I nostri giudizi sul pareggio da batticuore dei rossoblù di Alfonso Greco contro la Vis Pesaro, match terminato 2-2 con il gol allo scadere di Scappini.
Garau 5,5 – Il tiro di Provazza è preciso e arriva da vicino, ma è pur sempre indirizzato sul suo palo. Rimedia con un ottimo intervento sul bel tiro da fuori di Marcandella. Poi un altro brivido: l’uscita ad anticipare Aucelli è provvidenziale ma, un po’ come Salvato a Chiavari, lascia la porta vuota e Fedato sfiora l’1-3.
Ferrante 5 – La velocità di Provazza lo mette in serissima difficoltà, è corresponsabile sul gol del primo vantaggio della Vis. In fase offensiva, con il 4-4-2 caotico del primo tempo, non trova quasi mai i tempi per sostenere Liviero, nel secondo è quasi inconsistente ed è lui a essere anticipato da Fedato in occasione del provvisorio 1-2.
Dametto 6 – Prova senza infamia e senza lode per il numero 5. È pur sempre uno dei quattro rossoblù a non intercettare la sfera messa dentro da Marcandella, contribuendo a farla diventare un assist per Fedato. Mezzo punto in più grazie al gol di Scappini.
Antonelli 6 – Nella terra di nessuno in occasione del gol di Fedato. Costantemente attirato fuori posizione dal bravissimo centravanti biancorosso, rischia facendosi beccare impreparato sull’inserimento di Aucelli, anticipato da Garau alle porte dell’area di rigore nella ripresa. Un suo errore in impostazione che offre il fianco a una ripartenza degli ospiti e un giallo a gioco fermo completano la giornata, non proprio da ricordare, del centrale rossoblù. Non sarebbe sufficiente, ma l’assist per Scappini vale come un macigno.
Girgi 5 – Anche lui paga le distanze non ben definite della prima frazione. Soffre, anche se non troppo, la velocità di Egharevba ma, ciò che più balza all’occhio è la scarsa propensione offensiva, attribuibile al 4-4-2 confuso di cui si è già scritto. Ammonito, viene sostituito all’intervallo (dal 46′ Sanat 6,5 – Quarantacinque minuti nei quali nei quali si rivela un autentico trottolino, qualche volta disordinato, quando non allarga il campo e si piazza dietro le punte, altre decisamente amoroso, come quando cambia (autonomamente?) lato per creare superiorità numerica, rendendosi parte attiva in occasione del gol di Diakite. Va anche vicino al gol con un bel sinistro a giro, alto di poco, dal vertice dell’area).
Liviero 6,5 – Nel primo tempo, con un sinistro sbilenco e una punizione centrale, è il più pericoloso della Torres. Sempre nei primi quarantacinque, è spesso abbandonato a se stesso e costantemente raddoppiato. Nella ripresa, abbassato e spostato a sinistra fa decisamente meglio, contiene il pur più fresco Ngom e serve l’assist per il gol di Diakite.
Gianola 5 – Mai in partita e mai nel vivo del gioco. Finisce sul taccuino per il fallo da ammonizione su Aucelli. Dopo i primi quarantacinque minuti, non rientra sul terreno di gioco (dal 46′ Scappini 7 – Combina poco in un secondo tempo nel quale Greco mette in campo tutte le forze offensive a propria disposizione. Tutto questo fino al minuto 96, quando il primo gol in maglia rossoblù vale il definitivo 2-2 che fa esplodere il Vanni Sanna. Alla fine, i grandi attaccanti si vedono anche da questo).
Lora 6 – Solita partita ordinata per la mente del centrocampo rossoblù. Un paio di interessanti cambi di gioco nel primo tempo e poco più. Oltretutto è tra i colpevoli sul gol di Provazza. Il gol di Scappini gli “regala” la sufficienza ma, francamente, vista la non sempre eccelsa fluidità della manovra rossoblù, potrebbe essere lecito aspettarsi qualcosina in più.
Masala 5,5 – Come buona parte dei suoi compagni, non trova mai la posizione nel primo tempo. Senza palla, il piazzamento in campo di Marcandella lo mette a dura prova. Un destro alto, al quarto d’ora, rappresenta uno dei pochi sussulti. Dopo l’ottima prova in casa della Recanatese, si prende un giro di riposo. Ammonito, esce a metà ripresa (dal 66′ Suciu 6 – Uscito provvisoriamente dall’undici titolare, l’ex centrocampista del Torino entra a metà ripresa e, di fatto, si nota poco o nulla. Non spicca e non crea scompensi, il voto è la logica conseguenza del concetto appena espresso).
Ruocco 6,5 – Nel primo tempo prova a spiccare immerso nelle difficoltà rossoblù, ma saltare tre avversari, probabilmente, è troppo anche per lui. Nella ripresa viene dirottato sull’out di sinistra, da lì punge decisamente di più. Provare a “rubare” il gol a Scappini testimonia quanto il ragazzo sia, per citare il suo profilo Instagram, hungry. Per ora, rimane fermo a quota tre che, si sa, è il numero perfetto, così come tale rimane il suo avvio di campionato.
Diakite 6,5 – La generosità non manca, quest’oggi, specie nel primo tempo, neanche il nervosismo. Nell’arrembaggio della ripresa, attacca il primo palo da centravanti vero, capacità talvolta non riconosciutagli da tutti coloro i quali, talvolta, hanno una visione eccessivamente superficiale del calcio. Il primo gol in campionato gli vale una sufficienza abbondante (dal 76′ Luppi 6 – Potremmo semplicemente scrivere “vedi Suciu”, ma proviamo ad argomentare. Entra al 76’ al posto di un esausto Diakite e, quantomeno, “occupa” i centrali della Vis Pesaro, logicamente costretti a concedergli un occhio di riguardo. Ha bisogno di condizione e minuti, arriveranno.
all. Greco 6 – La Torres del primo tempo subisce maledettamente la Vis Pesaro. Il 4-3-3 di Sassarini mette a dura prova il 4-4-2 (che doveva diventare 3-5-2, ma non lo ha fatto) rossoblù. Nel primo tempo, i biancorossi sono costantemente in superiorità numerica, sia quando manovrano centralmente, ma anche quando allargano il gioco con la classica catena esterno basso-interno-esterno alto che si ritrova ad affrontare i due esterni, sempre che tale si voglia definire la posizione di Masala in fase di non possesso. Nella ripresa mette dentro tutte le frecce a sua disposizione, chiudendola con uno spregiudicato 4-2-4 a tuttu gori che, alla fine, gli regala un punto che, per sua stessa definizione, vale come una vittoria. La sintesi? Il fine giustifica i mezzi.
Mauro Garau