Queste le nostre valutazioni sulla prestazione fornita dai rossoblù di Fabio Pisacane in occasione della sfida persa per 2-1 contro l’Atalanta alla New Balance Arena di Bergamo.
Caprile 6,5: non può nulla sui due gol di Scamacca, è invece il solito muro in apertura su Lookman e a seguire sia su Scamacca che nuovamente sul nigeriano e, infine, su Zalewski. Solita certezza, il lavoro da svolgere è conseguenza di una squadra che gioca senza paura. Anche perché c’è lui a difenderla.
Zappa 6: soffre Lookman e ci mancherebbe altro, anche perché non è che sia granché aiutato in raddoppio. Però si fa rispettare quanto possibile e dà un buon apporto in fase offensiva. In questo aspetto dimostra tempi perfetti di inserimento e di giocata, unico difetto è nella tecnica che a volte lo abbandona.
Dal 58′ Prati 6: entra per dare geometrie e serenità, svolge il compito il tanto giusto senza infamia e senza lode, magari con qualche eccesso nella ricerca della verticale, ma anche con buone posizioni e letture.
Luperto 5,5: Scamacca in queste condizioni è un brutto cliente per difensori campioni del mondo, figuriamoci per un onesto centrale come lui. Però, dopo un approccio in cui si fa portare a spasso, esce a testa alta e difende la propria dignità. Decisivo su Lookman al 27′, risolve altre situazioni spinose più di posizione che di eccessi. Sfortunato sul 2-1 decisivo, paga l’altrui dea bendata, ma è sfortuna che conta.
Dall’87’ Luvumbo SV: entra, si guadagna una punizione e poi segna il pareggio giustamente annullato per fuorigioco non suo. Peccato.
Rodriguez 6: alcune letture dimostrano che la carta d’identità – anche per esperienza in A – è giovane, molto giovane. Allo stesso tempo l’aggressività in quella che fu casa del Gasp è di quelle che si notano e non poco, tanto che De Ketelaere punge e non punge. E vista la forma del belga non è poco, con tanto di giallo per eccesso di foga.
Dal 66′ Idrissi 6: entra bene sia difensivamente che offensivamente dimostrandosi ancora una volta cambio affidabile e di sostanza.
Obert 6,5: sul gol stringe giustamente sull’avversario del momento e non può sdoppiarsi su Zappacosta. In generale si fa apprezzare per le uscite palla al piede e per la costante attenzione difensiva culminata con una diagonale decisiva su De Ketelaere al 41′. Potrebbe anche segnare, ma stoppa male un pallone invitante e perde il tempo. Chiude centrale senza demeritare.
Adopo 6: mezzo punto in meno perché qualche aiuto in più a Zappa forse avrebbe dovuto darlo, ma dalla sua parte c’è tanto lavoro con Ederson e Kolasinac ed è comunque un alibi. Il confronto con il brasiliano lo vede sconfitto, ma non ai punti e non per un netto KO. Insomma, resta in piedi, dando sostanza e a volte qualità contro un avversario non da poco.
Dall’87’ Pavoletti SV: in campo per un assalto all’arma bianca che non lo vede vestire i panni dell’eroe.
Deiola 6,5: corre tanto e bene, sempre al posto giusto e senza disdegnare inserimenti verticali senza palla che non guastano. Pulito tecnicamente, conferma una crescita alla voce confidenza nei propri mezzi che si riflette anche su chi gli gira intorno. Capitano di fascia e di fatto, va oltre il compitino.
Folorunsho 6,5: è la valvola di sfogo fisica per la manovra offensiva, braccio armato della mente Esposito. Si fa notare per una presenza costante nel gioco, senza quelle pause che ne hanno contraddistinto la prima parte di stagione e con la mentalità giusta per trascinare i compagni. Mette un cioccolatino sulla testa di Borrelli, peccato che il compagno non apprezzi.
Palestra 6,5: tanto straripante fisicamente quanto meno efficace del solito al momento di arrivare al dunque. Il duello con Bernasconi è di quelli tutto corsa e freschezza, lo vince senza però stravincerlo. Perché, in fondo, a volte si piace troppo ed esagera nella convinzione di sé. Chiude terzino e cresce notevolmente, due salvataggi su Lookman valgono l’intera partita.
Esposito 7,5: vede calcio in ogni posizione del campo, regista totale che va a cercare il pallone per accendersi e quindi accendere. È la luce della squadra in ogni occasione, corre tanto ma non solo per sacrificio, quanto per andare a prendersi la scena ogni volta che può. Alla fine si premia con l’assist per Gaetano, ma è tutto il resto a renderne la gara speciale.
Borrelli 5,5: lotta tanto nonostante la caviglia dolorante poco dopo l’inizio della gara. Il suo lo fa, ci mette tutto se stesso e non dispiace per spizzate e gestione del pallone, ma (ed è un ma grosso) il colpo di testa in chiusura di primi tempo – specialità della casa – deve spedirlo nello specchio. Errore che pesa nella valutazione.
Dal 58′ Gaetano 7: entra male per non dire peggio, sbaglia tanto tra scelte, misura e gesti tecnici che di norma gli appartengono. Poi, improvvisamente, decide che l’uomo della svolta deve confermarsi. Tacco, uno-due con Esposito e freddezza davanti a Carnesecchi. Non basta per il punto meritato, ma basta per confermare che sta tornando.
Pisacane 7: avrebbe meritato di uscire da Bergamo con un risultato positivo perché è evidente che la quadra è stata trovata, che la scintilla si è accesa, che la squadra è nelle sue mani. Personalità, testa alta, gioco anche piacevole e voglia di stupire. Poi di fronte ci sono giocatori di livello assoluto e alla fine è dettaglio che conta, ma la prestazione dice tanto così come dice tanto la rabbia dopo il fischio finale. Quella di chi non si accontenta, come dimostrato dalla partita studiata e poi giocata. Insomma, zero punti sì, ma tanti aspetti positivi da portare a casa.














