Una stagione complicata, ma alla fine premiante con il titolo. Lorenzo Cossu, giovane promessa sarda del motorsport, ha conquistato il campionato National Gt (organizzato dalla PNK Motorsport), nella categoria Gt Cup Light con una Ferrari 488 Evo, Abbiamo fatto una chiacchierata per parlare della stagione appena conclusa e dei possibili scenari futuri per la carriera in abitacolo.
Lorenzo Cossu, 20 anni e fresco campione National Gt, nella categoria Gt Cup Light, puoi raccontarci che stagione è stata?
“Diciamo è stata una stagione un po’ particolare, la mancanza di budget non ci ha permesso di prepararci abbastanza. Ma la squadra si è sempre fatta trovare pronta e con una macchina impeccabile che mi ha permesso di fare tutte le gare senza nessun problema tecnico. Tutto questo non è scontato perché questo è uno sport dove tutto può cambiare da un momento all’altro . A livello sportivo e di risultati non mi posso poi lamentare, ho vinto tutte le gare, non ho avuto nessun incidente, direi che è andato tutto liscio. Ci tengo poi a ringraziare i miei genitori, che sono sempre presenti, il team Ravetto&Ruberti per la fiducia che continuano a darmi in questi 3 bellissimi anni e infine gli sponsor che sono: Sparco, Straudi spa, Fara srl, Kartodromo Skindoor, L’autoscuola.net, Ecoservice Sarda, Scuola e Formazione, La tipografia del campidano, LM dental clinic e Follesa trasporti”.
Che sensazione ti dà guidare una Ferrari 488 evo?
“Molti mi chiedono di solito se ho paura a guidare questo tipo di macchine, la risposta è sempre la stessa: non provo niente perché durante le gare non posso permettermi di provare nulla. Un po’ di timore c’è sempre perché guidi una macchina non indifferente, ma è l’ultimo dei problemi se sei in una gara. Finita la corsa poi si scarica tutto, l’adrenalina oppure il caldo che provi dentro la macchina e della quale durante la corsa non ti accorgi”.
Il 14 dicembre sarai invitato a Maranello per festeggiare il titolo insieme ad altri campioni, che tipo di emozione si prova a far parte della famiglia Ferrari?
“Ho provato questa esperienza due anni fa e posso garantire che non sembra vero. Tornare quest’anno per me è di nuovo un sogno, ma soprattutto un grande onore dividere una cena e il palco con chi per esempio ha vinto la 24h di Le Mans, cito loro, ma la lista di campioni presenti è davvero lunga”.
Vallelunga e Misano sono i circuiti dove hai gareggiato questa stagione, qual è stato il tuo preferito?
“Purtroppo per motivi legati all’organizzazione del campionato, abbiamo corso due volte solo a Vallelunga e Misano, perché Brno e Mugello sono saltate. Tra le due ti dico meno impegnativa Misano, che è comunque bellissima, però come disegno preferisco Vallelunga. Ho un debole per alcuni lati di quella pista che sono da pelo sullo stomaco”.
Hai un pilota da cui prendi ispirazione?
“Da appassionato di musica mi piace molto farmi influenzare dai vari generi e dai vari artisti e la stessa cosa la faccio con il motorsport. Diciamo che cerco di prendere spunto da più persone possibili che possono essere utili per me. Come atteggiamento in pista mi ispiro a un amico che ho conosciuto in kartodromo, si chiama Cristian Meloni e posso dire che è una persona da cui ho imparato tanto, sia tecnicamente che umanamente. Ma anche i vari piloti che ho conosciuto mi hanno aiutato tanto a livello di sviluppo di guida e di carattere, cito Paolo Ruberti che è uno dei due proprietari del team, che con più di vent’anni di carriera come pilota professionista, mi ha dato tanti aneddoti e tanti consigli utili nel corso della mia esperienza. Mi ispiro molto anche a Kimi Raikkonen a livello di carattere e sul come cercare il limite su ogni aspetto”.
Ultima domanda, dopo questa annata trionfante ti chiedo, quale sarà l’obiettivo per il prossimo anno?
“C’è la volontà di fare un campionato più prestigioso, si punta un Europeo o l’Italiano ufficiale. Il sogno sarebbe fare il mondiale WEC e disputare la 24h di Le Mans”.
Flavio Masala