I nostri giudizi sul Cagliari che ha battuto il Lecce 4-1 nella seconda giornata di ritorno della Serie A.
Caprile 6,5 – Risponde presente poco dopo la mezz’ora su Krstovic, fulminato dal mancino angolato (e in controtempo) di Pierotti. Presenza e personalità, che acquisto per la difesa rossoblù.
Zappa 6,5 – Costantemente in avanti per provare a lasciare il segno, si fa superare da Tete Morente in occasione dello 0-1. Nel secondo tempo è attento
Mina 7 – Guida il reparto come di consueto, è sfortunato in occasione del gol di Pierotti quando scivola a centrocampo nel tentativo di anticipare Krstovic. Fa espellere Rebic, così come accaduto con D’Ambrosio a Monza, dando il suo contributo nella gestione degli episodi decisivi.
Luperto 7 – È il più pericoloso del Cagliari in area leccese sui calci piazzati, incolpevole sul vantaggio salentino, poi si sblocca (di schiena) proprio nella partita contro la squadra della sua città.
Obert 6,5 – Netto passo indietro per lo slovacco con Pierotti che gli fa vivere un pomeriggio da incubo. Meno preciso del solito anche in fase offensiva. Si riprende nella seconda frazione, facilitato anche dalla superiorità numerica, trovando anche il primo gol stagionale con un mancino sotto l’incrocio da applausi.
Makoumbou 5 – Tanti, troppi tocchi. In una gara in cui serve correre e pensare poco, il suo stile di gioco non paga come vorrebbe Nicola. Fuori a inizio ripresa (dal 54’ Marin 6,5 – Altro passo rispetto al compagno, il rumeno si prende sulle spalle il gioco del Cagliari nel momento chiave del match).
Adopo 5,5 – Come il compagno di reparto va troppo a sprazzi, con qualche tocco di troppo. Ha una grande occasione davanti a Falcone, ma non riesce a concludere bene con il sinistro. Esce subito dopo aver preso il giallo (dal 54’ Deiola 7,5 – È l’anima della rimonta rossoblù: qualche tocco sbagliato, ma si rifà ampiamente con l’assist di tacco per Gaetano. Pericolo costante sulle palle alte, sfiora l’eurogol al 65’, ma Falcone gli dice di no).
Zortea 7,5 – Conferma il suo stato di forma a livello atletico, ma nel primo tempo avere Dorgu dalle sue parti lo limita un po’. Sempre a mille, carica spesso il pubblico rossoblù e nella ripresa deborda sulla destra: arriva il quinto gol della sua stagione, a chiudere la partita. Nicola gli concede la meritata standing ovation (dall’86’ Pavoletti sv).
Viola 6,5 – Grandissimo lavoro sporco per il capitano di giornata, un gol annullato per pochi centimetri: dà l’anima finché resta in campo (dal 54’ Gaetano 7 – Nicola gli dice qualcosa al momento di rientrare in campo dall’intervallo, lui entra con il piglio giusto e trova meritatamente il gol dell’1-1: sarà finalmente la scintilla tanto attesa?).
Felici 6 – A intermittenza, come le luci di Natale: dopo la bella prestazione di San Siro, il romano è spesso l’unica speranza offensiva della squadra di Nicola, ma Giampaolo gli toglie spazio intorno limitandone l’azione (dal 74’ Augello 7 – Dentro in posizione più avanzata: prima sfiora il gol con un mancino preciso che lambisce il palo, poi pennella un assist perfetto per la testa di Zortea).
Piccoli 6,5 – Tante sportellate, un gol sfiorato di testa e uno sprecato, sempre su gioco aereo. Non riesce a timbrare il gol dell’ex, ma è una presenza costante nell’area salentina.
All. Davide Nicola 7,5 – Sceglie di confermare la squadra che ha iniziato bene il nuovo anno e il primo tempo sembra dargli ragione a livello di produzione di gioco e occasioni da gol, ma arriva la beffa del gol subito sull’unica vera azione da gol del Lecce. Nella ripresa dà la scossa con i cambi: il trio Marin-Deiola-Gaetano rianima il suo Cagliari, Augello pennella l’assist per il 3-1. Il suo Cagliari è più vivo che mai e con un secondo tempo magistrale lo dimostra: questa partita ha ricordato il 4-1 all’Ascoli della gestione Ranieri in Serie B. La speranza è che la scintilla generata allora si ripeta anche adesso, ma la strada tracciata è quella giusta.
Francesco Aresu