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L’Editoriale | Il 2025 dello sport sardo: un anno di crescita, in attesa del 2026

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Va agli archivi il 2025, si entra nel 2026: come ogni anno il 31 dicembre è l’occasione propizia per fare un bilancio dell’annata dello sport sardo e dello stato di salute della grande famiglia chiamata Centotrentuno.

Cosa lascia il 2025

Andiamo con ordine, iniziando dai risultati portati a casa nell’anno appena concluso da atleti e società isolane. Il 2025 è stato un anno sostanzialmente positivo per lo sport sardo, con picchi di grande soddisfazione e altrettante pagine negative. Per quanto riguarda i primi vanno certamente menzionati i titoli portati a casa, partendo dagli ori a Mondiali e Nations League dell’Italvolley femminile di Alessia Orro alla Coppa Italia di categoria vinta dal Cagliari Primavera di Fabio Pisacane all’Arena Civica di Milano contro il Milan. Successi che resteranno nella storia dello sport sardo, così come l’oro di Diego Nappi nei 200 metri agli Europei Under 23 di atletica e quello di Sergio Massidda negli Europei Under 23 di sollevamento pesi, gli scudetti dell’Amsicora femminile di hockey (con annessa Supercoppa), della Tennistavolo Sassari e di Maracalagonis nel badminton, la combo Coppa Italia e Supercoppa italiana della Marcozzi Cagliari, sempre nel tennistavolo. O ancora le storiche promozioni di Sennori nella B interregionale di basket e del Monastir nella Serie D di calcio, senza dimenticare il la candidatura al Premio “Puskas” della Fifa e la vittoria del Premio Aic per il “Gol dell’anno” vinto da Alessandro Deiola (che ha sublimato la salvezza raggiunta dal Cagliari di Davide Nicola) o l’ennesimo anno d’oro tra successi – nel singolare e con le nazionali – del tennis italiano guidato dal cagliaritano Angelo Binaghi. Eventi che hanno innalzato la Sardegna agli onori delle cronache sportive nazionali e non, con la ciliegina finale dell’arrivo della fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 accompagnato dall’affetto della gente dell’Isola in tutte le tappe. E anche altre tante, tantissime storie che abbiamo raccontato nelle nostre pagine. Insieme a tutto questo ci sono state pagine meno felici per lo sport isolano: nel calcio la dolorosa uscita della Torres dai playoff per salire in Serie B dopo il doppio incrocio con l’Atalanta Under 23, con il 7-1 a Caravaggio che ha lasciato tante scorie nella piazza sassarese, come testimonia l’incredibile ultimo posto nel girone d’andata del campionato in corso nel girone B di Serie C. Anche in Serie D le cose non sono andate benissimo nel finale della stagione 2024-25, che ha visto la retrocessione in Eccellenza di ben tre squadre sarde come Atletico Uri, Ilvamaddalena e Costa Orientale Sarda, con i gialloblù di Francesco Loi tornati subito in quarta serie grazie al ripescaggio che ha premiato la bontà del lavoro svolto negli ultimi anni. Nel campionato attuale si registrano ancora i problemi a livello societario in casa Olbia, con l’addio del tecnico Giancarlo Favarin ad aggiungersi all’elenco di difficoltà per un gruppo squadra e una tifoseria che non meritano certamente tale incertezza.

Nuove speranze per il 2026

Ciò detto, cosa ci attendiamo dal nuovo anno? Iniziamo dal Cagliari di Fabio Pisacane, che ha chiuso il 2025 con il successo di Torino e nuove certezze in attesa del mercato invernale. I rossoblù hanno lasciato per strada qualche punto di troppo, ma le aspettative per il 2026 sono positive, specialmente dopo l’ingresso in società dei nuovi investitori americani guidati da Maurizio Fiori e con la vicenda stadio finalmente sbloccata. In Serie C la Torres è chiamata a rialzare la testa in fretta, con il mercato di gennaio che arriva al momento giusto per sistemare i problemi nei vari reparti, con Alfonso Greco chiamato a riportare i rossoblù di Sassari in una zona di classifica più tranquilla, dato che l’ultimo posto non si addice sicuramente al valore di Mastinu e soci. In Serie D, al netto della già citata situazione dell’Olbia, il girone d’andata ha mostrato che le squadre sarde – Budoni, Cos, Latte Dolce e Monastir – sono competitive e tutte possono ambire a una salvezza serena. Nel Campionato Primavera 1 il Cagliari U20 di Francesco Pisano sta lentamente risollevando la china del suo campionato, con l’obiettivo salvezza diretta ampiamente alla portata dei giovani rossoblù. Nella pallacanestro maschile la Dinamo Sassari sembra aver finalmente trovato la giusta formula con l’approdo in panchina di Veljko Mrsic, con cui i biancoblù hanno centrato 5 vittorie su 8 gare di campionato, grazie anche ai rinforzi arrivati sul mercato (Pullen e Visconti) e un ritrovato amalgama di squadra. In Serie B interregionale è tornato il derby, grazie alla promozione di Sennori che ha raggiunto l’Esperia Olimpia Cagliari: fin qui meglio i cagliaritani, che hanno rotto il digiuno di vittorie in trasferta proprio violando il palazzetto dei verdi di Hubalek e soci, ma la seconda parte di stagione sarà certamente ricca di pathos. Nel basket femminile tiene botta la Dinamo Women di Paolo Citrini, impegnata nella lotta per una salvezza tranquilla, come in A2 San Salvatore Selargius, Virtus Cagliari e Cus Cagliari stanno tutte rispettando le aspettative di inizio stagione. Nel volley in Serie A3 maschile continua il testa a testa tra Cus Cagliari e Sarroch per il ruolo di miglior sarda del campionato, con la classifica che fin qui sorride a entrambe. Per quanto riguarda la pallamano, il cammino della Raimond Sassari prosegue a gonfie vele: il secondo posto provvisorio in campionato al termine del 2025 fa ben sperare per il nuovo anno, con rinnovate ambizioni importanti per il club sassarese alla ricerca di riscatto dopo la scorsa stagione al di sotto delle attese. Per quanto riguarda gli altri sport, occhi puntati sui talenti sardi dell’atletica leggera – in lizza per una convocazione Kaddari, Patta, Tortu e Agresti – tra Europei (in agosto a Birmingham) e Mondiali Under 20 (a Eugene) con Diego Nappi e Laura Frattaroli in odore di medaglia. Chiusura con il ciclismo: a fine febbraio torna il Giro di Sardegna, con la speranza di vedere nuovamente sulle strade dell’Isola i principali campioni delle due ruote.

