Sconfitta sul parquet di Trento per la Dinamo Sassari, che in Trentino perde 87-76. Un punteggio che porta i biancoblù a perdere la differenza canestri contro la squadra di Galbiati. I nostri giudizi sui biancoblù.
Jefferson: sv. Solo 5 minuti in campo, poi si accomoda per un problema fisico che andrà valutato. Nella speranza che la precauzione sia utile in un secondo momento. La sua assenza comunque si sente in campo soprattutto in attacco.
Tyree: 6. All’inizio sembra che l’attacco giri solo attorno a lui. Markovic gli chiede di correggere la rotta, lui ci prova, si danna, il tiro dall’arco non entra ma sembra nuovamente l’unico in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Gioca 32′ ed è probabilmente questo il motivo, malgrado alla fine la benzina sia evidentemente finita. Chiude con 20 punti, è vero che a volte sembra esagerare, ma soluzioni diverse, in una serata del genere, non sembravano essercene.
Kruslin: 6. Difensivamente vuole indicare la via, ci prova, ma non ottiene la risposta che vorrebbe dai compagni. Anche sulla sua prova pesa almeno un tiro aperto sbagliato nel quarto periodo quando Sassari aveva la chance per riavvicinarsi almeno alla soglia dei 7 punti che sarebbero valsi la differenza canestri a favore.
Charalampopoulos: 5. Stavolta la luce non si accende spesso, neanche per quelle piccole cose invisibili quanto importanti a cui ha abituato. Fa una fatica tremenda in difesa, prima contro Grazulis nell’uno contro uno, poi in più di una situazione quando deve difendere sul lato debole. È l’unico a segnare una tripla per tre quarti e mezzo, ma sbaglia quella aperta che avrebbe potuto dare un altro volto alla gara. E soprattutto pochi secondi dopo passa sotto il blocco e lascia ad Hubb l’opportunità di ricacciare indietro Sassari. La foto della sua serata.
Gombauld: 5,5. Gioca 14′ senza infamia e senza lode almeno offensivamente. Nel secondo quarto una sua schiacciata fa credere che la Dinamo possa cambiare marcia. Aggiunge una fiammata nel quarto finale che illude, in difesa però in più di una occasione Trento punisce le sue uscite timide sull’aiuto e recupero.
Cappelletti: 6. Deve fare gli straordinari perché Jefferson deve alzare presto bandiera bianca. In attacco per molto tempo è il più continuo, l’unico ad avere le idee chiare su come poter far male a una Trento molto ben organizzata diversamente. In difesa, invece sia Baldwin che Hubb in alcune occasioni lo fanno faticare tanto. Chiude comunque con 17 punti, nonostante delle responsabilità importanti prese nel finale che però non pagano.
Diop: 6. Trento fa un ottimo lavoro per chiudergli la strada che porta verso la profondità del pitturato. Lotta tanto, si adatta e sfrutta il suo piazzato ma il sudore dovuto alla lotta soprattutto portata avanti con Biligha e a una Trento che fa dell’energia il suo mantra alla lunga si fa sentire sulla sua prova.
McKinnie: 5. Nel primo tempo ha il volto del giocatore volitivo e attento, e potenzialmente importante contro una squadra come Trento, che si è visto più volte nelle ultime settimane. Nella seconda parte di gara è invece distratto più volte in difesa, Alviti ringrazia almeno in due occasioni, Markovic invece non apprezza molto e decide di non concedergli campo nel finale.
Gentile: 5,5. Ha diversi tiri aperti nel momento in cui Sassari ne avrebbe bisogno. Le mani però sono freddissime e Trento quasi finisce per concedergli il tiro senza che lui riesca a fargliela pagare. Ed è il motivo del mezzo punto in meno. In una serata in cui mettere in ritmo i compagni e riuscire a sfruttare il pick and roll è complicato riesce comunque a smazzare 7 assist.
Treier: sv.
Gandini: sv.
Raspino: sv.
Coach Nenad Markovic: 5,5. Doveva prima o poi arrivare il momento in cui la stanchezza mentale e fisica bussasse alla porta. La settimana non facile dal punto di vista fisico si è notata sul parquet, con l’infortunio di Jefferson a complicare ulteriormente i piani della partita che vede rotazioni al quanto striminzite per scelta oltre che per obblighi. Soprattutto si è vista in difesa, con Trento che ha banchettato sfruttando il terzo uomo in più di una occasione. Chiaro che poi con appena il 15% dall’arco la gara si faccia in salita. Sassari perde la differenza canestri contro una diretta concorrente, niente di certo è perso, anche perché la Dinamo nonostante la serata pessima al tiro e l’approccio negativo è rimasta in gara fino alla fine. Unico punto positivo da estrapolare e da cui la sua squadra dovrà ripartire per guardare avanti con positività .
Matteo Cardia














