I nostri giudizi sul Cagliari Primavera che ha sbancato il campo del Napoli per 1-2 con le reti di Desogus e Luvumbo.
D’Aniello 7 – presente e reattivo in tutta l’area di rigore, non può nulla sul rigore ma risolve molte situazioni uscendo dai pali senza paura.
Zallu 6.5 – presidia bene la sua fascia senza concedere spunti (dal 83’ Vitale sv)
Palomba 6.5 – non disdegna l’uscita palla al piede per rilanciare l’azione. Sicuro.
Iovu 6.5 – il colosso moldavo rischia di macchiare una prestazione eccellente con un retropassaggio sciagurato su cui D’Aniello mette una pezza. Si fa notare anche in proiezione offensiva sulle palle da fermo.
Secci 6.5 – primo tempo in cui si presenta spesso e volentieri nella metà campo avversaria. Ottima la catena con Desogus.
Conti 6.5 – dà equilibrio alla squadra giocando sempre nel modo più efficace.
Cavuoti 6.5 – segue l’azione in copertura e a sostegno del quartetto offensivo. Non si fa pregare per il tiro da fuori.
Tramoni 6.5 – bene in fase di costruzione, in area di rigore non trova i tempi giusti (dal 61’ Carboni 6.5 – entra per dare filtro in mediana).
Desogus 6.5 – glaciale dal dischetto, a volte fumoso sull’esterno in cui non trova i varchi per far male (dal 67’ Sulis 6 – entra col piglio giusto per dar fiato al reparto).
Luvumbo 7 – primo tempo senza acuti, nella ripresa ingrana le marce alte e offre uno spettacolo di potenza e velocità sulla fascia destra. Se riuscisse a sfruttare al meglio queste qualità sarebbe da palcoscenici di primo livello. (dal 83’ Vinciguerra sv)
Gagliano 6.5 – ha il merito di guadagnarsi il rigore attaccando Hysaj, si sacrifica molto offrendo la sponda ai compagni. (dal 61’ Yanken 6.5 – alza il baricentro della squadra di fisico. Il suo ingresso aiuta Luvumbo ad accendersi).
All. A. Agostini 6.5 – difende la seconda posizione con una prestazione di sostanza, limitando al massimo gli sbocchi offensivi dei campani e provando a colpire in ripartenza. Col passaggio ad un 4-4-2 più coperto all’ora di gioco ottiene una squadra più equilibrata e letale in ripartenza, tanto che il divario poteva essere ben più ampio.
Claudio Inconis