I nostri giudizi sul Cagliari che non è andato oltre lo 0-0 a Venezia, retrocedendo così in Serie B.
Cragno 6: una sola parata su Mateju, il resto del tempo a guardare i compagni non riuscire a segnare il gol che sarebbe valso la salvezza.
Altare 6: prova a diventare eroe di giornata quando si traveste da Insigne con un tiro a giro che non ha fortuna. Nel suo essere difensore, invece, non manca l’appuntamento senza che sia sollecitato particolarmente. Dal 58′ Lovato 5,5: prova ad alzare la linea, ma serve a poco. Il suo ingresso non toglie e non dà.
Ceppitelli 5,5: un’entrata rischiosa e conseguente giallo è l’apice di una prestazione senza che debba soffrire granché, ma che lo vede in difficoltà comunque.
Carboni 5,5: il più attivo dei tre difensori, alto difensivamente e senza disdegnare l’incursione offensiva. I diversi cross messi in area, però, sono fin troppo spesso corti e bassi.
Bellanova 5: attaccare attacca e solo Maenpaa gli toglie la gioia del gol salvezza. È però quando difende che fa venire i brividi ai compagni, mancando in diagonale e rischiando troppo in uscita.
Nández 5: sembra scaraventato in un contesto che non gli appartiene, fatto di ritmi bassi e poca corsa. Lo vedi un po’ ovunque e non si capisce se siano gli altri ad andare piano o lui a correre fin troppo e senza tanto senso. Nel finale perde in lucidità, simbolo di un Cagliari che non ne ha più.
Grassi 5: non si vede praticamente mai, non un cambio di ritmo, non una giocata che possa dare qualcosa di diverso. Dall’80’ Pereiro 6: perché solo a 10 minuti dalla fine? Fa più lui di tutto l’attacco nel poco tempo a disposizione.
Deiola 4,5: sbaglia una quantità di palloni difficile da capire visti i ritmi della gara. O forse è il peso della sfida e della maglia a bloccarlo, chissà. Dal 58′ Marin 4,5: fa esattamente lo stesso del compagno, errori che però da lui si aspettano anche meno. L’ultima punizione è lo specchio di un ingresso senza mordente.
Lykogiannis 5: gioca un calcio d’altri tempi, di quello che ti puoi anche distrarre che tanto nessuno corre nello spazio. Invece siamo nel 2022 e dovrebbe essere più sul pezzo. Prova angoli e cross, ma non è mai preciso. Dal 34′ Rog 6: servivano gli strappi del croato per vedere il Cagliari avvicinarsi un minimo a Maenpaa. Non solo, ma è dal suo piede che arriva l’unico tiro della prima frazione. Anche lui, però naufraga nel lungo termine.
Joao Pedro 4,5: impegno e carica non mancano, precisione e freddezza sì. Troppi errori per uno come lui, vittima di se stesso e di una squadra senza spina dorsale
Pavoletti 4,5: capisci che c’è qualcosa che non va nella trama offensiva quando il cross migliore del primo tempo arriva dai suoi piedi. Quando poi arriva il momento di buttare palloni in mezzo, lui esce. Controsenso. Dall’80’ Keita SV: che senso ha farlo entrare così tardi e per di più nuovamente al posto di Pavoletti?
Agostini 4,5: che non abbia colpa della retrocessione è lapalissiano, ma oggi forse ha voluto metterci la firma pure lui. Gli ingressi di Pereiro e Keita a dieci minuti dalla fine sono lo specchio della confusione anche di chi non avrebbe responsabilità, ma ha deciso di averle. Peccato.
Matteo Zizola