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Le Pagelle | Dinamo Sassari: Tyree regala lampi, male Gentile e Mckinnie

Bree Tyree durante Olimpia Milano-Dinamo Sassari | Foto Luigi Canu
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I nostri giudizi sulla Dinamo Sassari sconfitta dall’Olimpia Milano nella gara di debutto in panchina di Nenad Markovic.

Gombauld 4,5 – non la migliore versione del centro francese, paga il confronto contro Poythress ma d’altro canto anche gli esterni lo cercano poco.

Mckinnie 4,5 – l’unico lampo è quella schiacciata in backdoor sull’assist di Jefferson, poi scompare dal parquet e viene portato a scuola da Mirotic in più di qualche occasione.

Charalampopoulos 6 – c’era della curiosità sul suo impiego con il nuovo tecnico, ma Markovic sceglie la via della continuità con il greco impiegato ancora da quattro: lui risponde bene con un buon primo quarto, salvo poi cadere nel baratro del terzo quarto come i compagni.

Jefferson 5  – gara sulle montagne russe, parte con le marce basse e poi esplode nel secondo quarto con alcune giocate a innescare i compagni e qualche magia in attacco: nel terzo quarto non si prende grandi responsabilità nel momento della grande difficoltà biancoblù.

Gentile 4,5 – zero tiri presi dal campo per il capitano che non riesce a dare un contributo importante come suo solito. In ombra.

Tyree 6,5 – il più positivo in casa biancoblù. Motore vero della squadra con le sue penetrazioni, ma mai dalla distanza con alcuni tiri affrettati e 1/7 al tiro. Responsabilizzato da Markovic si prende la scena per larga parte della gara, ma non riesce a svolare la gara nei momenti più difficili.

Kruslin 5 – parte in quintetto con l’elmetto in testa,  bene in difesa (soprattutto su Hall) fino al terzo quarto, quando tutta la squadra esce praticamente dal campo: appena un tiro (sbagliato) preso in una gara dove praticamente ha avuto pochi palloni tra le mani. Sporca la gara con un terzo fallo arrivato troppo presto nel terzo quarto.

Diop 6,5 – ottimo l’impatto dalla panchina contro quel vecchio volpone di Hines per il senegalese, autore di un secondo quarto da Eurolega. Al rientro dagli spogliatoi si appanna, ma è uno dei pochi a lottare anche quando il punteggio era definito.

Treier n.e. – cambia il tecnico, ma non il minutaggio dell’estone.

Cappelletti 5,5 – copione simile a molte altre uscite del playmaker di Assisi: impatta molto bene, ma poi sparisce con i minuti dal parquet.

Raspino n.e.

Gandini n,e

coach Markovic 6 – difficile fare la rivoluzione in tre giorni, quindi si affida alla continuità. Propone lo stesso quintetto di Bucchi e lavora più a livello mentale che tattico portando a casa due buoni quarti: al rientro dagli spogliatoi l’ennesimo blackout stagionale di una squadra fragile costa caro. Prestissimo per dare giudizi visto l’avversario e il poco tempo a disposizione.

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