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La delusione di Giorgio Altare dopo il gol concesso al Pisa | Foto Luigi Canu

Le Pagelle di Cagliari-Pisa | Incubo Altare, Luvumbo entra e spacca

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I nostri giudizi sul Cagliari bloccato dal Pisa sull’1-1 prima della sosta nazionali: per i rossoblù è il terzo pari consecutivo.

Radunovic 6,5: respinge corto su Tramoni in apertura, salvato da Di Pardo sul pallone rimasto lì. Tradito soltanto dal fuoco amico chiamato Altare, sale in cattedra con una parata tanto plastica quanto efficace su Tourè.

Di Pardo 7: è in un periodo di forma sia fisica che mentale che poco ha a che vedere con quello della squadra. Salva la porta al primo, attentissimo sulle diagonali difensive e, infine, l’asse con Nández è una costante in fase offensiva. Vince il duello con Beruatto uscendo stremato tra gli applausi, meritatissimi.
Dall’84’ Zappa SV: si rivede per dare fiato al compagno, ma non ha tempo per farsi notare realmente.

Altare 3: spesso fuori posizione, altrettanto spesso sbaglia la giocata in impostazione sia tecnicamente che come scelte. L’incredibile errore che porta al vantaggio del Pisa parla da solo, non il primo di un periodo nerissimo. La domanda resta, perché titolare nonostante le prestazioni?
Dal 59′ Obert 6: mette ordine e tranquillità al posto del compagno ricoperto di fischi. Da quel momento il Cagliari soffre comunque, ma senza grossi patemi.

Capradossi 6: tiene bene la posizione e anche gli avversari che passano dalla sua parte. Salvato dal fuorigioco sul gol di Torregrossa quando si fa aggirare senza opporre resistenza. Si riprende dopo il passo falso di Bolzano.

Carboni 5,5: timido, non entra in partita e lascia la grinta negli spogliatoi. Cresce alla distanza ma senza raggiungere comunque la sufficienza.

Nández 6,5: dalle sue scorribande sull’esterno nascono le poche occasioni della squadra. Prova a mettere cross invitanti sui quali è Deiola a tuffarsi senza successo. Lasciato libero di allargarsi sulla corsia, appare in crescita.

Viola 6: compassato sì, ma con un’intelligenza tattica che lo fa sempre essere al posto giusto. Tecnicamente non si discute e quando si accende si aprono gli spazi giusti per colpire. Potrebbe siglare il vantaggio, ma spara sul portiere da ottima posizione.
Dall’80’ Makoumbou SV: entra bene con alcune giocate tecnicamente pregevoli. Il tempo per dare un contributo sostanziale è poco.

Deiola 5: pronti via e subito un errore nella gestione del possesso, poi si riprende pur continuando nelle difficoltà con la palla al piede. È però l’unico a rendersi davvero pericoloso con inserimenti nell’area nemica, anche se nelle due occasioni di testa potrebbe fare decisamente meglio. La differenza tra un voto sopra la sufficienza e uno sotto.

Pereiro 4,5: parte bene con tocchi di fino utili e funzionali. Piano piano esce dal gioco, un po’ la sua costante, senza riuscire a incidere praticamente mai. Esce tra i fischi dopo che anche nella ripresa si ripresenta senza nerbo.
Dal 59′ Luvumbo 7: si piazza a destra e cambia il corso degli eventi. Assist per Lapadula, rigore in movimento per Viola, Beruatto non lo vede mai. Impatto devastante.

Rog 4: spostato in un ruolo alla Mancosu, metà trequartista metà esterno sinistro del tridente, fatica ad accendersi ed è ancora il lontano parente del giocatore che ci si aspetta. Non trova le giuste distanze e non entra mai in partita. Esce giustamente quando anche nella ripresa conferma le difficoltà.
Dal 59′ Mancosu 6: mette più verve, non che ci volesse molto, rispetto al compagno croato. Il suo ingresso cambia le sorti della fase offensiva, ma non basta per ottenere i tre punti.

Lapadula 7: si sbatte e non poco, ma come in altre occasioni è lasciato troppo solo. Si crea comunque l’occasione per colpire, ma fallisce l’ultimo controllo nel momento topico. Poi al primo pallone utile trova il tempo giusto per saltare tra i due avversari e battere il portiere. Letale, se messo nelle condizioni di esserlo.

Liverani 4,5: la squadra approccia malissimo la sfida, messa sotto da un Pisa sì in ottima condizione, ma che non dovrebbe suscitare così tanto timore reverenziale. Possesso palla lento, poche idee, scelte ancora una volta discutibili. Il passo falso diventa un pareggio soltanto grazie al caos della disperazione, ma senza che davvero il suo Cagliari dia mai l’impressione di sapere cosa fare e come farlo. Una vittoria nelle ultime otto, difficile salvarlo in vista della sosta.

Matteo Zizola

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