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Il Pagellone | Cagliari Primavera, il segno di Pisacane in una stagione positiva

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Il nostro pagellone sul Cagliari Primavera (solo sui calciatori che hanno chiuso il campionato in Sardegna) dopo un’ottima stagione in costante crescita in Primavera 1, terminata con un lusinghiero settimo posto a quota 50 punti, a -1 dalla zona Playoff Scudetto. Di seguito i nostri voti per i ragazzi di Fabio Pisacane.

Auseklis 6 È l’ultimo arrivato e il suo percorso nel calcio giovanile italiano è alle battute iniziali. Dalle sue parti, in quel della Lettonia, viene considerato come uno dei giocatori in rampa di lancio degli ultimi anni, in una nazione che non ha visto nascere grossissimi talenti, per usare un eufemismo. Nel finale di stagione, dopo un lungo periodo di apprendimento dal suo arrivo in Sardegna nel mercato di gennaio, Pisacane ha voluto testarlo tra i pali del Cagliari Primavera. Qualche brivido di troppo, soprattutto in uscita, è sicuramente arrivato. Tra i pali però è arrivato più di un buono spunto.

Iliev 6 – Il titolare, almeno a giudicare dalle gerarchie iniziali, era lui. Poi la decisione dello staff tecnico di effettuare delle rotazioni anche tra gli estremi difensori ne ha cambiato il percorso. Ciononostante per il bulgaro non è stata una punizione o un ridimensionamento, come ha ribadito anche il suo allenatore nel post gara contro l’Atalanta. L’ex Levski Sofia rimane infatti uno dei giocatori presi maggiormente in considerazione per esperienza e rendimento nella rosa rossoblù.

Wodzicki 6 – Il suo percorso in questa stagione ha subito diverse evoluzioni. Partito come secondo di Iliev, ne ha preso il posto per diversi mesi a metà stagione, fino poi alla decisione di provare tra i pali Auseklis. Pisacane ha tuttavia un’ottima considerazione nei confronti dell’estremo difensore polacco. “Abbiamo due portieri di livello che si sono alternati nel corso degli anni e che hanno fatto buone cose”, aveva dichiarato lo stesso allenatore del Cagliari Primavera dopo il 3-1 contro l’Atalanta. L’abbondanza nel suo ruolo potrebbe non favorirlo ma ha le carte in regola per potersela giocare in futuro.

Arba 7 – La paura e la timidezza di interpretare un ruolo comunque importante in entrambe le fasi come quello del terzino destro sono ormai alle spalle. All’inizio della stagione, aveva contro un competitor importante come Casali, passato poi al Torino, che però ha dovuto soccombere di fronte all’esplosione per certi versi sorprendente del numero 2 rossoblù. Quando è a disposizione, è quasi impossibile che Pisacane vi rinunci nel pacchetto difensivo rossoblù. Spinta, corsa, forza di volontà e carattere quando serve. Decisamente un giocatore trasformato.

Pasquale SV – Passerella finale per lui nell’ultima partita di campionato contro il Verona, dove lo staff tecnico isolano ha deciso di dare spazio anche a chi non ne avuto nel corso dell’annata.

Franke 6 – Ha atteso diverso tempo per il suo esordio in campionato, arrivato quando oramai erano passati oltre sei mesi dall’inizio del torneo. Nel mezzo un paio di apparizioni in Coppa Italia. Poi la chance contro l’Atalanta, quasi a sorpresa dopo l’infortunio di Catena. Un esordio non semplice, con un rigore sul groppone. Poteva essere il momento più complesso, invece si è rivelato un piccolo turning point, perché nelle successive due partite il polacco ha dimostrato di saper interpretare il suo ruolo di centrale difensivo con diligenza e ordine, senza per forza dover trovare la super giocata strappa applausi ma badando solo alla concretezza. Per l’ex talento del Ruch Chorzow il percorso di crescita nel Cagliari Primavera è solo all’inizio.

Collu SV È uno dei talenti ancora da scoprire in casa Cagliari Primavera. Con l’U19 non ha ancora avuto modo di esordire ma il biglietto da visita che ha confezionato in questa annata con il Cagliari U18 è di quelli interessanti da analizzare, con 7 gol in 27 presenze. Non male per uno che di mestiere fa il difensore centrale.

