Ripetete insieme a noi: il calcio d’agosto non è legge e non è verità. Fatta questa doverosa promessa l’impatto con la Serie A del Cagliari di Davide Nicola lascia più che piacevolmente colpiti. Questi rossoblù tutto cuore e spirito da battaglia si lasciano far vedere e soprattutto divertono. E lo hanno fatto contro una big del campionato come la Roma, che resta tale nonostante il caso Dybala. Gli uomini di Daniele De Rossi per un tempo hanno sofferto e avuto paura della manovra di un Cagliari tignoso e dinamico, votato al pressing alto e a non mollare un centimetro su ogni singola palla. E i giallorossi hanno rivisto la luce solo nella ripresa, proprio grazie all’ingresso dell’argentino ex Juventus, pur rischiando anche nel secondo tempo di capitolare sulle ripartenze micidiali imposte dal gioco di Nicola.
Gruppo
La cosa che stupisce più di tutte di questa squadra è che sembra lavorare con Nicola da anni e non da pochi mesi. I meccanismi vanno a memoria soprattutto in fase di recupero feroce del pallone e di transizione rapida. E la difesa ha retto bene pur non essendo ancora quella titolare, manca su tutti Mina che dovrà adattarsi a un calcio così intenso. Una cosa è subito sembrata chiara: Nicola è un valorizzatore di guerrieri. Se un giocatore si mette a sua disposizione, non importa il tasso tecnico o le assolute qualità, lui riuscirà a farlo rendere di più. Il tecnico piemontese con le sue frasi sulla vita e i concetti da motivatore è un esaltatore di carattere. E la squadra lo ha seguito fin da subito, aspetto non scontato se siedi in panchina subito dopo la scomoda ombra di Claudio Ranieri che ha salutato dopo un biennio con promozione in Serie A e salvezza sofferta e da cardiopalma. E non era scontato vedere il Cagliari muoversi da squadra al 18 di agosto, con allenatori rossoblù che, nel passato recente, in mesi di lavoro non erano riusciti a trasportare questo senso di identità e di compattezza.
Mentalità
Partire dal lavoro fatto sulla fiducia e sulla consapevolezza fatto da Ranieri nello spogliatoio ha sicuramente aiutato Nicola, ma portare una nuova idea di gioco, diversa anni luce dalla strategia di Sir Claudio, era un’impresa, e al momento l’allenatore ex Empoli sembra poterla vincere. Ottimo l’approccio a un match come quello con la Roma. Ok, la prima giornata ha regole tutte sue ma il Cagliari in passato, anche sotto la guida Ranieri, si è dimostrato spesso remissivo e passivo contro una “grande” del campionato. Questa rosa, che non è composta da fenomeni ma che è molto quadrata, invece sembra non aver paura di nessuno. E non è un caso che questo concetto lo abbia ripetuto anche il capitano Deiola a fine gara: “Siamo più consapevoli di cosa possiamo fare ora, vogliamo andare a giocare da Cagliari senza timori contro chiunque. Massimo rispetto ma nessun pensiero di essere già battuti in partenza”. Può sembrare un concetto scontato eppure guardando al Cagliari delle ultime stagioni questo sembra un importante step alla voce mentalità.
Tifosi
Infine, lo 0-0 contro la Roma ha certificato un aspetto non scontato: ai tifosi piace questo Cagliari. Quanto durerà dipenderà solo dai risultati, ma intanto una Unipol Domus ancora a un passo dal sold out nonostante il calcio sotto l’ombrellone e ancora molto abile a soffiare dietro – come avrebbe detto Claudio Ranieri – è una notizia. Per prima cosa perché il giorno dell’addio del tecnico romano erano riprese le polemiche sulla gestione del club da parte del tifo organizzato e poi perché sostituire una leggenda come Ranieri e farlo con un allenatore che per arrivare a Cagliari ha dovuto superare una lunga telenovela con l’Empoli, finita addirittura da un ente conciliatore per il nodo contratto, poteva far scemare le attese della piazza. E invece questo spirito di lotta e governo messo in piedi da Nicola piace al cagliaritano, con il tecnico piemontese che si gioca tanto della sua carriera in Sardegna per dimostrare di essere non solo un allenatore da imprese salvezza a gara in corso ma anche un profilo attraverso il quale costruire un progetto. Farsi seguire alla prima giornata da stadio e calciatori sembra un’ottima base di partenza. Ora a Nicola e i suoi il compito di dare continuità nello scontro diretto, ancora in casa, contro il Como.
Roberto Pinna