I nostri giudizi sul Cagliari che ha ceduto per 3-0 alla Sampdoria a Marassi.
Cragno 5,5: per i suoi standard potrebbe forse fare di più sul secondo e sul terzo gol, ma nel primo caso è coperto da Pisacane e nel secondo tanti sono i meriti di Bonazzoli. Non compie parate decisive, con tre gol sul groppone difficile arrivare alla sufficienza.
Walukiewicz 4,5: come sempre se la cava in costruzione, ma è troppo distratto in marcatura. Sul gol di Gabbiadini è responsabile quanto e forse più dei compagni di reparto, nella ripresa viene dirottato a destra senza che migliori più di tanto la propria prestazione. (dal 57′ Faragò 5: entra come terzino, si sposta mezzala con l’ingresso di Mattiello, ma in nessuna delle due posizioni dà qualcosa di importante)
Pisacane 4,5: dovrebbe comandare la retroguardia, se il risultato è quello della rete dell’1 a 0 l’insufficienza è automatica, in più aggiunge poca determinazione nel contrastare sul raddoppio.
Carboni 5,5: troppo leggero nel cercare di evitare il cross del vantaggio avversario, si fa apprezzare con la personalità che mette nel portare palla e lanciarsi in avanti. Si fa sorprendere da Bonazzoli sul terzo gol, resta comunque il migliore pur se di poco in una difesa in vacanza.
Nández 6: fino al terzo gol prova a tenere il campo, è senza dubbio il più in palla e quello che almeno prova a dare un minimo di brio al centrocampo. Dopo il 3 a 0 si arrende anche lui, sopraffatto dal nulla dei compagni.
Rog 5: passo indietro rispetto ai suoi classici standard. Non dà il solito contributo di strappi e tuttocampismo, anzi, è confuso e a tratti anche nervoso per frustrazione. Predicare nel deserto a un certo punto può anche stancare.
Birsa 4,5: parte bene, presente sia in costruzione bassa che tra le linee, poi di minuto in minuto si spegne fino a sparire definitivamente dal campo. Poche giocate, poco ritmo, nemmeno il suo piede compensa visto che non la vede praticamente mai. (dal 78′ Mattiello SV: si piazza a destra nella difesa a 4, poco tempo per farsi notare)
Ionita 4: male in entrambi i gol, si fa sovrastare sul primo e perde palla temporeggiando troppo sul secondo. Non fa filtro, non costruisce, prende anche un’ammonizione e lascia la contesa nell’intervallo. (dal 46′ Pereiro 6: almeno ci prova con serpentine e il piglio giusto)
Lykogiannis 4,5: dal punto di vista della presenza è sempre propositivo, ma non azzecca un cross nemmeno per sbaglio e anche in fase difensiva è spesso fuori posizione.
Ragatzu 4,5: doveva essere la sua partita, non entra mai nel vivo del gioco e perde una grande occasione di dimostrare che avrebbe meritato più spazio. Esce nell’intervallo con una insufficienza pesante. (dal 46′ Joao Pedro 6: come per Pereiro almeno ci prova, chiamando Audero all’unico vero intervento della partita)
Simeone 4,5: nullo, prosegue sulla falsariga dell’ultima partita contro il Lecce e soffre l’assenza di soluzione offensive. Non segna lui da 4 partite, non segna la squadra da 4 partite. Non è un caso. (dal 78′ Paloschi SV: toh chi si rivede, ma il tempo per cambiare qualcosa è nullo e i palloni ricevuti idem)
Zenga 4,5: la squadra fa più di un passo indietro tornando al suo esordio in panchina contro il Verona. Certo, manca Nainggolan, ma non può essere un solo giocatore a determinare un’involuzione di tale portata. Audero non si sporca praticamente i guanti, il centrocampo fa acqua, la difesa non solo balla, ma difetta proprio nel piazzamento come se mancassero applicazione e i giusti dettami. Stracciato da Ranieri nella sfida degli ex, perde su tutti i fronti dal punto di vista tattico e delle motivazioni. Attenzione alle sorprese, perché tra il caso Cigarini e questa sconfitta il suo destino potrebbe non limitarsi alla non permanenza per la prossima stagione.
Matteo Zizola