I nostri giudizi sull’Olbia di Leandro Greco dopo il pareggio per 2-2 al Silvio Piola di Vercelli contro il Sestri Levante, lunch match valido per la quindicesima giornata del girone B di Lega Pro.
Rinaldi 6 – Nel deserto del Silvio Piola di Vercelli, a parte le due reti tra primo e secondo tempo del Sestri Levante firmate da Forte e da Sandri dove non può nulla, non viene quasi mai impegnato dagli attacchi dei padroni di casa. Una giornata in ufficio che non si conclude con un clean sheet esterno (che manca dalla vittoria contro la Vis Pesaro). Quasi una gara da spettatore non pagante che però non preclude affatto quella che è per la sua squadra una rimonta importante per il morale.
Arboleda 6 – Prestazione quasi da Dottor Jekyll & Mr. Hyde per il terzino destro dell’Olbia. Con il dirottamento forzato a sinistra del suo competitor più diretto, ovvero Zallu, il numero 23 pensa più a non prenderle che a darle nella prima frazione di gioco, complice anche lo stato di forma di un Forte particolarmente ispirato e pericoloso tra le fila del Sestri Levante. Nel secondo tempo, prova a cambiare marcia e a rendersi utile come fattore aggiunto, mettendo in mezzo qualche cross interessante e contribuendo all’arrembaggio del secondo tempo della sua squadra.
Bellodi 6 – Attenzione ed esperienza senza dover eccedere per forza. Si può riassumere così la prestazione del veterano difensivo dei bianchi. Eccezion fatta per un’uscita palla al piede degna di uno slalomista, il suo compito lo fa e anche abbastanza bene. Il tandem inedito in mezzo alla terza linea con un rookie della categoria come Palomba ha dato certamente dei segnali positivi nel corso della partita. Al minuto 97 la sua torre intelligente per Zallu per poco non si tramura nell’assist per il gol del 3-2.
Palomba 6,5 – Sognare si può nel calcio? Assolutamente sì. L’ex capitano del Cagliari Primavera viene scelto dal 1′ per la prima volta in campionato vista la squalifica di Motolese. A chi si chiedeva se il centrale difensivo gallurese potesse sentire o meno la pressione del debutto nel girone B di terza divisione, la risposta è stata di quelle con effetto a sorpresa. Attenzione, concentrazione, occhi sempre su palla e avversario e mai una sbavatura. Al 74′ si rende protagonista di un grandioso salvataggio di schiena sul tentativo di chilena di Gala, entrato nella ripresa. Quando tutto sembrava far presagire alla gara da sufficienza e da compiti assegnati ben svolti, ecco che arriva il colpo di scena incredibile che in pochissimi sospettavano. Al 91′ si getta, infatti, sulla sfera da attaccante consumato e mette dentro di testa il gol – il suo primo in assoluto da professionista che fa impazzire di gioia la panchina dell’Olbia. Un debutto da sogno che difficilmente dimenticherà.
Zallu 6 – Con le assenze di Mordini e Montebugnoli, di fatto il numero 2 dell’Olbia diventa il sacrificato forzato nel pacchetto di esterni messo in campo da mister Greco per la sfida del Piola contro il Sestri Levante. Si rende protagonista di alcune chiusure difensive degne di nota con delle diagonali profonde che impediscono ai rossoblù di Barilari di infilarsi in area di rigore. In fase offensiva si fa vedere con maggiore frequenza e nel finale, al minuto 97, sfiora un clamoroso gol del sorpasso con una chilena che termina alta sopra la traversa.
