I nostri giudizi sulla gara dei galluresi di Occhiuzzi che superano in trasferta il San Donato Tavarnelle (0-2) e mettono una seria ipoteca sulla salvezza diretta.
Sposito 7,5 – Subito impegnato da Rossi, dimostra di essere sul pezzo come al 52′, quando vola sul destro piazzato dello stesso numero 30 gialloblù. Nella ripresa è un autentico muro per gli attaccanti di casa
Fabbri 7 – Di nuovo in campo da titolare dopo un mese e mezzo, fa il suo con attenzione da braccetto sinistro nella difesa a tre di Occhiuzzi.
La Rosa 7,5 – Fascia di capitano al braccio più il gol che sblocca il match: l’Olbia senza senatori si affida a lui e Dessena per espugnare il campo del San Donato, ricevendo in cambio grinta, sostanza e pure la seconda rete stagionale, dopo quella alla Lucchese.
Bellodi 7 – Unico superstite della difesa titolare, l’ex Milan torna sui suoi standard di rendimento dopo la brutta prestazione contro l’Imolese, disputando un match solido e di grande affidabilità.
Arboleda 6,5 – Attento in fase difensiva, pronto a pungere in avanti: il numero 97 è autore di una prova di sostanza.
Dessena 7,5 – Secondo gol di fila, come non gli capitava dalla stagione 2019-20 con la maglia del Brescia. Il destro da 30 metri che muore sotto l’incrocio entra di diritto tra i più belli della sua carriera. Gol a parte, la solita partita di intensità e inserimenti, da quando è arrivato il centrocampo dei Bianchi ha cambiato marcia.
Zanchetta 6,5 – A lui è deputato il compito di far girare la mediana, l’ex Juve si ritrova a dover pensare soprattutto alla copertura.
Sperotto 6,5 – Svolge diligentemente il suo compito da quinto a sinistra, ha ben poco spazio per la fase propulsiva e si deve limitare, un po’ come tanti altri compagni, soprattutto a difendere la posizione.
Biancu 6,5 – Rispolverato inizialmente sulla trequarti, dal suo piede nasce l’assist del gol di La Rosa che sblocca un match fin lì abbastanza chiuso. Si muove bene tra le linee, nella ripresa si sposta sulla sinistra per dare equilibrio al centrocampo (dal 67′ Corti 6 – Dentro per dare peso all’attacco nell’ultima fase del match, spreca una buona occasione in contropiede ma fa ta tanta densità).
Contini 6 – Senza Ragatzu è nelle sue qualità che Occhiuzzi ripone le speranze di far male in ripartenza al San Donato e finché resta in campo, fa tanto movimento con il solito sacrificio (dal 52′ Incerti 6 – Occhiuzzi lo butta in campo dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa per cercare di addormentare il match).
Nanni 6 – La sua partita dura meno di un tempo, in cui riesce però a dare profondità all’attacco dell’Olbia. Esce dopo un duro contrasto con Russo (dal 36′ Babbi 6,5 – Dentro a freddo a fine primo tempo per i problemi fisici di Nanni, il numero 11 in maglia nera entra con l’ingrato compito di reggere da solo il reparto offensivo olbiese. Fa tantissimo lavoro sporco, aspetto che gli toglie lucidità in fase conclusiva, ma svolge bene i compiti che gli assegna Occhiuzzi).
All. Roberto Occhiuzzi 7,5 – Lo aveva detto dopo l’harakiri contro l’Imolese: “È uno schiaffone che ci deve servire per reagire”. Ebbene, nonostante tre assenze di peso come Ragatzu, Emerson e Brignani la sua Olbia ha risposto alla grande. Se in Argentina c’è la Scaloneta, in Gallura dal 2023 esiste la Occhiuzzeta. Scherzi a parte, il tecnico calabrese prepara il match in maniera perfetta: lascia sfogare il San Donato Tavarnelle e lo colpisce al momento giusto, prima con La Rosa e poi con Dessena, entrambi faccia esperta della medaglia gallurese. Poi controlla con attenzione e volontà la reazione dei toscani, trovando in Sposito il giusto baluardo. Senza l’inopinata sconfitta interna con l’Imolese ora i Bianchi sarebbero praticamente già salvi, ma vincere con questa autorevolezza uno spareggio salvezza d’importanza capitale è stata la risposta migliore al blackout di sabato 11.
Francesco Aresu
