Dieci minuti di black-out pagati a caro prezzo dalla Torres di Alfonso Greco, che lascia il campo del Rimini sconfitta per 3-1. Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita da Scotto e compagni in occasione della sfida valevole per il secondo turno del girone di ritorno del gruppo B della Serie C.
Le Pagelle
Zaccagno 6 – Primo tempo da incubo per l’estremo difensore dei sassaresi: non tanto per il tipo di prestazione fornita, quanto per i tre gol subiti nel giro di dieci minuti. Reti sulle quali non ha colpe, con le maggiori responsabilità che vanno attribuite ai compagni di squadra. Sulle due marcature nate sugli sviluppi del corner fa gli straordinari, ma in parte la sfortuna e in parte alcune disattenzioni di troppo dei rossoblù in marcatura, rendono invano il suo tentativo. Nella seconda frazione viene impegnato solamente con i piedi e graziato dai pali sul colpo di testa di Pietrangeli.
Idda 5,5 – Al termine del match contro la Recanatese chiede più attenzione al reparto, ma i tre gol subiti in dieci minuti non sono la risposta giusta. Lui fa il suo solito lavoro ordinato, sbaglia poco in impostazione e prova a dare equilibrio alla retroguardia. Del terzetto arretrato, nella prima frazione, è quello che sbaglia meno. Nel secondo tempo continua a lavorare con attenzione, ma Greco lo chiama fuori per avere più spinta in campo (Dal 69′ Goglino 6 – Impatta bene, dà strappo e brio alla manovra dei rossoblù. Sparisce per qualche minuto, poi nel finale prova a suonare la carica nella frenesia generale).
Antonelli 5,5 – Serata no per il numero 23 della Torres, forse la prima in queste prime 21 tappe del campionato. Il gioco aereo è solitamente il suo cavallo di battaglia, ma nella sfida contro il Rimini la sua perfezione viene meno. In alcune situazione è troppo leggero, senza la cattiveria agonistica che lo ha contraddistinto finora. Nella seconda frazione è più concreto, sui calci d’angolo offensivi è lui a creare maggiori pericoli. Verso il finale sfiora anche il gol, ma di contro c’è un Colombi in formato supereroe.
Dametto 5,5 – La rete del pari del Rimini è un concorso di colpe tra lui e Liviero, è poco attento nel leggere il movimento di Delcarro che controlla con troppa facilità e riporta in equilibrio il risultato. Sulle reti nei calci d’angolo il suo solito tempismo viene meno con la Torres che paga a carissimo prezzo queste disattenzioni. Nella seconda frazione gioca con ordine e attenzione, partecipa alla manovra offensiva con l’obiettivo di creare superiorità numerica.
Zecca 6 – Sul suo lato il Rimini difficilmente è pericoloso, parte bene offrendo linee di passaggio ai suoi e soluzioni in appoggio che danno ritmo alla Torres. La sua prestazione è ordinaria, nessun particolare sussulto e qualche buona chiusura in particolare verso la fine del primo tempo. Nella ripresa fatica a entrare nel vivo del gioco, Greco se ne accorge e lo chiama a sé (Dal 62′ Zambataro 5,5 – Il tecnico romano gli chiede spinta e strappi, lui lo ripaga correndo tanto, proponendosi spesso e volentieri a supporto della manovra offensiva. Tanta voglia che però non si trasforma in qualità nelle giocate a causa di una condizione e una confidenza con il campo ancora da ritrovare).
Giorico 6 – Solito metronomo del centrocampo dei rossoblù, quando il pallone è tra i suoi piedi la Torres può stare tranquilla. Detta bene i tempi, svaria su tutta la parte centrale del campo senza però trovare quel guizzo che tanto lo ha fatto apprezzare in quel di Sassari. Nella seconda frazione cerca, con delle soluzioni da lontano, di sbloccare il risultato senza però trovare lo specchio dei pali.
