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Le Pagelle | Cagliari Primavera: Luvumbo è straripante, bene Cavuoti

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Vittoria importante per il Cagliari Primavera di Alessandro Agostini che vince per 2-4 contro il Milan. Tre punti fondamentali per la corsa al secondo posto in campionato. I nostri giudizi.

D’Aniello: 6. Torna titolare dopo il momentaneo passaggio in panchina. Lo salva il palo sul tiro deviato di Di Gesù che non trattiene, si riscatta al 93′ quando para il tiro di El Hilali, l’occasione più ghiotta del Milan con il risultato fermo sul 2-3. Incolpevole sui gol.

Zallu: 5. Parte bene, propositivo e cattivo sull’out destro, anche troppo visto il giallo evitabile beccato al 18′. Rimane più abbottonato nel corso della gara, svolge il compito ma è troppo ingenuo quando si fa espellere al 92′.

Palomba: 6. Rende innocuo Lazetic fin quando il serbo rimane in campo, non cambia il copione con Nasti. Nell’azione del primo gol milanista si fa attrarre dal pallone in occasione del gol e da lì partono gli errori a catena della linea difensiva. Ed è l’unica pecca della sua gara, insieme a qualche errore di troppo in impostazione nella prima parte di partita.

Iovu: 6. Provvidenziale su Tolomello dopo un errore di Noah al 20′, fuori posizione però in occasione del primo gol rossonero. Prosegue la gara in controllo e con la giusta attenzione.

Noah: 5. Troppo leggero in alcune situazioni difensive, cresce nella seconda parte della prima frazione fino a quando non si trova a essere in ritardo sulla diagonale nell’azione del gol a contrastare Capone. Ingenuo in occasione del rigore del Milan, nonostante il fischio generoso di Scarpa.

Conti: 6. Non facile la prima parte di gioco per il capitano di giornata, sia per colpa del vento in impostazione che per la densità milanista nella metà campo isolana. Bene sui calci da fermo, in crescita rispetto alle precedenti uscite (Dal 60′ Carboni: 6. Entra nel momento di massima spinta milanista e prova a guidare il centrocampo. Stavolta è più necessaria l’attenzione in fase di non possesso che la pulizia tecnica, nel complesso la prova è positiva.

Cavuoti: 7. Tanto lavoro sporco nella prima fase di partita, sempre attento sulle seconde palle e in fase di possesso, dove cresce nel secondo tempo. Partita totale del centrocampista isolano che torna sui suoi soliti livelli. Uno dei migliori. (Dall’85’ Schirru: sv.)

Tramoni: 6 Il più in ombra del tridente a supporto di Yanken, anche se il corso approccia bene la gara. Sua la prima occasione del secondo tempo (Dal 60′ Del Pupo: 6. Torna a operare nella trequarti avversaria, sfiora il gol su punizione, e fa bene anche in fase di non possesso anche se rischia in un’occasione di aprire una prateria al Milan con un dribbling di troppo negli ultimi minuti.)

Desogus: 6,5. Un gol bellissimo, il quarto in tre partite per il fantasista rossoblù che nella prima parte di gara fa bene anche in fase di non possesso. Sulla rete di Di Gesù però non stringe e rimane a guardare al limite. Si rende meno pericoloso nella seconda frazione ma rimane sempre dentro la gara, dando l’impressione di potersi sempre accendere. (Dall’85’ Pulina: sv.)

Luvumbo: 7,5. In tutti i momenti salienti c’è lui, non solo sul tabellino dove lascia il segno con la doppietta e con l’espulsione provocata di Nsala. Seconda rete di puro talento, così come la terza dove rimane freddo davanti alla porta dopo due dribbling. Decisivo.

Yanken: 6. Il belga offre la solita prestazione fatta di sacrificio. Il numero 33 è però ancora poco cinico, soprattutto al 15′ quando al primo pallone toccato ha una delle più ghiotte occasioni della partita. Sfortunato, invece, due minuti dopo quando il suo colpo di testa finisce sulla traversa. (Dal 70′ Vinciguerra6,5. Entra per far male in ripartenza e alla fine approfitta di un’incomprensione milanista per mettere dentro il gol dell’1-3. Gioia meritata)

Allenatore Alessandro Agostini: 6,5. Rischia a inizio gara tornando al 4-2-3-1 ma è un cambio che in fin dei conti paga, nonostante qualche apprensione di troppo nel primo tempo creata dagli inserimenti dei giocatori rossoneri. Il secondo tempo della squadra è quasi perfetto, e nonostante le prove decisive dei singoli è l’intero gruppo a risaltare, soprattutto dopo le difficoltà dell’ultimo periodo. Vittoria di carattere e maturità.

Matteo Cardia

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