Le nostre valutazioni sui giovani rossoblù allenati da Alessandro Agostini dopo la sfida tra il Cagliari Primavera e il Genoa, recupero valido per il 19° turno del campionato Primavera 1.
D’Aniello 7,5 – Decisamente sul pezzo sull’unica occasione ospite nel primo tempo, il numero 1 di verde vestito protegge bene i pali dagli assalti genoani anche nella ripresa, specie volando su Bamba per due volte. Bentornato.
Zallu 7 – Il pendolino di Castelsardo è un incubo per il Genoa sulla fascia destra: corre avanti e indietro, si fa vedere in area avversaria e rischia più volte di griffare il match. Chiude da centrale con l’uscita di Obert e fa bene pure là. In netta crescita rispetto alle ultime uscite.
Iovu 7 – È il moldavo il prescelto per giocare in coppia con Obert, vista anche la diffida che grava su Palomba: ottimo approccio al match, annulla Likendja sul piano fisico e tecnico, andando a mettere pezze dove serve anche in altre zone.
Obert 7,5 – Che ci fa in Primavera 1 uno come lui? Quando è in giornata lo slovacco è semplicemente illegale: si concede il lusso di fare su e giù tra le due aree con una invidiabile nonchalance, sbloccando la gara con un preciso mancino su sponda di Ceter (dal 75′ Sulis 6 – Dentro per far rifiatare Obert, si sistema a destra e garantisce il suo apporto ai rossoblù).
Noah 6 – Il turno di riposo contro l’Inter non sembra avergli giovato più di tanto, essendo lo svedese l’anello debole della difesa di Agostini. Ammonito per un fallo evitabile, gioca condizionato il resto del match ma nella ripresa .
Kourfalidis 7 – Siamo così sicuri che sia ancora il caso di farlo giocare in Primavera? Zio Kourfa inizia contratto contro il Genoa, poi esplode tornando a essere il solito giocatore dominante in mediana. Recupera palloni, regala assist e produce una quantità immane di lavoro sporco in mediana specialmente nella ripresa. Capitano vero.
Carboni 7 – Non sarà un corazziere, ma chi se ne importa. Il 2004 sassarese torna a fare il play titolare e gli effetti si vedono: su 10 passaggi fatti 9 sono giusti, con una precisione tale da far comodo a un orologiaio. Da vedere e rivedere lo sventaglio mancino al 71′ per Tramoni: una delle sorprese più liete della stagione dei giovani rossoblù (dal 79′ Corsini 6 – Cattivo quanto serve, prende un giallo a centrocampo ma fa sentire la sua presenza nei minuti più delicati del match).
Cavuoti 6 – Viva lo yo-yo. Non è semplice mixare con maestria qualità e quantità come chiede Agostini al suo numero 26, che gioca una gara di grande sacrificio ma, come Noah, anche lui trova un cartellino giallo ingenuo che ne condiziona in parte il rendimento (dal 61′ Schirru 6,5 – Subito nel vivo del gioco, fa ammonire Marcandalli e fa quello che gli dice Agostini).
Tramoni 6,5 – Genio e sregolatezza, come al solito. Prova a lasciare il segno con un paio di conclusioni pericolose, ma poi si intestardisce in qualche dribbling di troppo ma è sempre lì a poter creare pericoli (dal 79′ Vinciguerra 6 – Movimento e pressione, quello che gli chiedeva Agostini. Di nuovo in campo dopo diverso tempo, fa quel che deve).
Ceter 7 – Finalmente Damir. Certo, da un 1997 che gioca contro giocatori di 7 o 8 anni più giovani di lui, ma oggi si è rivisto un Ceter nuovamente dominante. Il numero 20 senza nome non ha segnato, ma ha fatto un gran lavoro da pivot vero, con la ciliegina dell’assist per il vantaggio di Obert.
Luvumbo 6,5 – Ancora una volta schierato in fascia come nella scorsa stagione, l’angolano ingaggia un bel duello con Marcandalli. Tanto movimento, un gol segnato che rimedia all’incredibile errore di qualche minuto prima (dal 61′ Pulina 6 – Entra per Luvumbo e ha a che fare con Marcandalli, decisamente più fisicato di lui. Ancora meglio quando si sposta al centro con l’ingresso di Vinciguerra).
All. Alessandro Agostini 7 – La scelta di rinunciare a Palomba e Conti (per Iovu e Carboni) poteva essere un azzardo, ma il buon Ago sa quel che fa e preserva il difensore diffidato per la gara di domenica contro il Bologna, premiando poi la verve del sassarese a centrocampo. Mosse azzeccate? Risultato e prestazione dei due calciatori impiegati danno la risposta affermativa, ma è in generale tutto il Cagliari a girare bene. Se poi D’Aniello è tornato ai suoi livelli e Ceter fa la differenza come è giusto che sia, è normale che arrivi una vittoria convincente. Terzo posto riacchiappato e ora testa al Bologna, per continuare a sognare in grande.
Francesco Aresu