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Zito Luvumbo durante Cagliari-Benevento | Foto Luigi Canu

Le pagelle di Venezia-Cagliari | Prelec fallisce, Luvumbo frizzante

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha pareggiato 0-0 al Penzo di Venezia nel 26° turno della Serie B.

Radunovic 6: una smanacciata su Busio, una telefonata presa senza problemi di Pohjanpalo e qualche rilancio sbilenco con i piedi. Tutto qui il suo pomeriggio del Penzo, praticamente da spettatore di una sfida non esattamente scintillante.

Zappa 5,5: non viene sollecitato granché in fase difensiva e così avrebbe l’occasione di essere più efficace nella metà campo avversaria. Non la coglie e anzi, quando chiamato in causa risulta impreciso. Anche con il passaggio al 3-5-2, quando teoricamente avrebbe più possibilità di offendere.

Goldaniga 6: comanda la difesa con pochi problemi e discreta sicurezza, pur se sollecitato poco o nulla. Bravo a tenere comunque la linea alta, pomeriggio sereno.

Dossena 6,5: come il compagno, un’ora e mezza tranquilla anche grazie al lavoro di accorciamento della linea. Il cielo della laguna è suo, a Venezia le briciole sono di casa e lui lascia solo quelle agli avversari.

Obert 5,5: in un pomeriggio senza troppi patemi allo slovacco sembra quasi sbagliato restare tranquilli e così prova a ravvivare il tutto con due indecisioni improvvise. Prima crea confusione quasi sbattendo su Goldaniga, poi si incarta dentro l’area.

Luvumbo 7: collezionista di cross sbagliati nei primi 45 minuti, ma è anche l’unico ad accendere la scintilla e sviluppare giocate più che interessanti. Non solo, ma raccoglie ammonizione – due – e l’espulsione che dovrebbe dare la possibilità di una vittoria che però non arriva. Meglio da centrale, migliore dei suoi nonostante i limiti in alcune occasioni.
Dal 93′ Pavoletti SV: minuti per sfruttare i possibili palloni alti dentro l’area, ma non ne arriva mezzo.

Makoumbou 5,5: contro un Venezia chiuso controlla la mediana, ma manca il guizzo per aprire spazi e creare occasioni. Dopo l’ottima prestazione di Bari – al netto del rigore finale – un passo indietro.

Rog 5,5: pochi spunti anche se sembra provarci. Le linee chiuse dei neroverdi lo bloccano nelle incursioni senza palla, prova a far girare il centrocampo ma anche lui sbatte sul muro nemico. E non tira mai da fuori tranne una volta, fondamentale che al Penzo sarebbe servito per far uscire dal guscio gli avversari.

Lella 5,5: tatticamente fa una partita davvero positiva, sempre bravo nel posizionamento e nelle scelte di movimento. Tecnicamente però spreca due ghiotte occasioni in ripartenza, con errori al momento del passaggio che tolgono possibili chance importanti. Si annulla a vicenda con il suo vecchio compagno a Olbia Candela, in una sfida che rende entrambi insufficienti. Esce per infortunio dopo 45 minuti.
Dal 46′ p.t. Barreca 7: il suo recupero su Johnsen all’ultimo respiro vale quanto il punto portato a casa. Il resto una prestazione abbastanza solida senza eccessi.

Kourfalidis 6: prova a dare profondità, ma si vede che non è esattamente il suo pane quello di unire i reparti e fare quasi da riferimento offensivo mobile. Si vede poco e quando accade non accende praticamente mai la luce. Con il cambio di schema migliora sensibilmente fino a guadagnarsi la sufficienza.

Mancosu 5,5: sacrificato da falso nove tanto da risultare un’imitazione di se stesso nemmeno tanto riuscita. Lezioso, poco servito, non può accendersi e accendere mancandogli il riferimento offensivo sul quale appoggiarsi. Con il passaggio al 3-4-1-2 ritrova le distanze, ma mai il guizzo fino a spegnersi fisicamente e al conseguente cambio.
Dal 68′ Prelec 5: la differenza tra lui e Pavoletti è tutta nel colpo di testa al 76′. Un rigore in movimento soltanto da spingere in rete, ma salta male e indirizza peggio. Occasione enorme buttata come i tre punti che avrebbe potuto regalare. Peccato.

Ranieri 5,5: certo, le punte mancano e le scelte risultano abbastanza obbligate, ma la partita si sarebbe potuta comunque vincere con maggiore predisposizione all’attacco. Invece decide di tenere il campo in maniera abbastanza sterile, sacrificando Mancosu in una posizione limitante. La squadra è solida, quello sì, ma ora ci si attenderebbe qualcosina in più dal punto di vista offensivo. Ed è ciò che è mancato contro un Venezia che non è apparso gran cosa. Addio alla promozione diretta?

Matteo Zizola

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