Pintus 6,5 – Dalla titolarità alla panchina per l’esplosione di Cogoni. Quello del numero 6 non è stato un percorso semplice, con una serie di saliscendi che hanno portato però verso una reazione importante nella seconda parte di annata. Il difensore classe ’05 non si è mai arreso e nel finale di campionato è tornato alla ribalta ben interpretando il ruolo di braccetto nella difesa a tre rossoblù vista nelle ultime giornate di campionato.

Cogoni 7,5 – Non chiamatelo più sorpresa. Il numero 13 del Cagliari Primavera è diventato uno dei riferimenti principali della retroguardia rossoblù. In particolare, le sue letture preventive sono diventate il marchio di fabbrica con cui spesso si è presentato davanti agli avversari di turno. E spesso ha avuto ragione lui. Determinante.

Catena  7 – L’eredità lasciata da capitan Palomba non era certamente delle più semplici da raccogliere. Ma l’ex Pescara e Sporting ha accettato la sfida di buon grado ed è riuscito a imporsi come nuovo leader della retroguardia cagliaritana. In qualche occasione ha commesso alcune ingenuità di troppo ma la stoffa del difensore cattivo e arcigno è rimasta intatta. E lo si è capito soprattutto in un girone di ritorno in cui la personalità è venuta fuori con maggiore evidenza.

Idrissi 7,5 – I tifosi stanno ancora cercando di capire quale sia la ricetta segreta che caratterizza tutta quella forza che ha nelle gambe quando corre lungo la fascia sinistra rossoblù. Quando accelera sono spesso dolori per gli avversari ma il maggiore miglioramento l’ha avuto in fase difensiva, che in passato era il suo tallone d’Achille. Per il numero 3 del Cagliari Primavera stagione assolutamente positiva e in costante crescita, caratterizzata anche dalla prima convocazione con l’Italia U18 dell’ex rossoblù Bernardo Corradi. Sembra essere l’elemento più pronto al salto nel calcio dei grandi.

Mellino SV – Il ragazzo si farà e può crescere. Per lui solo due apparizioni con il Cagliari Primavera ed entrambe in Coppa Italia a fronte delle ventisette totalizzate con l’Under 18. È un giocatore su cui si può lavorare in prospettiva futura.

Marini 6,5 – A gennaio è arrivato dalla Lazio come ricambio di Idrissi sulla fascia sinistra. Nella seconda parte di stagione, è diventato tuttavia un braccetto importante nella difesa a tre sperimentata nelle ultime giornate dalla formazione sarda. Il tandem al fianco di un veterano del gruppo rossoblù come Idrissi rappresenta il perfetto connubio tra equilibrio, spinta e corsa. Nel palmares personale aggiunge un gol da cineteca fondamentale per la vittoria sull’Atalanta.

Grandu 6 – Dopo la gara vinta 2-1 contro il Genoa lo scorso 11 maggio, Pisacane l’aveva affettuosamente soprannominato “Grández” per il modo di correre e per la tigna che mette sul terreno di gioco che, con le dovute proporzioni, assomiglia al fresco ex rossoblù Nahitan Nández. Il ragazzo, in quelle volte in cui è stato chiamato in causa con la Primavera, si è applicato con gran carattere e con la voglia di non mollare mai nemmeno un centimetro.

Carboni 7 – Non è stata una stagione totalmente semplice per il capitano dei giovani rossoblù. Qualche problema fisico che non ha aiutato a trovare il passo ideale, una posizione giusta da trovare nello scacchiere e un andamento generale iniziale a non aiutare. Alla fine però con il numero 10 in campo la differenza spesso si è sentita. La qualità non è mai sparita, anzi. Così come la freddezza. Otto gol stagionali, cinque assist e una testa sempre alta sia per guidare i compagni a livello umorale che per dare respiro alla manovra. Il suo futuro è da capire, con il calcio dei grandi che potrebbe essere ormai quello richiesto per provare a crescere ulteriormente.

Conti 6 – Buon sangue non mente. Prima il padre Daniele, poi il fratello Bruno Jr. e adesso tocca a lui tenere alta la bandiera della famiglia Conti in quel di Assemini. Certo non era titolare come i suoi due consanguinei, ma la sua presenza in mezzo al campo rappresenta ordine, disciplina e verticalità. A queste tre caratteristiche fondamentali se n’è aggiunta ultimamente una quarta: il tiro dalla lunga distanza. Chiedere per informazioni al Verona. Il prossimo anno, complice l’età dalla sua parte, potrebbe avere maggior spazio. Responsabilità per cui si dovrà far trovare pronto.

Marcolini 6,5 – Discorso simile a quello fatto per Conti. Papà Michele era un centrocampista dal sinistro pregevole e importante, lui gioca con l’altro piede ma il DNA calcistico è esattamente lo stesso per tecnica, qualità e visione di gioco. Meglio da mezzala, ma capace anche di dettare i tempi, il centrocampista ex Spal è cresciuto con il passare delle settimane prendendo anche fiducia da un buon feeling con il gol.

Sulev 6 È uno dei giocatori deputati all’inserimento perché fisico, resistenza e tecnica glielo consentono a mani basse. Tuttavia ciò che gli manca per essere un giocatore completo, quantomeno a livello giovanile, è la costanza di rendimento. Sarà questo l’aspetto su cui dovrà migliorare in una prossima annata che potrebbe essere importante per lui.

Simonetta 6 – La qualità è evidente. Così come la necessità di smussare quei lati che gli impongono in certe situazioni di fare tutto da solo. Un lavoro su cui sarà importante il ruolo dello staff tecnico, perché le potenzialità dell’ex Spal sono importanti negli ultimi venti metri, ma per fare la differenza servirà togliere quel tocco in più che spesso gli ha negato la possibilità di diventare protagonista.

Ardau 6 – Pisacane ha tirato fuori dal cilindro un altro talento di qualità. No, non siamo a uno spettacolo di magia del miglior Silvan o di Houdini, ma il tecnico del Cagliari Primavera si è ritrovato a disposizione un centrocampista incursore e amante della fase offensiva che ha voglia di stupire. E il nome è proprio quello di Ardau. Al 17enne trequartista rossoblù sono bastati solamente otto gettoni stagionali per entrare subito nel cuore del progetto tecnico del Cagliari Primavera e per sbloccarsi in Primavera 1.

Malfitano 6,5 – Nella musica pop italiana, da fine anni novanta, c’è la presenza dei Gemelli Diversi. Contestualizzando il nome della band milanese al mondo della Primavera rossoblù, ecco che il classe ’07 forma il duo perfetto di equilibratori insieme a Balde. Sostanza, cattiveria e qualità nei movimenti. Il giovanissimo centrocampista proveniente dal sistema delle Academy ha bruciato le tappe. Ma la crescita, vista l’importanza all’interno del sistema creato da Pisacane, non potrà che continuare.

Caddeo 6 – Bentornato Alex! Qualcuno magari si starà chiedendo come mai stiamo dando la sufficienza a un giocatore che è stato out per diversi mesi dall’infortunio subito contro il Monza. Il numero 8 dei giovani rossoblù doveva essere uno dei nomi “esperti” di una rosa giovane. Lo è potuto essere per diverso tempo dagli spalti, dopo una parte iniziale di campionato in cui la sua sostanza e i suoi polmoni sono stati parte fondante del progetto. Con l’importanza che non è cambiata visto come i compagni ne hanno accolto il rientro in campo nell’ultima gara contro il Verona. Il futuro è da vedere, ma per la personalità mostrata anche in un momento difficile come quello vissuto la sua è una sufficienza pienissima.

Balde 7,5 – In un ipotetico dizionario italiano-Cagliari Primavera, alla parola mastino corrisponderebbe alla perfezione il profilo dell’ex centrocampista del Cesena . È stato il vero equilibratore del reparto nevralgico del campo per la formazione di Pisacane. E pensare che non aveva iniziato nel verso giusto, con un’espulsione pesante contro l’Inter. Poi una crescita costante, fino a diventare praticamente imprescindibile per il tecnico e per i compagni. Insieme ad Arba è stato il giocatore che ha messo insieme più miglioramenti durante il corso dell’anno.

Achour 7 – L’attaccante franco-algerino è sicuramente tra quelli che nell’ultimo anno e mezzo ha beneficiato e non poco della cura Pisacane. Non è un caso se l’attuale numero 9 del Cagliari Primavera, che nella scorsa annata è stato inserito più a gara in corso che da titolare, è diventato nel giro di poco tempo un cannoniere implacabile quando in giornata. La sua crescita nell’essere incisivo in area di rigore e nell’essere concreto nell’aiutare la squadra nella fase offensiva della manovra è stata davvero notevole, ed è stata fondamentale per avere la meglio in alcuni casi della concorrenza interna. E a testimoniare i recenti miglioramenti dell’ex Angers c’è anche la conquista della “palma” di capocannoniere di squadra con 8 reti in campionato da condividere con capitan Carboni.

