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Le Pagelle | Cagliari: Luvumbo e Rog cambi da tre punti, Altare soffre

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha vinto in rimonta contro il Cittadella nella seconda partita di campionato di Serie B.

Radunovic 6: pronti via ed è subito chiamato in causa dopo 10 secondi. Risponde presente, poi resta a guardare le difficoltà dei compagni e conclusioni che lo preoccupano pur se non dentro la porta.

Zappa 6: parte male con troppa frenesia ed errori in impostazione da matita rossa, ma cresce con il passare dei minuti quando la fase difensiva non è più un problema. Alla fine risulta tra i migliori per voglia di fare e continuità nella spinta offensiva, meritando una sufficienza piena.

Goldaniga 5,5: gioca inspiegabilmente con poca tranquillità e pecca spesso di concentrazione. Dovrebbe dare esperienza e serenità, invece accade l’esatto contrario. Emblematiche alcune respinte su palloni che potrebbe stoppare o allungare verso Radunovic. Nella ripresa soffre meno con il Cittadella sulla difensiva.

Altare 5: inizia bene, solido e alto in pressione. Poi l’errore sul gol dello svantaggio, quando si lascia scappare Asensio e non legge la situazione di gioco a campo aperto. Troppo grave per non incidere, senza contare le difficoltà costanti in impostazione.

Obert 5,5: gioca di fatto da regista difensivo, le uscite passano quasi tutte da lui. Il risultato è una manovra che fatica, alcuni errori di misura, qualche indecisione anche sulla pressione avversaria. Dimostra personalità, aspetto che compensa un minimo una prestazione opaca. Dall’82’ Carboni 6: entra bene in partita con movimenti senza palla e sovrapposizioni costanti che creano la superiorità numerica e aiutano Millico e Makoumbou anche in occasione del pareggio. Buon impatto.

Nández 5,5: sembra sempre sul punto di fare la differenza, ma poi manca il guizzo decisivo. Un dribbling di troppo, quel secondo in più con il pallone tra i piedi, quella scivolata leggermente in ritardo. Esce quando sembra ancora averne.
Dal 57′ Rog 7: entra e mette in chiaro subito chi è il padrone del campo. Tecnica, corsa, intelligenza tattica, tutto ciò che serve è nella testa e nei piedi del croato. Cambia la partita assieme a Luvumbo, ciliegina sulla torta il recupero al 91′ che tiene i tre punti in cassaforte. Imprescindibile.

Deiola 5,5: qualche apertura, una gara in crescendo – aiutato dall’ingresso di Rog – ma in sostanza non sufficiente. Si nasconde troppo, grave per un play, e forse sente la responsabilità della fascia di capitano. Deve dare di più, in tutti i sensi.  Dall’82’ Millico 6: decisivo per i tre punti, mette freschezza e voglia nell’assalto alla vittoria. Buon esordio.

Makoumbou 7: parte malissimo in una posizione a sorpresa che richiede tempo per adattarsi. Poi a fine primo tempo sale di tono, dimostrando di essere lui il cardine del gioco. Male sul gol dello svantaggio – troppo spazio a Vita – la sua eleganza diventa quasi puzza sotto il naso in troppi frangenti. Il gol vittoria, però, è troppo importante oltre che di ottima fattura.

Mancosu 7,5: sembra il più in forma fisicamente, ha un passo differente rispetto ai compagni e quando riceve palla magicamente arrivano le accelerate. Appena arrivato subito in campo, risponde presente e dà qualità e sostanza. Il gol  è un premio a una partita sopra le righe che ne giustifica fin da subito l’acquisto lampo.

Pereiro 5: di nuovo la versione senza lampi. Impegnarsi s’impegna, sacrificandosi anche in copertura, ma manca il guizzo, la decisione, la continuità. Insomma, il solito problema senza che venga compensato dal numero di giornata.
Dal 57′ Luvumbo 8: che dire di un ragazzo che in 10 minuti fa ben di più di quanto visto dal più quotato (sulla carta) compagno in un’ora? Entra e spacca completamente la partita e tutto il Cittadella, trascinando un pubblico che dopo tanto sostegno iniziava a manifestare i primi dubbi. Tiro all’incrocio, assist con trivela, due gialli – gli unici della gara – guadagnati e la costante sensazione di poter essere letale. Devastante.

Lapadula 6: nel primo tempo prova a travestirsi da Aldo Baglio e, quasi nascosto sotto il prato, spunta all’improvviso per provare la stoccata da centravanti puro. Due volte ci va vicinissimo, la terza perde troppo tempo nel controllo. Lotta sempre senza mai tirarsi indietro, manca il gol ma merita senza dubbio una sufficienza da maglia sudata al 100%. Dall’82’ Pavoletti SV: come per magia entra lui e i cross invitanti spariscono dal campo. Detto ciò, la sua presenza aiuta a mettere ansia ai difensori quando il Cagliari spinge con tanti uomini, pur senza praticamente mai toccare il pallone.

Liverani 6: formazione errata o cambi giusti? Di certo il lavoro da fare resta tanto, ma con tre punti in saccoccia si può con tutt’altro umore. Curiosa la scelta di Deiola play, mentre il premio a Pereiro viene buttato dal Tonga con una prestazione sottotono. Lo salvano Luvumbo e Rog, ma soprattutto un’ultima mezz’ora in crescita grazie ai nuovi innesti. La squadra lo segue, ora però ci vuole un salto di qualità nella manovra. Resta l’impressione che però la svolta non sia così lontana.

Matteo Zizola 

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