Il nostro pagellone sulla Torres di Alfonso Greco (considerando solo i calciatori che hanno chiuso in rossoblù il campionato) dopo la stagione da protagonista nel girone B di Serie C, conclusasi per i sassaresi con l’eliminazione nei quarti di finale playoff per la Serie B per mano del Benevento. Scriveteci nei commenti se siete d’accordo e quali sono i vostri migliori e peggiori dell’annata rossoblù.
Zaccagno 8 – Stagione da incorniciare per il portiere rossoblù che si rilancia ad altissimi livelli in Sardegna. Diversi anche i voli decisivi ai fini del risultato finale. Con lui la Torres ha blindato la porta per il futuro dato il contratto fino al 2026.
Garau 7 – Ultimo ballo prima di iniziare ad allenare, si fa trovare sempre pronto quando chiamato in causa. Nello spogliatoio è un punto di riferimento, fuori dal campo è un signore con i guanti per gentilezza e valori.
Petriccione SV – Primi assaggi di calcio tra i professionisti. Tutta esperienza che gli tornerà utile per la carriera.
Dametto 8,5 – Fa una stagione a petto in fuori. Perfetto in marcatura ed elegante nell’anticipo. Chiude un campionato regolare con pochissime sbavature e anche nella doppia sfida contro il Benevento fa sentire la sua voce. Del terzetto di centrali è il più giovane (compirà 31 anni a fine giugno) e questo implica che con ogni probabilità sarà lui l’uomo di esperienza che dovrà guidare nei prossimi campionati la transizione a dei difensori più giovani.
Antonelli 8,5 – Non sbaglia praticamente un colpo durante tutta l’annata. Annulla a ripetizione avversari blasonati e con categorie superiori nel curriculum. Probabilmente nella sua carriera avrebbe meritato anche di più, ma a Sassari ha trovato la sua giusta dimensione. E questo basta e avanza per essere felici.
Idda 8 – Rieccolo alla Torres e si cala con spirito di lavoro e senso del sacrificio nel contesto rossoblù. Tanta lotta e mai una parola fuori posto. Professionista esemplare e uomo che fa fare la differenza a un reparto già solido che diventa a tratti in campionato insuperabile. La carta d’identità non è dalla sua parte, ma per il ruolo di chioccia non potrebbe esserci profilo migliore.
Rosi SV – Preso dalla Torres per aggiungere la quota esperienza e carisma in vista dei playoff, ma la gamba non è più quella di un tempo. Giusto qualche piccola apparizione. Poco per lasciare il segno nella stagione straordinaria dei rossoblù.
Fabriani 6,5 – Si fa sempre trovare pronto, in più ruoli e con il giusto spirito. A limitarlo è un infortunio abbastanza pesante nell’ultima parte di stagione ma la sua annata è da considerarsi più che positiva. E potrebbe anche essere l’ultima a Sassari dato il contratto in scadenza.
Siniega 6 – Greco lo usa come quarta o quinta scelta. Lui all’inizio sembra un po’ titubante ma mette insieme alcune buone prove. Anche lui è in scadenza e al momento non sembra orientato verso una permanenza a Sassari.
Pinna SV – Una manciata di minuti in stagione. Per diverso tempo sembra con la valigia in mano e poi resta.
Verduci SV – Prima Liviero e poi Zambataro, su quel lato lo spazio è davvero pochissimo e infatti lui vede il campo in sporadiche occasioni. Complice anche una stagione sfortunata e costellata di infortuni.
Mastinu 6,5 – Non è facile valutare la stagione dell’acquisto principe della campagna estiva rossoblù. Risolve alcune partite chiave, con un gol o con un assist, mostra sempre tanta qualità, spesso anche superiore alla categoria. Però a tratti viene incastrato in un modo di giocare che sembra esaltarlo meno. Manca un po’ la sua fiammata nel playoff con il Benevento, ma resta uno degli uomini su cui costruire la Torres che verrà. Magari provando a responsabilizzarlo di più.
Zecca 8,5 – Una stagione quasi perfetta, che non può essere macchiata da un rosso ingeneroso contro il Benevento nel ritorno del playoff. Quando carica sulla fascia è inarrestabile. Un esterno così a Sassari non si vedeva da tempo, per corsa, tempi di inserimento e capacità palla al piede. Da tenerselo stretto.
Giorico 8,5 – Cervello pensante di una Torres che torna a far sognare. Spesso deve cantare e portare la croce, ma regala un viaggio in prima classe gratuito a tutti i compagni con la sua visione di gioco. Calcio.
