agenzia-garau-centotrentuno
Luca Pellegrini corre

LE PAGELLE | Difesa da incubo, capolinea Maran?

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Le nostre pagelle dopo la sconfitta del Cagliari contro la Roma alla Sardegna Arena.

Olsen 7: para tutto il parabile e anche l’imparabile, per poi essere trafitto dalla doppietta di Kalinic con la complicità del fuoco amico del duo Pellegrini – Klavan. Qualche responsabilità sulla punizione di Kolarov che inficia solo leggermente la valutazione finale

Cacciatore 4,5: la Roma attacca prevalentemente sul lato opposto, lui funziona più come regista esterno che come incursore di fascia. Spinge poco, sbaglia parecchio in appoggio, non dà nulla alla fase offensiva.

Pisacane 4,5: Kalinic non è Dzeko per cui risulta inspiegabile non aver vinto nemmeno un duello che fosse uno. Sul gol di Kluivert viene completamente sorpreso, in impostazione difficilmente cerca il regista preferendo la soluzione Klavan.

Klavan 3: il primo segnale al 10′, passaggio errato e Under che lo brucia. Sul suo lato affondano il turco e Mkhitaryan ogni volta che vogliono, sfruttando lo spazio fra lui e Pellegrini e la sua estone staticità. Sbaglia i tempi di uscita, sbaglia gli appoggi, sbaglia la marcatura, sbaglia insomma qualsiasi cosa.

Pellegrini 3: nel vocabolario dei sinonimi alla voce sufficienza c’è il suo nome come dimostra l’errore clamoroso sul gol del pareggio di Kalinic. Egoista quando chiamato al cross, completamente fuori posizione in ogni incursione romanista sul suo lato. Nella ripresa sembra migliorare leggermente, poi affonda nel finale con errori clamorosi e falli inutili.

Ionita 4,5: ci mette voglia, ma anche troppa imprecisione. Zero spunti, molta corsa a vuoto, manca anche l’unica occasione che gli capita nell’unico inserimento di giornata. Anche quando spostato a destra nella ripresa non cambia mai passo. (dal 67′ Pereiro 6,5: entra, prende palla a metà campo, punta la porta e segna. Inserirlo prima non sarebbe stato un crimine)

Oliva 5,5: a volte si nasconde un po’, ma fra l’assist per Joao Pedro e la voglia di far girare velocemente il pallone quando chiamato in causa prova a fare il suo, anche se va a corrente alternata ed è un aspetto che pesa.

Rog 5,5: il Cagliari fa qualcosa soltanto quando lui preme sull’acceleratore con i suoi classici strappi. Potrebbe però fare di più nel supporto a Pellegrini, tanto che nel secondo tempo viene spedito nel lato opposto. Predica, però, nel deserto di un gioco assente. (al 90′ Ragatzu SV: giusto il tempo di farsi ammonire, meriterebbe più considerazione invece viene usato solo come mossa della disperazione).

Nainggolan 5: come ogni volta che gioca contro una sua ex sembra avere il freno a mano tirato. Sbaglia tanto, corre senza costrutto, prova ogni tanto a scuotersi e scuotere i compagni, ma con pochissimo successo.

Joao Pedro 6,5: la prestazione è quella che è, vittima di una squadra bassa e dei pochi rifornimenti. La prima palla buona la spreca scivolando mentre si prepara per il tiro, ma la seconda la trasforma in una gemma alle spalle di Lopez che gli vale l’ampia sufficienza. Mette a tabellino anche la doppietta mettendo in rete la respinta sul rigore sbagliato da lui stesso.

Paloschi 4,5: fatica a controllare i pochi palloni giocabili, non conclude mai in porta, perde a volte quel secondo di troppo che gli toglie l’occasione di incidere. In sostanza dovrebbe essere una punta, ma non si vede mai come tale. (dal 67′ Simeone 5: ha poco tempo, inspiegabilmente lasciato fuori per far posto a Paloschi. Entra con la solita grinta, ma può poco con una squadra che difficilmente supporta chi gioca davanti).

Maran 3: la mossa Olsen lo premia, quella Oliva soddisfa, quella Paloschi sorprende in negativo. Cambiano gli uomini ma non cambia il risultato, una sconfitta fatta di tanti gol subiti e di totale assenza di idee, gioco, manovra. Ognuna delle poche occasioni sembra estemporanea, frutto del caso e delle rare intuizioni dei singoli. Passa tanto, troppo tempo a cercare di capire come cambiare e così alla fine non cambia se non in ritardo, non mette freno all’emorragia difensiva sulla sinistra, non incide praticamente in nulla in corso d’opera. Capolinea della sua esperienza in rossoblù?

Matteo Zizola

 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti