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Le Pagelle di Empoli-Cagliari: Mina domina, finalmente Jankto

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha espugnato il Castellani di Empoli ottenendo la prima vittoria esterna nel 27° turno di Serie A: decisivo per i rossoblù il gol di Jankto.

Scuffet 7: il suo primo tempo è tutto nel giro di pochi secondi tra il palo di Cambiaghi e il tiro di Maleh che lo trova ben piazzato. Solita sicurezza, nella ripresa alza la saracinesca fino alla parata da tre punti su Pezzella in pieno recupero. Affidabile come ormai da diversi mesi.

Nández 6,5: inizio complesso con diverse imprecisioni, poi sale di livello quando viene avanzato causa infortunio Luvumbo. Più vanno avanti i minuti più la sua esperienza e la sua corsa diventano decisivi, trascina i compagni e dà la carica fino al gol che lo vede attore non protagonista.

Mina 7,5: un uomo chiamato personalità, si francobolla su chiunque passi dalle sue parti e non sbaglia praticamente nulla. Leadership assoluta, a spiegare la sua importanza basta una domanda: dove sarebbe il Cagliari con lui da inizio stagione a comandare? Entra nella testa degli avversari come nessuno, ma non è solo chiacchiere e distintivo, ma anche tanta, tantissima sostanza.

Dossena 6,5: tiene bene la linea pur con qualche distrazione di troppo e una certa lentezza quando chiamato a impostare.Poi quando il gioco si fa duro e c’è da alzare il ponte levatoio nei sedici metri non si lascia pregare e torna a essere la solita, grande sicurezza.

Augello 6,5: ci mette una ventina di minuti a trovare le misure su Cancellieri, passo diverso e si vede. Appena però capisce come gestire l’avversario non si lascia più intimidire e, anzi, è bravo a creare preoccupazioni più che a riceverne. Salva in apertura di secondo tempo assieme a Scuffet, mai una sbavatura e tanto coraggio sia dietro che davanti quando può. Altra prova positiva che conferma il buon periodo.
Dal 78′ Azzi 6: nella bagarre finale usa i suoi mezzi – velocità e fisico – e lo fa bene.

Jankto 7: gara di solidità tattica senza fronzoli, lavora sulla chiusura degli spazi e nulla più. Questo però il compito, lo esegue e tanto basta. Ma siccome il pomeriggio è di quelli speciali non può che essere lui a dare i primi tre punti in trasferta: serviva un attimo, arriva con un tiro chirurgico da Jankto dei vecchi tempi.
Dal 78′ Wieteska 6: entra per alzare i centimetri in previsione dei palloni lunghi dell’Empoli, non soffre e tiene botta.

Makoumbou 6: a volte si nasconde togliendo di fatto soluzioni in fase di costruzione. Risulta però prezioso come elemento di equilibrio, migliora di partita in partita in concretezza perdendo logicamente in creatività. Non una prestazione trascendentale, tutt’altro, soprattutto quando c’è da fare la scelta in situazione di vantaggio sbaglia alcune giocate, ma alla fine merita per abnegazione la sufficienza pur se stiracchiata.

Deiola 6,5: qualche errore tecnico come da copione, tanta sostanza in un centrocampo trafficato nel quale mette i suoi polmoni e il suo fisico al servizio della causa. Nell’ultima mezz’ora risulta fondamentale, una presenza costante nel cuore della mediana che non lascia spazio a nessuno e che è sempre al posto giusto per togliere luce e respiro alla manovra empolese. Risponde ai dubbi con una prestazione che è sinonimo di cuore e attaccamento alla maglia.

Luvumbo 6: fatica a entrare in partita, quando poi arriva il momento di dare una svolta alla propria gara arriva lo scatto che lo mette fuori causa per un problema muscolare. Sei politico. Dal 32′ Zappa 7: entra e si occupa di Cambiaghi, fino a quel momento vero e proprio pericolo numero uno. Lo mette fuori dalla partita in pochi minuti, merito non da poco. Sbaglia, è vero, in appoggi e scelte offensive, ma è da premiare la gara in fase difensiva. Un unico errore a inizio ripresa, ampiamente compensato da quella che potrebbe essere definita ormai come la “zappata”: a Bari come a Empoli, dribbling che non ti aspetti, palla dentro e gol.

Gaetano 6: non sembra in giornata di grazia, forse il cartellino arrivato presto o ancora la calca tra le linee lo penalizzano. Però, dettaglio non da poco, il Cagliari crea quando è lui ad accendersi. Il pallone per la testa di Lapadula un gioiello, si esalta a sprazzi ma resta comunque prezioso sia in possesso che in copertura. E mette anche il suo zampino sul gol vittoria con una scelta intelligente ad aprire il varco per Zappa.
Dall’87’ Shomurodov SV: rientra dopo la lunga assenza, sacrificio sulla sinistra e poco altro.

Lapadula 6: passa quasi tutto il primo tempo a litigare con il pallone e a sbattere su Luperto, poi all’improvviso torna il centravanti in grado di sparigliare con movimento da nove puro. Peccato che Caprile si superi, ma la girata di testa avrebbe meritato miglior sorte. Continua sulla stessa falsariga nella ripresa, tanta lotta e poche, pochissime occasioni. Ma è mentalmente importante, come sempre.
Dall’87’ Mutandwa SV: il giovane zambiano entra e non sfigura, esordio in A nella prima vittoria stagionale in trasferta. Comunque un pomeriggio che non dimenticherà.

Ranieri 7: vittoria fondamentale e che dà continuità ma non solo. Non un semplice mattone, ma un muretto a secco nella corsa salvezza. Il suo Cagliari non brilla per tecnica e gioco, ma è senza dubbio solido, gagliardo e squadra. Aiuto reciproco, scelte azzeccate nei tempi e nei modi, caccia ai centimetri Ogni Maledetta Domenica. Le avversarie nella corsa per la permanenza in A non ne vogliono sapere di scappare, lui ne approfitta e trova la quadra al momento giusto. Il traguardo non è dietro l’angolo, ma sicuramente è più vicino. Ora non resta altro che seguire la strada tracciata e un nuovo miracolo targato Sir Claudio potrebbe essere servito prima dell’ultimo secondo dell’ultima giornata.

Matteo Zizola

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