I nostri giudizi sul Cagliari che ha pareggiato 1-1 contro l’Udinese.
Cragno 6,5: indirizza la partita su binari positivi salvando in apertura su Pussetto e mettendo la sua classica firma sulla gara. Si ripete su Deulofeu nella ripresa. Certezza.
Zappa 5,5: attento difensivamente, poco efficace in proiezione. Appare stanco un po’ come quasi tutta la squadra, gli manca lo smalto delle giornate migliori.
Godin 7: al rientro, mancava dall’ultima vittoria contro la Samp. Tiene benissimo il campo, vince tutti i duelli, dimostra solidità.
Carboni 4: il vecchio e il bambino cantava Guccini e il bambino di Tonara fallisce. Male in marcatura, disattento sui palloni lunghi alle sue spalle, sbaglia anche alcune uscite. Sul gol di Lasagna c’è la sua firma. Meglio con la difesa a tre, ma comunque prestazione ampiamente insufficiente.
Lykogiannis 7: ok il secondo gol su punizione chirurgica, ma sono le due diagonali con cui evita prima il vantaggio poi il pareggio friulano a fornire la chiave della sua prestazione grecheggiante. È anche il più attivo nella ripresa, Joao arriva in ritardo sul suo cross e prova anche a concludere dalle parti di Musso.
Marin 5,5: passo felpato, gioco a due tocchi, incursioni in terra nemica. Niente di eccezionale e alla distanza scende anche fisicamente.
Rog 6: frangiflutti e regista, ingaggia un bel duello con De Paul sul quale si sacrifica mettendo da parte la fase offensiva. Stanco e provato dal lavoro sull’argentino lascia il campo in anticipo. (dall’88’ Oliva SV: il tempo di assaggiare il campo)
Nández 6,5: la sua partita è un continuo fallo subito. Predica abbastanza nel deserto, poco aiutato dall’assenza ingiustificata delle punte. Ci prova, sempre, ma da solo può poco.
Joao Pedro 4,5: pile scariche, imprecisione che ne è la logica conseguenza. Il suo lavoro di regista avanzato e quello su Walace meritano una citazione, ma davanti è inesistente, in ritardo e lento nelle scelte. Ha bisogno di riposo urgentemente. (dall’88’ Pereiro SV: bentornato, ma in una partita dai ritmi compassati non sarebbe stato un delitto inserirlo ben prima al posto di un Joao annebbiato)
Sottil 5,5: tanto sacrificio in copertura, buoni scatti in avanzamento anche se alla fine dei conti è nuovamente poco concreto e fin troppo solista. (dal 78′ Simeone 5: a sorpresa in panchina, entra per cercare di mettere la sua firma ma nelle due occasioni in cui può colpire è prima egoista ignorando Zappa poi manca un pallone invitante in pieno recupero.
Pavoletti 4,5: si sbatte, esegue il lavoro sporco, ma anche lui come il compagno brasiliano pecca in precisione. Il giallo al 45′ è l’unico spunto da tabellino, in sostanza non la vede mai e quando la vede sbaglia. (dal 64′ Ceppitelli 6,5: entra benissimo in partita, risolve un paio di situazioni complicate, aiuta un Carboni in difficoltà)
Di Francesco 5: equilibrio, equilibrio, equilibrio. Il mantra delle ultime settimane continua a vedersi in campo penalizzando la freschezza offensiva e il divertimento. La scelta di Carboni non lo premia, anche il passaggio al 3-5-2 fa storcere il naso non tanto per il cambio tattico, quanto per l’assenza di punte di ruolo per troppi minuti in una gara da vincere. Togliere Joao non è lesa maestà, soprattutto quando è evidente il serbatoio in riserva. Ora la Roma da ex, non vincere vorrebbe dire chiudere l’anno sulla stessa falsariga di come è iniziato.
Matteo Zizola