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Esultanza di Zappa e LApadula in Cagliari-Ascoli

Le Pagelle di Reggina-Cagliari: Lapadula domina, conferma Zappa

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha sbancato il Granillo con un largo 4-0 alla Reggina di Filippo Inzaghi.

Radunovic 7: vero, non deve fare gli straordinari e in un’occasione sbaglia il tempo dell’intervento, ma la parata su Canotto – appena dopo che Lapadula aveva portato in vantaggio la squadra – è tanto importante quanto decisiva. Bravo anche su Strelec quando evita che la gara venga riaperta e così su Gori per preservare la porta inviolata.

Zappa 7,5: parte con qualche difficoltà nel tenere a bada Rivas, poi cresce fino ad annullare l’avversario diretto e senza disdegnare una spinta efficace. Fa lo stesso con Menez nella ripresa e con chiunque subentri da quelle parti. Un altro giocatore rispetto al passato tanto da portare a casa anche il secondo gol consecutivo allo scadere.

Dossena 6,5: con Menez che non dà riferimenti lui sta lì, fermo, senza farsi trascinare e con calma olimpica dirige il traffico. Non deve fare troppi sforzi, ma i pochi che compie li compie bene. Anche quando poi arrivano i veri centravanti tiene. Sicurezza.
Dal 78′ Barreca SV: pochi minuti per provare a ritrovare sicurezze dopo il passaggio a vuoto contro l’Ascoli.

Obert 6,5: a sorpresa al posto di Goldaniga, risponde presente. Giovane ma con personalità da vendere, resta sul pezzo ogni volta che viene sollecitato e non manca la tranquillità quando la palla passa dai suoi piedi. Nel finale viene sballottato da sinistra al centro, ma non perde colpi.

Azzi 7,5: prosegue l’inerzia del secondo tempo della sfida contro l’Ascoli, come se non si fosse mai fermato e avesse attraversato di corsa il mare che divide Cagliari da Reggio Calabria. È decisivo sul gol del vantaggio, è decisivo sul rigore del raddoppio, è decisivo in alcune chiusure di posizione. Insomma, è decisivo in ogni cosa che fa, testa alta e sguardo in avanti che fanno la differenza.
Dal 70′ Altare 6: tiene alta l’attenzione e inviolata la porta con alcune buone chiusure.

Nández 7: si vede poco ma si sente tanto, perché in fondo è lui ad aiutare Zappa su quella fascia con raddoppi continui ed è sempre lui a fare tanto lavoro sporco che di fatto regala il centrocampo a Makoumbou. Molta sostanza, poche corse a vuoto.
Dal 70′ Kourfalidis 6: mette gamba e corsa in un finale senza patemi.

Makoumbou 7: ha una libertà impressionante, come se la Reggina avesse deciso di concedere la mediana ai rossoblù. Lui se la prende, magari un po’ troppo in apertura, ma poi tira fuori i tentacoli e strappa qualsiasi pallone che arriva davanti alla difesa e in mezzo al campo. Potrebbe dare qualcosa in più in possesso visto lo spazio, ma gioca semplice da par suo e va bene così.
Dal 70′ Deiola 6: ottima occasione data dal punteggio per trovare minuti che possano dargli benzina per il futuro prossimo.

Lella 6,5: Fabbian è un cliente difficile perché si inserisce spesso e volentieri e lui ci mette qualche minuto di troppo a capirlo. Ma una volta che l’antifona entra nella sua testa ecco che risponde colpo su colpo fino a contenere e contrattaccare l’avversario vincendo alla lunga il duello.

Mancosu 7: lampi pochi, ma la sua presenza è davvero troppo importante per far rendere di conseguenza tutti gli altri. Sempre al posto giusto al momento giusto, è l’ago della bilancia anche solo con il movimento e con la scelta di dove e come stare. Il rigore che chiude il punteggio è un di più che mette il punto esclamativo alla sua gara.

Prelec 6: non tira mai, non è esattamente una spina nel fianco degli avversari, ma tra sacrificio e lavoro sporco al servizio del compagno d’attacco risulta prezioso. Sgomita e fa da sponda, sbaglia e rincorre, respira poco e fa respirare poco. Insomma, si guadagna la sufficienza con tanta manovalanza che male non fa.
Dal 60′ Millico 6: fa quello che deve fare, ovvero raffreddare il possesso con tecnica e tranquillità. Ammonizione veniale, era diffidato.

Lapadula 8: le parole sono finite. Raggiunge quota 15 e la testa della classifica marcatori, gol di rapina dei suoi, un rigore finalmente tirato a modo e l’assist finale per Zappa a corredo. Ma soprattutto è il braccio armato della mente Ranieri, dialoghi fitti e leader vero di una squadra che lo segue e lo serve. Dimostrato anche dal secondo rigore lasciato a Mancosu quando avrebbe potuto portarsi il pallone a casa.

Ranieri 7,5: lezione di tattica e gestione, partita vinta fin dai primi minuti grazie all’inerzia del secondo tempo contro l’Ascoli che sfrutta in tutto e per tutto. Azzi, Lella, Prelec, via di 4-3-1-2 e per il Cagliari è tutt’altra musica. La trasferta torna a essere dolce, ma è soprattutto il modo in cui è arrivata la vittoria a renderla tale. Oggi, forse, è finalmente la sua squadra in tutto e per tutto.

Matteo Zizola

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