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Le Pagelle di Spal-Cagliari | Lapadula sbaglia troppo, bene Makoumbou

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Sconfitta per il Cagliari di Fabio Liverani sul campo della Spal che si impone per 1-0. I nostri giudizi.

Radunovic 5,5: non deve fare interventi particolari, graziato da Moncini due volte per il resto nessun pericolo che lo coinvolge. Resta la sensazione che comandi poco l’area sui palloni alti, dando insicurezza a tutto il reparto.

Di Pardo 4,5: che sia un’espulsione corretta o meno resta il fatto che dopo mezz’ora lascia la squadra in dieci. Peccato, perché al netto dell’ingenuità evitabile, sembrava essere in crescita rispetto all’esordio di Como. Ma il rosso, per quanto immeritato, è davvero una macchia troppo grande per non incidere nella valutazione.

Goldaniga 5: in difficoltà netta su Moncini, mette la sua firma sul gol del vantaggio spallino andando completamente fuori posizione e creando un effetto domino che coinvolge i compagni alla sua sinistra. In sostanza nessun passo avanti dopo le prime uscite difficili.
Dal 93′ Pereiro SV: la caccia alla zona Tonga porta solo alcune pallette leggere e nessun miracolo.

Altare 5: prima si fa scappare La Mantia sulla classica palla dritto per dritto che fatica a leggere, poi entra anche lui tra i colpevoli della frittata sul gol sempre dell’ex Lecce. Fatica a capire quando alzarsi e quando scappare, restando spesso nel limbo.

Obert 6: si ritrova solo di fronte a due maglie spalline e con un altro avversario alle spalle. Segnerà quest’ultimo, mettendolo giocoforza sul banco degli imputati, ma è certamente il meno colpevole della retroguardia sul gol dell’uno a zero. In crescita nelle sortite offensive, non demerita nemmeno in copertura quando non viene lasciato da solo contro tre.
Dal 79′ Carboni SV: prova a incidere con una buona giocata che porta Pavoletti vicino al gol, prosegue con tentativi simili troppo facili da leggere.

Makoumbou 6,5: peccato per l’inferiorità numerica che cambia la partita perché fino a quel momento aveva dominato la mediana. Sembra partecipare a una sfilata della settimana della moda, eleganza e classe ai massimi livelli, potrebbe vestire lo smoking e non sgualcirlo pur dando sostanza e qualità. Da capire se è favorito da una stagione iniziata in anticipo – effetto Krasic – o se è davvero un giocatore fuori categoria.

Deiola 5,5: mediano con compiti da play che non sono nelle sue corde. Ci prova, sia chiaro, ma non basta perché manca la qualità laddove servirebbe maggiormente. Meglio rispetto alla gara contro il Cittadella, ma deve crescere e, chissà, essere utilizzato in posizione meno al centro del gioco.
Dall’82’ Millico SV: lo si nota soltanto per le urla di Liverani che invita i compagni a servirlo e per un giallo preso e un altro rischiato.

Rog 5,5: prima dal primo, tanta è l’attesa che alla fine stecca rispetto ai suoi standard. La classe la mette fino al rosso di Di Pardo, ma non ha i suoi soliti strappi e soprattutto è decisamente troppo falloso. Rischia più volte il giallo e solo il VAR gli toglie il meritato cartellino.
Dal 79′ Luvumbo 6: prima palla e secondo giallo per il suo avversario diretto e conseguente rosso. Quanto basta, nonostante poi si veda poco, per meritare almeno la citazione con sufficienza.

Nández 6: gioca tutta la propria gara sulla fascia, laddove può rendere al meglio dopo una gara da interno in piena difficoltà tattica. Parte male, non incide nel tridente, mentre va molto meglio da laterale basso sacrificato sull’altare dell’espulsione. Bravo nelle chiusure, ancora più ficcante in fase offensiva dove gioca di fatto da ala aggiunta. Dovesse restare sarebbe forse meglio sfruttarlo da terzino destro come nella Celeste.

Lapadula 4,5: lontanissimo dai suoi standard, manca il gol in apertura, ne sbaglia un altro – per quanto sia stato fischiato il fuorigioco – e poi tira malissimo il rigore del possibile pareggio. Vero è che deve reggere il peso dell’attacco con la squadra in dieci, ma è comunque impalpabile e nascosto dietro difensori che non appaiono eccelsi.
Dall’82’ Pavoletti SV: pochi minuti a disposizione, non la vede mai ed entra nel tabellino soltanto per il meritato giallo.

Mancosu 5,5: dopo la sbornia del suo secondo esordio rossoblù, arriva una gara più complicata da ex freschissimo. Ha l’occasione da classica sliding doors per portare la squadra in vantaggio, ma strozza la conclusione a porta aperta. Meno dentro il gioco rispetto al Cittadella, non viene aiutato dall’inferiorità numerica.

Liverani 5,5: non ha colpe per l’espulsione che cambia la partita, così come gli uomini in difesa sono sempre gli stessi senza possibilità di cambi. Però manca la crescita della retroguardia, soliti errori e ingenuità, così come i cambi arrivano davvero troppo tardi anche con l’alibi della gara con l’uomo in meno. La squadra, dalla cintola in su, fa il suo finché è in undici, ma il lavoro da fare dietro è davvero tanto, o in campo o sul mercato.

Matteo Zizola

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