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Charalampos Lykogiannis | Foto Alessandro Sanna

Il Giudizi(Z)o | Cagliari-Napoli, perché valutazioni così basse?

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È complicato scegliere una delle valutazioni frutto della prestazione dei singoli nella sconfitta contro il Napoli per 4 a 1. Complicato perché ogni voto andrebbe spiegato a fondo, perché tanti sono stati i giocatori ai quali chi scrive ha attribuito un giudizio parecchio pesante. Ecco perché per l’occasione è forse necessario spiegare non il voto di un singolo, ma quanto espresso collettivamente.

QUI LE PAGELLE DI CAGLIARI-NAPOLI

Quasi sempre a caldo dopo una sconfitta pesante è complicato tenere la barra dritta e, come si suol dire, non esagerare. Dopo otto gare senza vittoria, però, è quantomeno lecito calcare la mano andando anche oltre la singola prestazione. I voti vanno da 1 a 10, spesso e volentieri il 4 viene considerato quello minimo e l’8 quello massimo. Ci sono però situazioni nelle quali è necessario distinguere, nelle quali non tutti possono ricevere il minimo sindacale perché alcuni possono aver disputato una gara peggiore degli altri.

Partendo dal presupposto che all’ottava partita senza vittoria, dopo una sconfitta per 4 a 1, con le statistiche della gara che vanno oltre l’inclemenza diventa difficile dare anche una singola sufficienza, ecco che partendo dal 6 come voto massimo è complicato restare all’interno della forchetta tra appunto il 6 e il 4 che normalmente rappresenta il minimo. Per questo motivo Ceppitelli e Lykogiannis, per chi scrive i peggiori in campo per distacco, hanno ricevuto 3 come voto, così come a seguire i vari Marin, Simeone, Zappa per citarne tre sono oscillati tra il 4 e il 4,5.

Se da un lato dunque i giudizi a caldo sono quasi sempre figli della singola prestazione, dall’altro dopo un filotto negativo lungo due mesi non si può non considerare il momento complessivo, così come non si può mettere da parte l’ennesima gara che ha rappresentato un passo indietro ulteriore. Non una spinta d’orgoglio oltre l’episodio, abbastanza casuale, del gol del pareggio, mai la sensazione che i rossoblù potessero trarre qualcosa dalla partita. Il nulla che va, appunto, valutato come tale a costo di risultare antipatici.

Matteo Zizola

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