Mameli 5 – L’ex Cagliari Primavera, sebbene fosse il più giovane nel rombo di centrocampo disegnato quest’oggi da mister Greco con i suoi 18 anni, era probabilmente uno dei giocatori maggiormente attesi dopo le positive prestazioni nelle ultime uscite ufficiali di campionato. Questa volta, però, stecca e non riesce affatto ad incidere. L’unica sua estemporanea in fase offensiva nella prima frazione è su punizione, che non sorprende affatto Anacoura. Per il resto, la sua prestazione è caratterizzata da una continua ricerca alquanto confusionaria del voler emergere a tutti i costi ma i risultati ottenuti equivalgono alla delusione. Ciononostante il suo talento non si discute ma questa gara può essere per lui da insegnamento per il futuro. All’intervallo, Greco lo richiama in panchina. (dal 46′ Cavuoti 6: le speranze di mister Greco e dell’Olbia sono state riposte in lui dopo l’avvicendamento all’intervallo con un Mameli oggi in giornata negativa. Lui ripaga la fiducia con l’assist per il gol di Dessena al 70′ che è valso il momentaneo 1-1. Per il resto, sprazzi di tecnica e di spunti: il solito menù prelibato e da palati fini che il numero 20 gallurese cerca sempre di portare sul terreno di gioco).
La Rosa 5 – L’esperienza, così come per Dessena, non gli manca certamente. Greco gli consegna le chiavi del centrocampo per dare maggiore legna e sostanza ad un reparto che ha sofferto e non poco nella trasferta pre pausa delle nazionali contro la Recanatese. Il risultato che ne viene fuori è un mix fatto solo di troppa aggressività e tanta confusione, al punto che davanti aspettano qualche sua apertura sull’esterno che non arriva praticamente mai, lasciando così i tre là davanti al loro mesto destino. Con il passare dei minuti la gara si incattivisce e lui anche, perdendo completamente la bussola e la lucidità che richiede un ruolo come quello di play davanti alla terza linea (dall’85’ Gennari 6: con l’Olbia in svantaggio a cinque dalla fine e con poche alternative offensive in panchina, complici soprattutto le assenze di Nanni e Ragatzu, Greco lo getta nella mischia per cercare di dare una mano a Scapin nel finale di partita. Lui, nonostante sia solo un classe 2004, ci mette tanta voglia mettendoci un discreto mix di grinta e carattere).
Dessena 6,5 – Quando in squadra hai un giocatore come l’ex Entella che all’attivo ha ben 331 presenze in Serie A, quello che si pensa subito è che possa essere uno dei leader che nel momento difficile come quello che sta attraversando l’Olbia in questa fase di stagione. Nella prima frazione di gara, fa una fatica incredibile a trovare la posizione in campo, complice anche la tanta intensità in posizione centrale portata dal Sestri Levante, non riuscendo ad incidere e anzi andando persino in difficoltà oltremisura. Ma la leadership si sa, nel calcio moderno, come in quello di ieri, fa sempre la differenza. La dimostrazione del cambiamento di rotta della prestazione del numero 4 dell’Olbia la si avverte non solo dal gol – il secondo di fila dopo quello alla Recanatese – che regala l’1-1 ai suoi compagni ma anche dalla volontà di buttarsi nello spazio senza palla proprio come ai vecchi tempi. Arrivato proprio nel momento del bisogno.
Biancu 6 – Il numero 21 dei bianchi, come già detto in più di un’occasione da queste colonne, è il perno del gioco sul quale spesso si affidano i suoi compagni. Mister Greco spesso e volentieri ne decanta le lodi, viste le sue qualità tecniche e soprattutto tattiche, al servizio del collettivo. Il suo primo tempo, in tutta onestà, non è certamente di quelli da ricordare. In sostanza, pochi spunti e tanta fatica nel cucire gioco contro un Sestri Levante aggressivo ma che spesso e volentieri ha chiuso le linee di passaggio cercate dall’ex Cagliari e dalla squadra. Nel secondo tempo, riesce a salire in qualche modo in cattedra, anche in virtù di un atteggiamento decisamente più arrembante di tutto l’Olbia. Dagli sviluppi di una sua punizione nasce il gol del definitivo 2-2 firmato di testa da Palomba nel primo dei sette minuti di recupero del secondo tempo.