Bolzan 6,5 – Il Cagliari l’ha acquistato a gennaio dalla Roma, dov’era indietro nelle gerarchie di mister Guidi, quando c’era bisogno di opzioni in più e soprattutto di maggiore fisicità nel reparto avanzato. L’ambientamento è stato piuttosto lungo, come succede d’altronde a tutti i giocatori che si approcciano a una nuova realtà. Poi però l’apprendistato ha lasciato spazio, nel finale di campionato, alla miglior versione dell’attaccante italo-argentino, quella del goleador implacabile sotto porta. I suoi quattro gol in campionato sono tutti arrivati nelle ultime quattro partite disputate dai rossoblù in campionato contro Lecce, Fiorentina, Genoa e Verona. Un biglietto da visita importante per un giocatore ritrovato e che può rappresentare in ottica futura uno dei perni del Cagliari Primavera.

Vinciguerra 7,5 – Da queste colonne chi scrive lo aveva definito “l’uragano forza 22”. Quando si accende, si ha infatti la straordinaria sensazione che con una giocata, con uno scatto o con un’azione personale lui abbia quasi sempre la meglio sull’avversario di turno. La qualità, la tecnica e il carattere non gli mancano di certo e il miglioramento rispetto alla scorsa stagione è assolutamente sotto gli occhi di tutti. L’anno scorso, a fine stagione, i gol erano cinque e un solo assist. Quest’anno, invece, il suo score ha subito una crescita da non sottovalutare con 7 gol e 7 assist, con la crescita nella rifinitura per i compagni che ha preso il sopravvento ed è il segnale più positivo per il futuro.

Konate 6,5 – Lotta, fisicità e lavoro sporco al servizio della squadra, accompagnata anche da spunti interessanti quando si tratta di attaccare l’area di rigore avversaria. Gli manca il fattore costanza lungo l’arco dei novanta minuti e dovrà cercare di lasciarsi meno andare alla tensione, ma per Pisacane e per il Cagliari il numero 45 italo-ivoriano rimane una pedina importante nello scacchiere offensivo. Soprattutto quello del futuro più prossimo.

Kingstone 6,5 – La sosta intermedia in Primavera gli ha fatto molto bene. Pisacane è stato il suo mentore all’inizio nel fargli capire i meccanismi del calcio italiano, al resto ci ha pensato invece Claudio Ranieri. Il talento c’è, la voglia di emergere pure. Con l’U19 i gol sono stati cinque e il suo apporto in termini di fisicità e riferimento della manovra offensiva è stato di quelli importanti. A coronamento di un periodo di apprendistato in rossoblù certamente non semplice c’è stato anche l’eurogol, il primo in assoluto in A, contro la Fiorentina. D’altronde chi ben inizia – si dice – è a metà dell’opera.

Trepy 6È uno dei profili lanciati recentemente all’interno del gruppo del Cagliari Primavera. La sua stagione con l’U18 di Claudio Bellucci è stata di quelle importanti dal punto di vista statistico con 13 gol e 4 assist all’attivo. Solo quattro apparizioni, invece, in U19 ma con tanta voglia di stupire, come evidenziato nella gara con il Genoa. Dalla sua ha caratteristiche che lo rendono potenzialmente futuribile nello scacchiere rossoblù: dalla corsa alla fisicità ai movimenti negli ultimi quindici-venti metri di campo, con una proprietà tecnica importante soprattutto se rapportata alla stazza. In ottica futura può rappresentare una delle nuove sorprese del Cagliari Primavera che verrà.

Allenatore Fabio Pisacane 7,5 – Un ottimo risultato, a tutti i livelli, compresi quelli giovanili, lo si riconosce anche da chi ne è stato l’artefice principale, ovvero l’allenatore. E in questo il tecnico campano dei giovani rossoblù è stato colui che ha scelto la tela, i colori e anche il contesto giusto per far crescere nel miglior modo possibile i suoi ragazzi. Dopo la salvezza ottenuta all’ultima giornata nella scorsa stagione in quel di Frosinone, la crescita del Cagliari Primavera in questa annata è stata esponenziale, con i concetti di gioco scelti dal tecnico che a poco a poco si sono sedimentati in un gruppo ricco di potenzialità. Importante però è stata anche la capacità di far sentire tutti importanti, con la pazienza nel momento iniziale che è stata fondamentale per non perdere le redini della situazione. Quello appena concluso può essere stato l’anno più importante per mettere le basi di una prossima stagione in cui alzare l’asticella dovrà essere un obiettivo reale.

Fabio Loi

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