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Le Pagelle di Fiorentina-Cagliari: Luperto il migliore, Viola non pervenuto

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I nostri giudizi sul Cagliari sconfitto dalla Fiorentina per 1-0, nel lunch match della quindicesima giornata di Serie A: al Franchi decide la rete di Danilo Cataldi.

Sherri 6: nessun intervento di particolare difficoltà a parte una conclusione abbastanza semplice di Sottil, sul gol di Cataldi non può nulla. Nella ripresa diventa praticamente uno spettatore aggiunto, qualcosina da rivedere quando non esce su palloni vaganti.

Zappa 6: tiene bene la posizione sia su Sottil – il più in palla della Fiorentina –  che poi su Beltran, soprattutto sull’ex di turno è particolarmente concentrato. Partita solida senza essere propositivo come aveva abituato, ma l’avversario meritava più calma e attenzione.

Mina 6,5: solita leadership, comanda la difesa senza alcuna sbavatura. Chiunque passi dalle sue parti deve fare i conti con la sua marcatura e con i suoi anticipi, si regala anche alcune incursioni in terra nemica che creano scompiglio nella difesa viola.

Luperto 7: con eleganza e pulizia mette in campo una prestazione perfetta. Dalle sue parti non si passa mai, senza bisogno di eccessi controlla ogni situazione pericolosa ed è abile anche in costruzione. Semplicemente indispensabile.

Obert 6: come il compagno dalla parte opposta deve dosare la spinta per mantenere alta l’attenzione su Ikoné. Diligente nell’eseguire il compito, sbaglia poco o nulla e porta a casa la classica pagnotta.
Dal 57′ Luvumbo 6,5: entra benissimo in campo creando scompiglio e cambiando sostanzialmente la fase offensiva rossoblù tra dribbling e ammonizioni provocate. Gli avversari faticano a tenerlo, lui ne trae beneficio e crea superiorità numerica costante. Insomma, promosso a pieni voti da subentrante.

Zortea 6: senza infamia e senza lode, dà l’idea di essere sempre sul punto di incidere ma alla fine gli manca il centimetro per farlo. Comunque disputa una partita solida contro un cliente complicato come Gosens, perdendo alcuni duelli ma riuscendo a sostenere la battaglia.
Dal 72′ Felici SV: entra con poco tempo per determinare, non ripete lo spezzone contro il Verona ma comunque ci prova. Forse potrebbe fare di più con Dodó già ammonito, ma è davvero servito poco.

Marin 5,5: lo si nota soltanto nei palloni da fermo, per il resto lo si vede poco e non riesce a creare gioco. In fase difensiva va meglio che in passato, ma da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che oggi non è arrivato.
Dal 72′ Adopo SV: aggiunge fisicità per rinfrescare la mediana nel possibile assalto finale, tiene bene la posizione e nulla più.

Makoumbou 5,5: la prestazione in generale sarebbe da sufficienza piena per abnegazione e quantità, ma il modo in cui difende sulla rete decisiva – girandosi alla prima finta e facendosi portare in area da Adli – è da mezzo punto in meno se non di più. Tolto questo dettaglio, macina chilometri e sbaglia poco con la palla, dimostrandosi ancora una volta elemento importante in mediana.
Dall’83’ Pavoletti SV: qualche spizzata, qualche appoggio sbagliato, alcuni tocchi preziosi, nessuna occasione concreta di impensierire De Gea.

Augello 6: dal suo piede arrivano palloni interessanti, mentre difensivamente a volte sembra poter cadere sulle finte di Ikoné o sulla corsa di Dodó, finendo per salvarsi di riffa o di raffa praticamente sempre. Prestazione solida, come suo solito.

Viola 5: il peggiore, i suoi 45 minuti sono da Chi l’ha Visto, anzi, volendo anche peggio perché quando lo si vede e avrebbe occasione di creare sbaglia tempi e misura. Non entra mai in partita, non cuce e non chiude, gara assolutamente dimenticabile.
Dal 46′ Gaetano 5,5: leggermente meglio del compagno, ma come lui si vede poco. Prova di testa mancando da posizione favorevole, si sacrifica da secondo mediano nel finale. Lo spunto atteso resta, ancora una volta, negli spogliatoi.

Piccoli 5,5: l’alibi è sempre lo stesso, la lotta da solo contro la difesa avversaria non può vederlo sempre lucido davanti. Ha sul piede l’occasione del vantaggio, ma si fa chiudere, unico lampo nell’area nemica di una gara di tanto (troppo?) sacrificio e poca presenza nei sedici metri della Fiorentina.

Nicola 6: prepara la partita secondo un copione chiaro, portarla con il risultato in bilico nell’ultima mezz’ora e poi provare a trarre un risultato positivo dal Franchi. Tolto il gol subito la squadra risponde esattamente come previsto, solidità e attenzione e poi il tentativo finale con Luvumbo a cambiare le sorti della gara. Non riesce a raggiungere il pareggio, la sensazione è quella di un’occasione persa contro una Fiorentina non irresistibile. Peccato, perché la squadra ha dimostrato ancora una volta di esserci.

Matteo Zizola

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