Una partita che non ha riportato il Cagliari alla vittoria, tre punti che mancano dal 7 novembre giorno della vittoria per due a zero sulla Sampdoria. Sei partite, quattro pareggi e due sconfitte, 14 punti in 13 giornate che significano poco più di uno a gara di media. Nella sfida giocata alla Sardegna Arena contro l’Udinese le note dolenti sono state più di una, dall’attacco spuntato e poco lucido a un centrocampo che ha provato a tenere botta nonostante la densità degli avversari, dalla stanchezza dei rossoblù alla prestazione del giovane Andrea Carboni.
La pagella – Carboni 4: il vecchio e il bambino cantava Guccini e il bambino di Tonara fallisce. Male in marcatura, disattento sui palloni lunghi alle sue spalle, sbaglia anche alcune uscite. Sul gol di Lasagna c’è la sua firma. Meglio con la difesa a tre, ma comunque prestazione ampiamente insufficiente.
Un voto pesante senza ombra di dubbio, forse anche troppo visto il risultato e vista la prestazione generale della squadra considerati tutti gli alibi del caso. Carboni ha comunque disputato una gara piena di difficoltà nella quale a tratti è mancata la concentrazione. Classe 2001, giovane, ma che ormai non può non essere considerato parte del gruppo dei grandi a pieno titolo, per merito e di fatto. D’altronde quella contro i friulani è stata la tredicesima presenza in Serie A del ragazzo di Tonara, gli esordi sotto Walter Zenga appartengono al passato e Carboni non può che essere giudicato esattamente come tutti gli altri compagni senza più l’alibi dell’esperienza che manca.
Per valutare i singoli errori rimandiamo all’analisi tattica, ma andando con ordine già al terzo minuto il centrale si è fatto sorprendere alle spalle da Pussetto sul lancio di Samir e solo grazie a Cragno il Cagliari non è partito in svantaggio fin dall’apertura. Il gol di Lasagna parla da solo, Carboni fa una scelta errata nell’accorciare verso il centro invece di controllare l’avversario diretto. A queste due indecisioni da matita rossa si sono aggiunti numerosi palloni persi soprattutto nella prima frazione di gioco in fase di uscita, pericolosi proprio perché la difesa in quel momento è stata presa in contropiede. Tredici palle perse (dati Opta), non il peggiore della truppa, ma in situazioni davvero complicate rispetto ai compagni.
È vero, Carboni è migliorato con il passaggio alla difesa a tre mostrando anche una buona predisposizione all’attacco e a freddo forse il 4 è eccessivo, ma resta comunque una gara insufficiente, se non da 4 da 4,5 o da 5 meno meno. Va da sé che una volta che il giudizio vorrebbe Carboni come il meno performante del Cagliari visto contro l’Udinese alzando il voto del difensore di conseguenza verrebbe alzato quello di Pavoletti e Joao Pedro così come quello di tutti gli insufficienti. Giudizi ovviamente soggettivi come sempre nelle pagelle e che riguardano solo e soltanto la prestazione singola senza voler essere una bocciatura definitiva per un ragazzo del 2001. Anche da queste partite complicate passa il percorso di crescita, non deve essere un singolo voto a inficiare le qualità di un difensore che ha il tempo – tanto – dalla sua.
Matteo Zizola