Pareggio interno per il Cagliari Primavera di Michele Filippi che si ferma sull’1-1 contro la Sampdoria. I nostri giudizi sui rossoblù.
Lolic: 6. Incolpevole sul gol, si fa notare per una gran parata su Ivanovic a metà primo tempo. Poco impegnato poi per il resto della gara.
Zallu: 5,5. Richiamato più volte da Filippi a inizio gara in fase difensiva, anche e soprattutto appena dopo il gol quando è fuori posizione. Fa meglio ed è più attento con il passare del tempo ma i dettagli si pagano.
Palomba: 6,5. Perde il contrasto con Ivanovic in occasione del gol ma il problema sono le posizioni dei compagni più che la sua. Attento e puntuale per tutta la gara, più sicuro anche quando ha la palla tra i piedi.
Veroli: 6. Duro quando serve, ma anche lui nell’azione del gol è fuori giri, con Montevago che ha tutto il tempo così di prendere la mira. Sicuro però per il resto della gara, cresce l’intesa con Palomba.
Idrissi: 5,5. Anche lui è troppo sbilanciato in avanti in occasione del gol, lasciando senza alcun apporto i centrali nella prima azione offensiva blucerchiata che porta allo svantaggio. Il classe 2005 è in crescita in fase offensiva, trova spesso il fondo durante i 90′ e difficilmente quando parte i doriani riescono a fermarlo. Rimangono però troppi patemi d’animo quando la palla scotta in fase difensiva e sui palloni da attaccare in maniera decisa.
Carboni: 5,5. Un po’ avulso dal gioco inizialmente ma specialmente poco cattivo nei duelli. Filippi prova a spronarlo, il piede rimane quello di sempre ma non sembra essere dentro al gioco come ha abituato. (dal 65′ Mameli: 6. Entra per dare impulso al centrocampo e prova a fare il suo anche nei calci piazzati.)
Cavuoti: 6,5. Un primo tempo senza lode e senza infamia, nonostante anche lui venga richiamato per la poca cattiveria sulle seconde palle. Nella ripresa prova a caricarsi la squadra sulle spalle, svaria tanto sul fronte offensivo e le cose migliori partono spesso dai suoi piedi. Partita in crescendo.
Caddeo: 6. Ritorno da titolare per il centrocampista classe 2005. Suo il cross che porta al gol di Griger e che vale la sufficienza. Combatte come al solito, ma a volte si complica troppo la vita finendo per cercare la giocata in più. (Dal 65′ Belloni 6. Ha voglia di farsi vedere e si vede al suo ingresso. Prova un paio di volte la conclusione, anche se nella seconda occasione eccede in egoismo. L’impatto rimane comunque positivo).
Masala: 6. Sempre più partecipativo al gioco, nasce dalla sua suola lo spazio necessario al cross che porta al gol. Prova ad accendersi anche nella ripresa tentando anche la conclusione con il destro. Continua a crescere, anche se nel finale Filippi lo catechizza più volte per il mancato aiuto in difesa.
Griger: 6,5. Fa a sportellate per tutta la gara con i centrali della Sampdoria, non è il più tecnico del tridente ma è sicuramente il più cinico. Alla prima e vera propria occasione punisce con una bella girata il portiere doriano. Con il passare dei minuti però sembra che la stanchezza cominci a farsi sentire e fa più fatica a farsi trovare in area nel momento di massima spinta finale.
Vinciguerra: 6,5. È il rebus che la difesa sampdoriana non riesce a risolvere. Caparbietà e tecnica lo fanno diventare indigesto agli avversari. Manca solo il gol al numero 22, che continua a essere uno degli uomini più continui nello schieramento di Filippi.
Michele Filippi: 6. Come detto a fine partita (qui le sue parole) a punire il suo Cagliari è la mancata cura dei dettagli in alcune occasioni. La squadra ha un altro volto rispetto a quello visto nel primo mese di lavoro sotto il profilo del gioco e produce diverse occasioni soprattutto nella seconda frazione. Sulla carta e in classifica resta il terzo risultato utile consecutivo, ma nel processo di crescita ora va trovata quella continuità di concentrazione nell’arco dei novanta minuti che può fare la differenza nel lungo periodo.
Matteo Cardia