I nostri giudizi sull’Olbia di Leandro Greco, uscita sconfitta di misura per 1-0 (decisivo il gol di Energe) dal match casalingo del Bruno Nespoli contro l’Ancona.
Rinaldi 6 – Domenica di ordinaria amministrazione con tanti interventi semplici in cui chiama sempre presente. Non può nulla sulla staffilata di Energe che spezza l’equilibrio.
Arboleda 6,5 – Diverse sgroppate interessanti nel primo tempo, altrettante diagonali offensive fondamentali nel secondo. (dal 31’ st Caggiu sv)
Bellodi 6,5 – Sicuro contro un avversario fisico come Kristoffersen. Non perde mai la concentrazione.
Motolese 6 – Gestisce bene la fase difensiva e si propone più volte nella metà campo avversaria.
Montebugnoli 6 – Chiude bene i varchi dalle sue parti, alternando bene con Motolese le incursioni offensive.
La Rosa 6 – Punto d’equilibrio in mediana, non disdegna di appoggiare la manovra offensiva
Biancu 6,5 – Buone geometrie in uscita e ricerca delle trame. Nel primo tempo ha anche l’occasione per trovare il gol ma non trova lo specchio.
Contini 5,5 – Sacrificio e impegno anche in copertura, non sempre con concretezza e costrutto per la squadra. (dal 14’ st Corti 5 – entra bene nel match con dinamismo e voglia di proporsi. Il rosso diretto rimediato nel forcing finale pesa come un macigno).
Ragatzu 6,5 – È la versione olbiese del “canta e porta la croce”. Propone ai compagni e quando non trova assistenza prova a mettersi in proprio. Stavolta non basta.
Cavuoti 6 – Avulso per oltre un’ora dal gioco, al 65’ ha sui piedi la grande occasione per sbloccarla ma trova i guantoni di Perucchini.
Scapin 6 – Pronto al fraseggio per l’inserimento dei trequarti. Prestazione positiva pur senza aver mai occasione per cercare il tiro verso la porta. (dal 14’ st Nanni 5,5 – tanta buona volontà, ma a conti fatti più fumo che arrosto).
Allenatore Leandro Greco 6 – Conferma il modulo coi tre trequartisti e Biancu da play-basso, riducendo al minimo le iniziative degli ospiti. Lo scacchiere risulta bloccato fino all’ora di gioco, complici i cambi particolarmente offensivi dei dorici, e i bianchi creano le occasioni da gol più importanti prima di venir beffati dal gol marchigiano. A conti fatti ai suoi manca solo il gol, ma non è un dettaglio da poco.
Claudio Inconis