Vittoria in trasferta per la Dinamo Sassari, che interrompe la propria striscia negativa e passa sul parquet di Scafati con il punteggio di 74-99. I nostri giudizi sui biancoblù.
Jefferson: 7. Ha abituato al fatto di poter essere un fattore, motivo per cui nelle ultime uscite ci si aspettava qualcosa in più. Fa in modo, sia con la gestione dei possessi ma soprattutto con il mirino dall’arco nel primo tempo, che la partita prenda una chiara direzione. Sfiora per diversi minuti la perfezione nelle letture, poi lascia il palcoscenico ad altri compagni.
Tyree: 6,5. Spaventa quando sente dolore alla caviglia, sembra dover mollare, invece torna in campo e fa il suo dovere al tiro, con una prestazione che va sempre in crescendo. Il suo terzo quarto spezza definitivamente il fiato a Scafati, che si vede annullare ogni velleità anche dal suo impatto nell’ultimo periodo. Aggiunge la difesa su Robinson in più frangenti positiva.
Kruslin: 6,5. “What if…”. La prova al tiro del croato fa rimpiangere l’andamento di una stagione strana, in cui il rapporto con il tiro è stato diametralmente opposto a quello della passata stagione complici, ovviamente, i diversi sistemi costruiti sul parquet. Il 4/4 su tre dall’arco la dice lunga sulla sua gara, che non viene intaccata da alcuni falli spesi troppo presto sul finire di secondo periodo.
Charalampopoulos: 6,5. Batte finalmente un colpo, tornando a costruire una di quelle prestazioni che nel periodo migliore della Dinamo erano state fondamentali. Inizia facendo bene le cose meno evidenti, soprattutto in difesa e a rimbalzo, poi nel terzo periodo è lui a stendere il foglio per scrivere i titoli di coda con due triple consecutive che lo portano rapidamente in doppia cifra.
Gombauld: 6,5. Fa un lavoro positivo su Nunge, che soffre i suoi piedi più rapidi. Nel finale si diverte a banchettare all’interno del pitturato avversario.
Diop: 6,5. La Dinamo con la sua qualità da rollante trova il modo di andare nella tasca più volte, aspetto che è poi importante per far collassare ancor di più la difesa avversaria. Torna a chiudere in doppia cifra, da capitano anche nel finale prova a tenere la concentrazione della squadra alta prima che la spina venga definitivamente staccata.
Cappelletti: 6,5. Basta un errore di valutazione e la prima sbracciata di Markovic per farlo entrare in partita. A cavallo tra primo e secondo periodo si prende sulle spalle le responsabilità in regia e costruisce in più di una occasione gli equilibri giusti per dare sostanza all’attacco sassarese. Continua a far bene il suo mestiere anche nel secondo tempo.
McKinnie: 6. Solito rapporto conflittuale con i falli, ma l’intensità è quella giusta, a rimbalzo ma non solo per l’ex Golden State. Anche lui, come Kruslin e Charalampopoulos fa guardare più ai rimpianti, perché i passi avanti negli ultimi mesi erano stati evidenti.
Treier: sv. Solo qualche minuto quando Sassari è un po’ in affanno con i falli nel secondo periodo.
Gandini: sv. Qualche minuto nel finale per onorare il suo ruolo importante per lo spogliatoio biancoblù.
Pisano: sv.
Raspino: sv.
Coach Markovic: 6,5. Sfidare la squadra in conferenza stampa, aspettare una risposta e ottenerla. Sassari non farà i playoff, ma di certo ha in panchina un allenatore che sa come rapportarsi con i giocatori. Anche nei momenti complessi. La Dinamo torna a giocare bene offensivamente anche perché rimette, almeno parzialmente, quell’intensità difensiva che era stata fondamentale nel proprio periodo migliore. Il tiro pesante con percentuali alte arriva dal mix di pazienza e attacco in transizione che alla fine giustamente premia la squadra. Pistoia chiude ogni pratica per la post-season, ma la Dinamo esce dal campo con la consapevolezza di aver fatto a Scafati il suo dovere. Qualcosa da replicare anche contro Reggio Emilia per salutare nella maniera migliore il proprio pubblico.
Matteo Cardia
