termine. Sono arrivati tanti giocatori che fino all’anno scorso giocavano in Serie D. Un aspetto che dimostra la volontà di fare qualcosa di bello da parte del club”.

Giornate di ufficialità quelle appena trascorse, rinnovi importanti ma anche giocatori nuovi di spessore per la categoria, come Alessandro Cadau, Massimiliano Manca, Andrea Satta. Che rosa si vuole costruire e qual è il reparto che si vuole rinforzare principalmente?

”Manca qualcosa ma non abbiamo fretta. Valuteremo insieme alla società quali saranno i reparti da puntellare solo dopo aver disputato le prime amichevoli, che abbiamo già pianificato con alcuni club della Serie D sarda. In mezzo al campo forse ci serve qualche giocatore in più, nonostante abbiamo diversi giovani che sono molto interessanti. Stiamo creando un giusto mix tra giovani ed esperti, però ora è importante disputare le prime amichevoli per vedere le risposte che avrò dalla squadra”.

Prossimo anno ci sarà un’Eccellenza di altissimo livello, con squadre importanti per la categoria come Budoni, Nuorese, Tempio, Ossese, Alghero, solo per citarne alcune. Che campionato si aspetta?

“Mi aspetto un campionato di alto livello, ci sono squadre esperte nella categoria che la disputano da diversi anni. Non ci sarà una società che scapperà via, ma sarà un’Eccellenza molto combattuta dalla prima all’ultima giornata. Tanti club stanno facendo un’ottima campagna acquisti e si stanno attrezzando per fare bene. Sarà una stagione molto bella, intrigante ed emozionante. Giocheremo dei match bellissimi, contro piazze importanti come Tempio o Alghero, solo per citarne alcune. Servirà partire bene, essere sul pezzo sin dalla prima gara, rimanendo il più concentrati possibile durante tutto l’arco del campionato”

Abbiamo parlato delle sue aspettative sul campionato, invece i tifosi e gli addetti ai lavori che Nuorese dovranno aspettarsi?

”Dobbiamo continuare sulle ali dell’entusiasmo, ricreando lo stesso clima della scorsa stagione vissuto grazie alla vittoria del campionato e alla promozione in Eccellenza. Però siamo anche una neo-promossa che ha cambiato tanto rispetto all’ultima annata, dobbiamo rimanere con i piedi per terra, lavorare duro per fare un percorso adatto al nome e al blasone del club. Ci sono società che hanno investito tantissimo e che vogliono vincere, noi dovremo essere lì per fare qualcosa di bello”.

Prossima stagione non ci sarà più l’obbligo di schierare in campo gli under. Ovviamente questo renderà il campionato più competitivo. Guardando invece alla crescita dei giovani, lei che l’anno scorso ha allenato la Rappresentativa Regionale degli Allievi, come vede questa nuova regola?

Io nell’ultimo anno con la Rappresentativa degli Allievi ho vissuto un’esperienza molto interessante e formativa, ho visto tanti giovani bravi. C’è tanta qualità e, secondo me, ai ragazzi gioverà questo cambiamento perché lavoreranno di più per meritarsi un posto in squadra. Questo cambiamento non precluderà loro di giocare, anzi. Noi abbiamo tenuto in squadra otto o nove elementi del nostro settore giovanile, come Aru, Ruggiu, Demurtas e tanti altri che avranno modo di impegnarsi per meritarsi il posto in squadra. Prima bisognava rivoluzionare la squadra per inserire il fuoriquota più bravo, ora non succederà più questo. Sarà un vantaggio per il giovane perché giocherà per merito, quando ero ragazzino questa regola non c’era e noi diciottenni giocavamo”

Andrea Olmeo

TAG:  Eccellenza
 
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