Liviero 7,5 – Non sarà mister continuità, ma quanta classe ha questo ragazzo. Ha probabilmente uno dei piedi più educati della rosa e in stagione fa uno step anche alla voce maturità e nell’applicazione in fase di non possesso. Se fosse entrata quella conclusione con annessa veronica contro il Benevento…
Cester 7 – Il ragazzo si farà. Deve prendere coraggio nella gestione palla al piede perché spesso preferisce il passaggio all’indietro alla verticalizzazione. E di fatto è l’ultimo passo in avanti che gli manca perché quando deve lottare e dare equilibrio non sembra un giovane ma un esperto centrocampista di Serie C. La Torres dovrà provare a strapparlo al Vicenza in estate, impresa non facile.
Zambataro 7 – Arriva a Sassari con personalità e aiuta tutta la squadra. Di fatto è l’unico vero acquisto di gennaio però il suo contributo è evidente per dare nuova linfa alla corsia mancina. Con lui in squadra ne beneficia anche Liviero vista la sana concorrenza.
Masala 7 – Il jolly che ogni squadra vorrebbe avere. Vive alcune notti magiche, come quella di Pescara. E per il resto si mette al servizio della formazione di Greco con forte senso di appartenenza.
Lora 6 – L’uomo dei boschi rossoblù, quando serve fare legna in mezzo al campo Greco gioca la carta di sostanza che porta a lui. Ha sposato la Sardegna in appena due anni e vive la Torres più di alcuni sardi. Aspetto che aiuta nelle prestazioni.
Kujabi 5,5 – Probabilmente nel finale di stagione è il più in palla di tutti. Però riguardando al complesso dell’annata rossoblù lui resta la grande delusione, per ciò che poteva essere e non è stato. Con il vero Kujabi la rincorsa al Cesena probabilmente sarebbe durata fino in fondo all’ultima di campionato.
Nunziatini 6 – Il ragazzo è ancora acerbo, ma lascia intravedere segnali interessanti. Da capire se in futuro servirà ancora un’annata di rodaggio come alternativa o se sarebbe meglio un prestito.
Ruocco 9 – Vero, chiude la stagione in apnea e nelle partite chiave dei playoff non è sui suoi standard. Però la stagione di Francesco Ruocco a tratti ha i contorni del talento puro. Probabilmente in estate andrà via date le tante proposte da categorie superiori, quello che resterà però sono i suoi 3 anni di giocate di grandissima qualità.
Fischnaller 8,5 – Il bolzanino di Sardegna purtroppo, causa dolorini e fastidi, ha il calo nel momento più bello della stagione. Però questo non toglie nulla al suo campionato straordinario. Forse è il giocatore più amato dalla piazza e un motivo ci sarà. Punto fermo.
Scotto 8 – Stagione importante per il capitano, che impatta alla grande anche sotto-porta e che è decisivo in alcune partite importanti. Lui è il vero leader di questa rosa e dovrà essere bravo a guidare il passaggio alla prossima stagione, magari anche ritagliandosi un ruolo diverso, dove la Torres dovrà confermarsi e continuare a fare passi in avanti.
Goglino 6 – Probabilmente ancora non è pronto per la Serie C, ma ha dei guizzi di puro talento. Andrà plasmato per farne un giocatore chiave in futuro.
Sanat 6 – Chissà di che giocatore staremo parlando senza i troppi infortuni che lo hanno limitato. Sembra aver perso qualche giro rispetto ai primi tempi, pur mantenendo tanta qualità nel tocco.
Diakite 7,5 – L’uomo forse meno amato della rosa, ma uno dei più decisivi. Non trascina la Torres in semifinale playoff solo perché davanti trova un Paleari in formato Serie A. Testa bassa e lavorare, lo criticano e lui risponde con gol e prestazioni. Difficile non considerare utile un attaccante così. Stranezze tutte sassaresi.
Greco 9 – E che je voi dì? Alzi la mano chi si sarebbe aspettato dal taciturno allenatore ex Lanusei una scalata così in tre anni. A Sassari probabilmente tutti sono rimasti con le mani giù. Lui invece si fa scivolare sopra ogni pregiudizio e ogni critica. E dopo una salvezza di cuore, con tanto di esonero e ritorno, porta la Torres su una cima toccata pochissime volte in 121 anni di storia. Lo fa con il suo gioco e le sue idee, che possono piacere o dividere, ma il fatto di creare un’identità e un punto a suo favore. Si siederà nelle prossime ore con la società per capire se ci saranno i presupposti per alzare ulteriormente l’asticella oppure se sarà il caso di dirsi addio. E la sua eventuale sostituzione sarà con ogni probabilità la mossa più complessa per la Torres che verrà. Il suo paradosso è quello di essere l’allenatore perfetto per una squadra e una società in crescita perché fa del silenzio e delle spallucce il parafulmine perfetto alla frenesia di giudizio sassarese. Pur non essendo sempre amato. La speranza è che se dovesse andar via in futuro venga ricordato con il giusto valore per quello che ha fatto.
Roberto Pinna