Il “nostro” 2025

Concludiamo il nostro editoriale di fine anno con il solito punto sul 2025 per Centotrentuno. Non sono stati dodici mesi semplici, ma dopo 7 lunghi anni siamo ancora in sella per raccontarvi, come meglio possiamo, tutto quello che ruota intorno allo sport in Sardegna, sia le cose belle che quelle meno belle. Per noi è stato un anno di svolta per tanti motivi: innanzitutto siamo finalmente riusciti a lanciare il nuovo sito, grazie al grande lavoro del team tecnico formato da Mario Sanna e dai professionisti di HB Agency, cui va il nostro grande ringraziamento. Nei prossimi mesi metteremo a punto ulteriori migliorie, ma già il risultato attuale è di ottimo livello. In secondo luogo abbiamo attivato gli abbonamenti sul canale YouTube e le donazioni su PayPal, un altro passo non banale per una realtà editoriale come la nostra: il numero di persone che crede nel nostro lavoro cresce settimana dopo settimana, tra abbonati e autori di donazioni, con il gruppo Telegram riservato agli abbonati che, per contenuti e tenore delle conversazioni, rappresenta la parte più bella e sana dell’intera community di Centotrentuno. Sappiamo quanto non sia semplice spendere il proprio denaro per l’informazione sportiva, ma l’obiettivo è alzare sempre più l’asticella offrendo contenuti sempre più validi e convincenti per aumentare la fan base di abbonati. Già dall’estate abbiamo rivisitato il palinsesto della nostra Web-Tv, affiancando nuove trasmissioni come “Buongiorno 131” e “AperiTorres” a rubriche ormai fisse come “CagliariSocialArena”, “Fanta131 Live” e, soprattutto, alla programmazione sulle partite del Cagliari (“La Vigilia”, Pre e Post-Partita) che ancora rappresenta il nostro principale punto di forza. Mi soffermo un attimo sulle nuove rubriche: “AperiTorres” segue la linea tracciata nelle scorse stagioni da “Serie C…entotrentuno” per il racconto della stagione della Torres, ma con un taglio più fresco, mentre “Buongiorno Centotrentuno” ci ha dato la possibilità di sperimentare la fascia mattutina, con ospiti di diversa estrazione tra giornalisti, sportivi, opinionisti vari con cui parlare di tutto con il nostro consueto tono leggero.

Futuro

Siamo orgogliosi di quanto fatto fin qui, ma la nostra natura di eterni sognatori ci porta a guardare avanti sempre con nuove ambizioni e voglia di lasciare il segno sul percorso che compiamo giorno dopo giorno. Ecco perché al 2026 chiediamo di continuare a permetterci di raccontare lo sport in Sardegna con impegno, qualità e voglia di raggiungere sempre più persone, con la speranza di restare competitivi e sostenibili a livello economico. La libertà editoriale ha un costo molto alto, che fin qui siamo riusciti a sopportare grazie al grandissimo sacrificio da parte di tutta la squadra di Centotrentuno, redazione ed editori. Alzare l’asticella significa crescere anche sul fronte economico, ma siamo certi che grazie anche all’aiuto di chi cammina al nostro fianco il percorso sarà un po’ meno faticoso. Come ripetiamo di frequente, Centotrentuno è una famiglia allargata che abbraccia tante anime: a noi e a voi il compito di continuare a farla crescere in modo sano ed equilibrato. Sempre libera e senza padroni, anche nel nuovo anno.

Buon 2026…a voce alta!

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