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Gianluca Lapadula esulta dopo il gol in Cagliari-Cosenza | Foto Luigi Canu

Le Pagelle di Cagliari-Cosenza | Lapadula su tutti, gioia Lella

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha chiuso il suo 2022 con una vittoria contro il Cosenza nell’ultima giornata del girone di andata della Serie B. 

Radunovic 6: sotto il sole del primo tempo si gode il pomeriggio primaverile fuori stagione, ma appena inizia la ripresa l’ombra cala e deve superarsi su Rispoli da pochi passi. Poi cala nuovamente il silenzio dalle sue parti, anche se alcune mancate uscite hanno messo paura.

Zappa 5,5: contro un Cosenza che pensa più a difendersi potrebbe spingere con maggiore regolarità, il problema è che quando lo fa è impreciso e i suoi cross sono facile preda della difesa. Provarci ci prova, ma senza mai dare l’idea di poter fare qualcosa di positivo.

Dossena 6,5: crea una no fly zone alla Unipol Domus nella quale le incursioni aeree avversarie sono tutte fermate dalla sua testa. Il problema è quando deve usare i piedi, lì diventa meno pulito, ma resta comunque un esordio dal primo positivo.
Dall’82’ Capradossi SV: il compagno non ce la fa più così spazio a lui per tenere il vantaggio. Qualche brivido ma nessun errore.

Obert 6,5: pulizia in impostazione, attenzione in marcatura. Larrivey e compagni sono poca cosa, ma lui si fa piacere quando è chiamato a costruire. Le sue sventagliate sono uno degli aspetti positivi del pomeriggio.

Barreca 5,5: come il compagno sull’altra fascia, con l’aggravante che dovrebbe essere un valore aggiunto. Sembra sempre sul punto di poter incidere per poi perdersi in un bicchier d’acqua.
Dall’82’ Carboni SV: mette la giusta freschezza sulla fascia mancina.

Nández 6,5: parte bene e poi piano piano scende di livello, finché come un diesel trova energie improvvise quando cala il sole. Corre e tanto, con Falco l’intesa è buona, poi prende per mano la squadra nel momento della paura, rimediando ai suoi stessi errori e creando i presupposti per il gol della sicurezza.

Makoumbou 5,5: eleganza che fa sinonimo con sufficienza, sembra sempre che giochi sul campetto del quartiere tra tocchetti ed esagerazioni. Potrebbe essere un plus, ma non sembra aver voglia di esserlo. Nella ripresa cresce, ma senza fare cose trascendentali.

Kourfalidis 6,5: è la freschezza e il ritmo della squadra, anche se toccato duro all’inizio della sfida paga pegno. Però regge, continua, insiste e si fa valere. L’angolo che porta al vantaggio è una perla che dimostra ancora una volta il suo valore anche dal punto di vista tecnico e non solo della quantità.
Dal 72′ Lella 6,5: deve mettere gamba in una mediana stanca e sfilacciata. Lo fa bene ma non si limita a quello, trova anche l’occasione di raddoppiare e mettere in salvo il risultato con un destro chirurgico. Soddisfazione meritata.

Falco 6,5: passo corto, sinistro sempre pronto, a volte prova a servire e altre si mette in proprio fino al tiro a giro sul palo. Va a sprazzi, si accende e si spegne, ma è con lui che sembra sempre poter accadere qualcosa. Quando scende la condizione scende anche la lucidità e perde alcune occasioni favorevoli, ma la prestazione resta positiva.
Dal 72′ Pereiro 6: solito passo caraccollante, prova a incidere senza fare grandissime cose ma dando una mano enorme in copertura. Ed è già un segnale.

Luvumbo 5,5: prendo, punto, cado. Prendo, punto, cado. La sua partita è tutta in queste tre parole, tenuto a bada con le buone e soprattutto con le cattive da Martino. Un po’ arrosto e un po’ fumo, ma alla fine la scintilla non diventa mai fuoco. Esce stremato senza aver inciso come si attendeva.
Dal 65′ Pavoletti 6: portafortuna, entra su angolo a favore e la squadra trova subito il gol. Il resto è gestione da pivot che porta i dividendi sperati.

Lapadula 7: sbattersi si sbatte, usando tutta la malizia che l’esperienza gli dà. Ma in mezzo agli avversari non riesce a incidere, soprattutto perché la difesa è chiusa a doppia mandata e i cross dalle fasce continui non lo favoriscono. Poi, all’improvviso, spunta sul corner perfetto di Kourfalidis e fa ciò che sa fare meglio, il gol. Non contento aggiunge la gestione del pallone servito a Lella per il raddoppio. Di riffa o di raffa lui c’è sempre.

Pisacane 6,5: l’assenza improvvisa di Muzzi lo mette al comando. Inutile cercare il pelo nell’uovo, d’altronde chi può sapere se la farina è sua, dell’ex attaccante o se già Sir Claudio ha fatto la classica telefonata. L’unico giudizio si può dare sui cambi, al momento giusto e indovinato. Il resto è più o meno il solito Cagliari che ottiene meno di quanto dovrebbe e si impaurisce dopo il vantaggio ma che alla fine scaccia i fantasmi e porta a casa tre punti fondamentali.

Matteo Zizola

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