I nostri giudizi sull’Olbia che ha ceduto all’Adriatico contro il Pescara in Coppa Italia.
Ciocci 7 – un paio d’interventi veramente notevoli tengono il risultato in bilico fino al 70’. Alla prima da professionista si presenta con la lucidità dell’uomo giusto nel posto giusto.
Arboleda 6.5 – l’incrocio con Nzita ha ricordato passaggi della cavalleria rusticana: bravo a uscirne quasi sempre vincente.
Emerson 6.5 – dire che migliora con l’età ormai è scontato, ma d’altronde non capita tutti i giorni di vedere un vispo 41enne dettare legge in serie C. Già in pieno clima campionato, rimedia anche un cartellino giallo per proteste.
Boccia 6.5 – senza eccellere ma senza sbandare, fa cose semplici ed essenziali disimpegnandosi bene contro avversari d’alto livello.
Travaglini 6 – parte timido messo in difficoltà da Zappella e lo patirà per tutta la partita. (77’ Pisano sv)
Giandonato 5.5 – partita di sacrificio in interdizione e ricerca del lancio in profondità. Ancora alla ricerca della miglior forma. (Occhioni 77’ sv)
Lella 5.5 – tanto sacrificio in aiuto dei compagni ma rincorrere costantemente gli impedisce di essere lucido con la palla tra i piedi (84’ Glino sv – il classe 2005 è il più giovane ad esordire nel professionismo in maglia bianca. Gli auguriamo le migliori fortune!)
Chierico 5.5 – come detto per Lella, tanta abnegazione in copertura, ma senza mai riuscire a spezzare il gioco e ripartire. (62’ La Rosa 5.5 – entra nel momento peggiore della squadra e non riesce ad invertire l’andamento).
Biancu 6 – il tempo di aggregarsi in squadra ed è già pronto a prendere il suo posto sulla trequarti, in cui nel primo tempo trova anche dei guizzi interessanti. Si perde col passare dei minuti e la pressione biancoazzurra. (84’ Belloni sv)
Ragatzu 5.5 – mezzo punto in meno per la scaramuccia al novantesimo a risultato ormai deciso: da leader ci si aspetta che sia il primo a limitare certi atteggiamenti. Per il resto, partita propositiva ma ancora le gambe non sembrano rispondere al pensiero. C’è tutto un campionato per farlo.
Udoh 5.5 – primo tempo di grande lotta e sacrificio e una palla gol che si guadagna con grande abnegazione ma non riesce a tramutare in gol (motivo del mezzo voto in meno). La sua definitiva consacrazione sarà riuscire a sfruttare al meglio anche questo tipo di occasioni.
All. M. Canzi 6 – imposta una partita ordinata, fatta d’attesa e ripartenza e nel primo tempo i fatti gli danno ragione col Pescara che non trova il bandolo della matassa. Nel secondo tempo, forse complice anche la condizione fisica, la squadra cede campo e il maggior tasso degli abruzzesi diventa sempre più evidente. Da analizzare bene i movimenti difensivi sul calcio d’angolo, da cui arriva il secondo gol e un’occasione nitida non sfruttata.
Claudio Inconis