I nostri giudizi sul Cagliari sconfitto a Bergamo dall’Atalanta per 4-2.
Cragno 7: Forse potrebbe fare di più sui gol di Gomez e Zapata, ma la pioggia di occasioni che arrivano dalle sue parti non ne aiutano la causa. Se però il Cagliari rimane in partita fino al gol di Lammers il merito è suo, due volte su Zapata, poi su Romero, ma soprattutto su Muriel dimostra di essere un campione. Su Malinovski la ciliegina.
Zappa 5,5: ci mette personalità e per mezz’ora riesce anche a bloccare Gosens, poi poco aiutato dai compagni va in barca anche lui. Nella ripresa spinge con costanza creando anche apprensione al diretto avversario. Esordio del 1′ comunque non malissimo. (dall’85’ Faragò SV: il tempo di due discese ed è fischio finale)
Walukiewicz 4: Zapata lo sovrasta fisicamente e lui lo soffre. Passo indietro deciso rispetto alla crescita dimostrata nelle prime due uscite, non va meglio con Lammers in campo.
Godín 5,5: il gol di testa, specialità della casa, compensa le difficoltà a tenere botta in difesa. Un esempio la rete in cui Zapata lo scherza senza troppi complimenti. (dall’85’ Klavan SV: pochi minuti utili a far rifiatare Godín)
Lykogiannis 6: Hateboer è in grande forma, ma lui riesce a contenerlo. È sfortunato quando tiene in gioco Muriel sul gol del vantaggio bergamasco, rimedia con l’ottimo assist per il gol di Joao Pedro.
Nández 5: corre e tanto, ma spostato lì a sinistra sembra abbastanza fuori posizione. Alla fine sono tanti chilometri, ma anche tanta confusione. Gioca in tutte le zone del centrocampo, parte a sinistra, passa al centro, chiude a destra. Non manca di certo la volontà, ma non è abbastanza.
Marin 4,5: parte molto meglio rispetto alla prime due partite fino a trovare la testa di Godín con un corner perfetto. Crolla come tutta la squadra dopo la mezz’ora non riuscendo a fare filtro tra le linee dove Gomez e Pasalic fanno il bello e il cattivo tempo per non riprendersi più fino al cambio. (dal 65′ Tramoni 6: esordio in Serie A per il corso che lascia una buona impressione. Un tiro a giro di poco fuori e soprattutto la diagonale a salvare su Hateboer)
Rog 5: male come mai era stato visto in maglia rossoblù. Impreciso, lento, spesso fuori posizione, lascia un vuoto costante in mezzo al campo dove gli avversari si inseriscono costantemente. Cresce solo quando l’Atalanta toglie il piede dall’acceleratore e quando esce Gomez.
Sottil 5,5: parte molto bene come esterno di destra in aiuto a Zappa. È anche il più pericoloso pur non andando al tiro. Crolla anche lui dopo la mezz’ora, con in più la colpa di uscire mentalmente dalla partita. Nella ripresa si riprende bene risultando l’unico in grado di cambiare davvero passo. (dal 78′ Caligara SV: altri minuti a tabellino)
Simeone 4,5: non la vede quasi mai e quando la vede fallisce l’occasione o il primo controllo. Come i ragazzi volenterosi a scuola si impegna tanto ma non riesce a rendere.
Joao Pedro 6: quando non viene servito cerca di tornare basso a prendere il pallone. Alcuni sprazzi come una verticale per Sottil e poi la conferma che se sta dentro l’area diventa pericoloso. Il gol da centravanti vero ne è la dimostrazione. (dall’85’ Pavoletti SV: un tentativo di testa difficile e subito la doccia)
Di Francesco 5,5: la squadra parte molto bene, il gol del pareggio di Godín il giusto premio. Il 4-4-2 in fase di non possesso blocca gli esterni avversari e la gara sembra preparata benissimo. C’è però un abisso fisico e atletico che dalla mezz’ora entra prepotentemente in gioco e da lì in poi è crollo verticale fino all’intervallo. Nonostante il punteggio, però, si sono visti sprazzi di miglioramenti evidenti. Ha bisogno di almeno tre acquisti, ma la strada sembra quella giusta e non sempre avrà di fronte questa Atalanta.
Matteo Zizola