I nostri giudizi sulla Dinamo Sassari che ha largamente sconfitto la Tezenis Verona nella seconda di campionato.
Jones 6,5 – Entra a metà del primo quarto e commette subito fallo sul tiro da 3 di un avversario. Non tira tanto, ma i numeri sono buoni (3/6 dal campo). L’applicazione difensiva è decisamente un buon segnale, nonostante i due falli del primo quarto ne limitino l’impiego rischiando di farlo uscire dalla partita. Nel lungo garbage time, la tripla frontale che può far crescere la sua fiducia.
Pisano 6 – Sarebbe un senza voto ma, nei tre minuti concessigli da Bucchi, è freddissimo in lunetta e ne mette due a referto.
Robinson 6 – Inizia con le marce basse, con il passare dei minuti ne scala qualcuna, ma quest’oggi non c’è bisogno della sua versione extralusso. Alla fine, dieci punti, quattro assist e il canestro del 43-32 che rappresenta una delle giocate individuali migliori della giornata.
Dowe 6,5 – Entra a 2’ dal termine del primo quarto e sbaglia il primo tiro della sua partita. Trova i primi punti in lunetta, i primi dal campo sono un assaggio di ciò che può far vedere al PalaSerradimigni (duello fisico con il non piccolissimo Smith). Lotta a rimbalzo, fa e disfa. Alla fine i numeri, 10 punti e 3 assist, lo confermano in crescita. Può aiutarlo mentalmente, il gioco da tre punti, rimasto potenziale dopo l’errore nel libero supplementare, che consente a Sassari di fare 90 regalandogli la doppia cifra.
Kruslin 6 – Commette subito due falli e Gentile, entrato al suo posto, fa più che bene. È uno dei cinque sassaresi in doppia cifra, la sua prova non sarebbe sufficiente ma i punti segnati, e la vittoria più che larga, gli regalano la sufficienza.
Gandini 6 – Mette il suo mattoncino nei tre minuti nei quali calca il parquet del PalaSerradimigni.
Chessa n.e.
Bendzius 7 – Venticinque minuti, quindici punti con 6/8 dal campo e 3/5 da 3. Partita silenziosa, ma tremendamente efficace, del buon Eimantas.
Gentile 7 – Due triple pesanti in avvio di secondo quarto per dare il via alla fuga Dinamo. Esce a metà secondo quarto e rientra dopo il terzo fallo di Kruslin. La forzatura contro Casarin, in chiusura di secondo quarto, è l’unico errore di un primo tempo chiuso con 3/6 dal campo e 2/3 da oltre l’arco. Nella seconda parte di gara sporca le sue percentuali ma la sua prova rimane eccellente, soprattutto ricordando che è rientrante da un infortunio
Raspino 6 – Otto minuti di sostanza, 2/2 dal campo con un gran canestro dalla media, con angolo complicatissimo, e un assist per Bendzius all’insegna del più classico dei “good to great”
Diop 6 – Un quarto d’ora scarso sul parquet condito da sette rimbalzi e la solita dose di energia. Ne avrebbe potuto segnare altri due (oltre a quelli mandati a referto), ma, indeciso tra schiacciare e appoggiare, si divora il più facile dei canestri. Ma quest’oggi, è un errore che non può pesare, tanto nell’economia della gara quanto nel suo giudizio.
Onuaku 7,5 – 24 punti, 10 rimbalzi e 1 assist. Questi i numeri, ma c’è molto di più. È lui che può trascinare compagni e pubblico. La stoppata su Casarin è la prima giocata che infiamma il PalaSerradimigni, il terzo fallo che leva dalla gara Selden balza meno all’occhio ma è ugualmente importante. Holman non lo può tenere neanche in un’altra vita, Verona non raddoppia e lui ne abusa in lungo in e in largo. Definirlo dominante è anche riduttivo.
Mauro Garau














