I nostri giudizi sulla sfida del Cagliari all’Olimpico di Roma contro i giallorossi di Claudio Ranieri, terminata 1-0 a favore dei padroni di casa.
ERRATA CORRIGE: abbiamo dovuto cambiare titolo e voto di Prati per un errore di chi ha firmato queste pagelle. Che, nonostante una buona vista, in diretta dalla distanza della tribuna stampa dell’Olimpico non ha visto il tocco di Deiola, considerando torre diretta di Mancini sul corner che ha portato al gol di Dovbyk. Senza aver visto il replay dal monitor dello stadio, ma solo da un video su whatsapp fatto riprendendo lo schermo. E così ha ingiustamente punito Prati, colpevole non di tenere in gioco mezza Roma ma soltanto di non essere stato perfetto in marcatura. L’errore c’è stato ed è sacrosanto chiedere scusa, ai lettori in primis e al calciatore in secundis: l’importante è accorgersene in tempo e cercare di rimediare. (F.A.)
Caprile 6 – Primo tempo senza parate ma con molti palloni toccati per il portiere veronese, deve sporcarsi i guanti subito dopo neanche due minuti dall’avvio della ripresa volando con il pugno a togliere una palla insidiosa dalla sua area. Non può nulla su Dovbyk.
Palomino 6,5 – Rispolverato dopo due mesi abbondanti dalla sfida di San Siro contro il Milan, nel primo tempo l’ex Atalanta è il migliore del reparto arretrato. Attento e preciso contro clienti tutt’altro che comodi, fa valere l’esperienza anche nel momento più caldo del match.
Mina 5,5 – Sulla carta il duello con un centravanti di grande fisico come Dovbyk dovrebbe favorirlo, ma il colombiano soffre più del solito i movimenti dell’ucraino. Sull’1-0 lascia solo l’ex Girona per andare a saltare di testa in una zona in cui c’erano già altri compagni, è beffato dal fuorigioco che non c’è perché Prati non sale. Sfiora il gol di testa, ma Svilar gli dice di no.
Luperto 6 – In ripresa dopo le difficoltà mostrate contro il Genoa, tiene bene nel primo tempo contro le sollecitazioni dell’attacco giallorosso. Incolpevole sul gol di Dovbyk, nella ripresa si fa vedere di più nella metà campo giallorossa.
Zortea 6 – Senza Zappa la fascia destra è tutta sua, ma dalla sua parte c’è un certo Angeliño da contenere e non c’è molto spazio per le scorribande. Ha sul destro la seconda palla gol della partita, ma la sparacchia alta.
Adopo 6,5 – Nel campo in cui ha subito un’assurda espulsione contro la Lazio, non patisce l’assenza al suo fianco del sodale Makoumbou e forma una bella muraglia sul centrodestra con Palomino e Zortea (dal 74′ Marin 5 – Dentro nel finale per dare fosforo e talento, non riesce a garantire nulla di tutto ciò. Peccato).
Prati 6,5 – Il più atteso dai tifosi rossoblù gioca una partita ordinata, cercando di mettere ordine a centrocampo in un match impostato per garantire il massimo equilibrio e limitare al minimo i rischi. Appena ha spazio per inventare, però, disegna traiettorie uniche (chiedere a Zortea a fine primo tempo). Deve giocare di più e lo dimostra in un’ora abbondante (dal 64′ Makoumbou 6 – A lui le chiavi del centrocampo nella mezz’ora finale, va con il pilota automatico).
Deiola 6 – C’è da correre e soffrire? Il sangavinese è l’uomo giusto per questo tipo di gare e Nicola non ci rinuncia mai. Decisivo per mandar fuori il destro di Mancini alla mezz’ora, sono sue le prime due conclusioni della ripresa dei rossoblù. Sfortunato sulla deviazione che finisce sui piedi di Dovbyk, esce in preda ai crampi (dall’80’ Pavoletti 6 – Dentro nell’assalto finale, lotta finché può).
Obert 6 – Quinto con licenza di difendere, lo slovacco svolge bene i compiti assegnatigli in fase di non possesso, fungendo costantemente da appoggio per Luperto. Ammonito, deve gestire alcune situazioni senza poter intervenire ma lo fa bene (dal 64′ Augello 6,5 – Dal suo piede nasce il cross per l’occasione di Mina, garantisce corsa e velocità sulle ripartenza giallorosse).
Viola 5 – Confermato dopo l’ottima prestazione contro il Genoa, il numero 10 sbaglia appoggi semplici per uno con la sua tecnica, in più si fa ammonire con troppa ingenuità dopo neanche mezz’ora. Ok il sacrificio, ma da lui serve la giocata e all’Olimpico non se ne sono viste (dal 64′ Kingstone 6 – Lo zambiano entra in campo con la voglia giusta, risultando molto fastidioso per la difesa di casa).
Piccoli 6,5 – Solita partita a cantare e portare la croce contro la difesa avversaria, è suo il primo tiro in porta del Cagliari dopo 34 minuti. Sfiora il gol a inizio ripresa con un tocco delicatissimo su cui Svilar apre la mano, poi ancora il portiere croato gli dice no al 68′.
All. Davide Nicola 6,5 – Propone un Cagliari guardingo con un 3-5-2 che nel primo tempo rinuncia a giocare ma toglie bene tutti gli spazi alla Roma. Nella ripresa alza il baricentro, ma ancora una volta i suoi non segnano anche per via di uno Svilar in giornata perfetta e subiscono l’ennesimo gol sull’errore del singolo (Prati che lascia tutti in gioco su angolo) e nemmeno un secondo tempo gagliardo è sufficiente. Arriva alla sosta con 4 punti di vantaggio sull’Empoli, avversario nello scontro diretto di inizio aprile preceduto dalla sfida interna contro il Monza, ma ancora una volta la prestazione della sua squadra lascia l’amaro in bocca per l’ennesimo “vorrei, ma non riesco” di questa stagione.
Francesco Aresu