Contini 6,5 – Spesso nel mondo del calcio, si dice che le partite molto chiuse ed equilibrate sono il male maggiore per chi come l’ex esterno offensivo del Cagliari Primavera ha nell’estro, nello spunto e nell’uno contro uno le sue armi migliori. Passa il primo tempo in difficoltà contro una difesa, come quella del Sestri Levante, cercando talvolta qualche estemporanea che però non è nemmeno da inserire negli highlights. Nel secondo tempo, però, la musica cambia e cambia anche la sua efficacia nella zona offensiva. La mossa di mister Greco di spostarlo sulla fascia sinistra, dopo l’ingresso in campo di Cavuoti, si rivela azzeccata. Lui spesso ci prova con il solito movimento ad aprire spazi per i compagni e va persino vicino al gol del momentaneo 1-1 ma pecca in egoismo calciando sull’esterno della rete invece che servire i compagni in mezzo all’area di rigore. Nel complesso, prova generosa del numero 11 gallurese (dal 91′ Montebugnoli SV: la sua assenza ha costretto mister Greco a rivedere i piani dell’Olbia sulle corsie laterali. Non ha tempo per incidere sulla corsia di sinistra in tandem con Zallu ma per l’Olbia è un recupero comunque importanti nel pacchetto dei laterali bassi).
Corti 6 – In virtù dell’assenza per infortunio di Nanni (subito con la nazionale di San Marino contro la Finlandia) nel ruolo di riferimento offensivo avanzato, mister Greco decide di dargli una grande opportunità e di lanciarlo dal primo minuto in una partita particolarmente delicata come quella contro il Sestri Levante. Il numero 9 gallurese si muove tanto, dannandosi l’anima e andando in pressing su tutto e tutti. Lo sforzo è ammirabile dal punto di vista dell’atteggiamento, anche perché di palloni in avanti dalle sue parti non ne arrivano praticamente mai e le azioni dell’Olbia sono state quasi sempre affidate a sortite offensive individuali che spesso terminano o con calci piazzati fuori bersaglio o con chiusure puntuali della difesa del Sestri Levante. Al 33′ del primo tempo, eccede nella sua foga, prendendosi un cartellino giallo evitabilissimo su Anacoura, uscito dalla sua area di rigore. Nella ripresa, il copione non cambia ma comunque l’impegno e soprattutto la voglia di non mollare rimangono. E il gol può aspettare. (dal 61′ Scapin 6: in assenza di Nanni, la staffetta in avanti è tra lui e Corti. L’ex Cartigliano dà maggiore spunto e imprevedibilità ad un attacco fin lì assolutamente spento anche per via dei pochi rifornimenti arrivati dai centrocampisti e dai terzini. Il numero 67 ci prova in più di un’occasione a dare del filo da torcere al portiere avversario Anacoura, ma sono soprattutto i suoi movimenti a tagliare davanti ai centrali del Sestri Levante a non far dormire sonni tranquilli a mister Barilari e alla sua retroguardia. Per Greco, invece, un giocatore che finalmente sembra stia cominciando a capire i meccanismi dell’Olbia in fase offensiva. Un segnale indubbiamente positivo in vista del futuro).
Allenatore Leandro Greco 6 – Alla vigilia di questo match importante nella corsa salvezza, il tecnico dell’Olbia aveva chiesto una forte reazione ai suoi ragazzi dopo il pesante tonfo esterno pre pausa nazionali contro la Recanatese. Serviva, quindi, una scossa decisa e che desse dei segnali incoraggianti per il futuro. Non è arrivata la vittoria che manca dalla sfida contro la Vis Pesaro, ma la risposta del gruppo gallurese è di quelle che sicuramente fanno rumore. La doppia remuntada nel deserto del neutro del Silvio Piola firmata da Dessena e dall’esordiente (in campionato) Palomba fa ben sperare in quello che è il primo di sei step da qui alla fine del 2023, dove l’Olbia è chiamata a fare quanti più punti possibile per scavare un solco tra sé e la zona playout. Il primo mattoncino è stato messo con forza e carattere, proprio quando tutto sembrava stesse per crollare. E all’orizzonte c’è la sfida del Bruno Nespoli contro il Perugia. Una gara difficile contro una delle accreditate – da pronostico – alle posizioni di vertice. Al di là dei pronostici, l’Olbia può e deve tentare di portare a casa.
Fabio Loi