I nostri giudizi sul Cagliari vittorioso contro il Sassuolo grazie alla rete segnata da Deiola nel finale di primo tempo.
Cragno 6,5: prende il sole per 45 minuti lasciando la porta soltanto per un anticipo di testa su Traorè, una piacevole novità per chi di norma deve stare costantemente sull’attenti. Quando poi arriva il momento di sporcarsi i guanti nella ripresa risponde sempre presente fino all’ultimo volo plastico su Raspadori che vale 3 punti.
Altare 7: ha di fronte uno dei giocatori più in forma dell’intera Serie A e dopo qualche difficoltà nel prenderne le misure lo cancella dalla partita. Anche prendendosi il lusso di una pressione altissima che evita i problemi sul lungo. Partita di livello assoluto.
Lovato 6,5: sarebbe da 7 pieno non fosse per l’ingenuità in chiusura di primo tempo – non la prima – con cui prende il giallo che gli farà saltare Genova. Dal punto di vista della prestazione si mette in tasca Scamacca e mostra una calma olimpica da difensore navigato. Rischia solo nel finale con l’intervento mancato che lascia la conclusione a Raspadori.
Carboni 6,5: unico appunto quei palloni passati con troppa veemenza ai compagni, ma nel suo ruolo di difensore puro è attento e presente. Defrel non la vede quasi mai ed è anche bravo con alcune diagonali ad aiutare i compagni.
Bellanova 6,5: deciso passo avanti rispetto alle ultime opache prestazioni, con tanta corsa e un aiuto costante ad Altare su Traorè. Dovrebbe forse essere meno egoista, ma compensa con l’effervescenza che non manca mai. Stoico quando nonostante i crampi dà fondo alle ultime energie per preservare l’ultimo slot dei cambi. Dall’87’ Zappa SV: ultimi minuti con una buona presenza nell’area avversaria e insospettabile grinta per portare a casa il risultato.
Marin 7: il ritorno di Grassi gli regala equilibrio. Chiude e strappa, mette sempre il fisico e non lesina nei duelli e nelle seconde palle. Aggiunge un assist perfetto per Deiola, dopo che aveva già provato a regalare al compagno il gol qualche minuto prima. Comanda il centrocampo in lungo e in largo, ritrovato.
Grassi 7: lo senti quando non c’è. Impressionante la differenza del livello prestazionale della mediana con lui davanti alla difesa. Solido in chiusura, importante in costruzione, dà equilibrio e fosforo a una squadra che ne aveva estremamente bisogno. Esce per un problema muscolare che si spera non complichi la sua presenza a Genova. Dal 74′ Baselli 6: importante nel dare freschezza a un centrocampo in debito d’ossigeno per portare a casa i tre punti.
Deiola 7: sesto gol stagionale, quarto in campionato, il tutto alla centesima in rossoblù. Non è esteticamente pulito, ma ha tempi d’inserimento che risultano fin troppo utili per una squadra che fatica a segnare. Il gol – ma non solo – ne è la dimostrazione. Anche lui come Marin beneficia del rientro di Grassi per liberarsi da compiti eccessivi di copertura. Dal 69′ Rog 6: prova il gol dalla distanza, non toglie mai la gamba, mette tecnica e forza quando serve. Uomo in più per le ultime cinque gare.
Dalbert 6,5: con Toljan tiene la posizione, con Ruan decide di scrollarsi di dosso le paure e attaccare. Diventa così un esterno di spinta che mette in difficoltà il Sassuolo e che fornisce palle e opzioni interessanti ai compagni. Sulla fascia i limiti tattici spariscono ed è più sicuro in copertura.
Joao Pedro 6,5: quando al 6′ mette fuori di testa se la prende con se stesso, per poi incitare il pubblico da capitano vero. È in giornata positiva, anche se conclude poco è il cuore pulsante che tiene sulla corda tutti i compagni. Potrebbe anche segnare, ma prima è bravo Consigli poi si addormenta nella prosecuzione dell’azione. Dall’87’ Pereiro SV: pochi minuti e quasi provoca un autogol.
Keita 6,5: è più importante esserci o lo è più sbagliare occasioni favorevoli? Il senegalese torna titolare dopo quattro mesi, appare e scompare ma è sempre presente dentro l’area. Peccato che però sbagli al momento topico, con quel gol che manca proprio dalla gara d’andata. Va detto che con lui, sarà un caso, la squadra attacca meglio e di più. E nella ripresa è fondamentale nella gestione del risultato. Dal 69′ Pavoletti 6: entra per tenere su la squadra e prendere falli all’occorrenza svolgendo il compito diligentemente.
Mazzarri 6,5: ritrova la propria squadra, aggressiva, attenta, gagliarda. Seconde palle, linea alta, voglia, tutti elementi che erano mancati nelle cinque sconfitte. E un’intelligenza nel capire momenti e velocità della gara che difficilmente si era vista nelle ultime settimane. Tre punti d’oro che tolgono paure in vista della volata salvezza e danno maggiore tranquillità per la trasferta di Genova. L’obiettivo non è lontano, ma non ancora raggiunto.
Matteo Zizola