Mastinu 5,5 – Parte molto bene, nei primi 20 minuti di gioco insieme a Fischnaller è tra i migliori in campo. Come la Torres va in blackout lui sparisce dal gioco, sbaglia spesso e dai suoi errori nascono due nitide occasioni per il Rimini. Dove non arriva con la qualità ci prova con la quantità: si applica, si impegna, ma sbaglia sempre troppo. Greco nella seconda frazione confida ancora su di lui, ma la musica non cambia e lo chiama fuori (Dal 62′ Cester 5,5 – In mediana serve una marcia in più, il tecnico dei sassaresi gli chiede maggiore filtro per dare margine a Giorico di innescare la manovra dei sassaresi. Missione però che non riesce alla perfezione con il numero 44 dei rossoblù che fatica a entrare in partita).
Liviero 5,5 – Così come accaduto contro la Recanatese è troppo leggero in copertura. Questa volta a giovarne è stato Delcarro che, tra lui e Dametto, controlla bene e batte Zaccagno. Sulla sua fascia il Rimini trova maggiore campo per proporre gioco, in avanti la sua solita qualità e brillantezza viene meno e dai suoi piedi nascono pochi pericoli. Un punto a favore per l’impegno, in particolare nella seconda frazione: sacrificio che però non è bastato.
Ruocco 5,5 – Il Rimini lo imbriglia bene, quasi sempre triplicato non riesce mai a trovare lo spazio giusto per incidere in avanti. Si impegna tanto in particolare in fase di pressing, spazia su tutto il fronte offensivo andando a rifugiarsi nei pressi di Scotto alla ricerca del dialogo. Sicuramente una giornata non semplice per il numero 10 rossoblù.
Scotto 6 – Lotta, corre e combatte. Si mette l’elmetto per dare battaglia in avanti e cercare di trascinare la Torres. In una giornata in cui la qualità non basta prova a giocare di furbizia, cercando di fare il lavoro che Ruocco è impossibilitato a compiere a causa della gabbia attorno a lui. Prova in più occasioni la conclusione o il guizzo giusto per calciare, ma la difesa del Rimini è ermetica e concede veramente poco (Dal 78′ Diakite s.v. – Ritorna in campo dopo l’infortunio e l’influenza, ha 12 minuti più recupero a disposizione. Impegna Colombi, detta qualche passaggio ma ha poco tempo per incidere).
Fischnaller 7 – Cosa chiedergli di più? Alla prima occasione utile ci mette lo zampino e segna. Alla seconda chance, sul risultato fermo per 1-0, Colombi gli strappa l’urlo di gioia in gola con un intervento di puro istinto. Alla terza possibilità come un vero rapace d’area sporca il tiro di Idda spiazzando l’estremo difensore ospite che, solo grazie a un intervento che va contro le leggi della fisica, riesce però a negargli la gioia del gol. Per il resto? Solita corsa, solita applicazione, in altre parole il solito “Fisch”.
Allenatore Alfonso Greco 6 – Lo aveva detto ai nostri microfoni alla vigilia della sfida contro i biancorossi: “Serve il giusto atteggiamento perché la gara contro il Rimini può essere una trappola”. La sua squadra però parte bene, per 20 minuti è padrona indiscussa del campo. Trova il vantaggio con Fischnaller e va vicina al raddoppio sempre con l’attaccante altoatesino. Dal 24′ fino al 34′ accade di tutto: letture imprecise da parte dei suoi, alcuni errori di troppo in fase di impostazione che danno fiducia e morale al Rimini. Tutti fattori che sfociano nei tre gol subiti, di cui due su calcio d’angolo. Altri tre gol evitabili incassati, con la legge del calcio che questa volta ha avuto ragione sulla maturità, sulla qualità e sull’esperienza della sua Torres. Nel secondo tempo tenta il tutto per tutto facendo tre cambi nel giro di 25 minuti, cerca risposte dalla panchina ma non le trova.
Andrea Olmeo