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Granitica Dinamo, gara 4 è tua!

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Dopo il ko in Gara 3, il Banco di Sardegna si riprende alla grande e si riporta in parità nella serie scudetto contro la Reyer Venezia.

Tabellino: SASSARI-VENEZIA 95-88

SASSARI: Smith 10, Pierre 12, Thomas 19, Cooley 18, Spissu 9, Gentile, Devecchi, Carter 12, Polonara 2, Magro 2, Diop, McGee 11.
VENEZIA: Stone 7, Haynes 18, Bramos 9, Mazzola, Watt 8, De Nicolao 6, Tonut 7, Cerella 3, Daye 16, Vidmar 6, Giuri 2, Biligha.

Il Palaserradimigni di Sassari è nuovamente gremito per Gara 4 delle finali Scudetto della Serie A di basket. I padroni di casa sono chiamati a provare a pareggiare la serie, mentre Venezia può tentare un allungo quasi decisivo in vista del ritorno al Taliercio previsto fra meno di 48 ore. Si comincia a ritmi lenti, con le due squadre che sembrano sentire il peso della partita: Cooley e Watt riprendono la loro consueta lotta sotto le plance, mentre tre falli in successione di Mazzola mandano subito in campo Austin Daye, mattatore di Gara 3. Il dato dirimente ancora una volta sono le triple: la Reyer ne segna solo due su nove, mentre la Dinamo fa due su cinque. Il Banco dopo i tanti errori dall’arco di due giorni fa sfrutta di più il pitturato e la buona lena di Cooley.
Se c’è una statistica dove l’Umana va in meglio in questa prima fase sono i rimbalzi offensivi. Il Banco, d’altro canto, ci mette una bella grinta difensiva e ritrova finalmente Spissu, molto ispirato. Marco aizza la folla, ma si trascina soprattutto i compagni, sempre pronti a raddoppiare su tutti gli attacchi veneziani. Fra i protagonisti per Sassari spiccano Magro, che da minuti di qualità facendo riposare Cooley, e Carter, che dopo un’anonima Gara 3, sporca palloni nella sua metà campo e sforna giocate d’esperienza. A tenere in partita la Reyer è capitan Haynes, uno dei pochi a vedere il canestro da tre fra gli ospiti. Alla pausa si va sul 51-41.

Il terzo periodo inizia per l’ex di serata veneziano come era finito il secondo. Haynes è elettrico e col passare dei minuti tutta l’Umana sembra acquisire nuove certezze. Le percentuali da tre degli ospiti sono migliorate col passare dei minuti e tanto basta per tornare a contatto. Niente paura, Sassari non ha alcuna intenzione di mollare e si affida ai suoi giocatori di maggior talento, dicasi Pierre e Thomas, oltre all’oramai proverbiale fisicità di “Big Jack” Cooley. La Reyer, fra errori individuali e falli in attacco, perde troppi palloni e il Banco vola a +16.
Venezia non vuole mollare e tenta il leitmotiv visto all’inizio del terzo quarto. Dall’altra parte Sassari commette qualche errore frutto della fretta ma inizialmente sembra reggere l’urto. Come oramai consuetudine, visto che siamo alla terza partita consecutiva, Watt commette il quinto fallo e si va a sedere. La fase che ne segue è decisamente concitata: le due squadre sbagliano molto, ma la Reyer di meno e riapre la partita a poco più di tre minuti dalla sirena. I giocatori del Banco appaiono sulle gambe in questa fase finale e serve la freddezza dalla lunetta di McGee e Carter per tenere la testa avanti. Sassari vince 95-88 e pareggia la serie, ora si torna al Taliercio per Gara 5.

Pagelle
Smith 6,5 – Partita positiva, condita da un paio di bombe fondamentali.
McGee 6,5 – Quando la palla pesa non sbaglia.
Pierre 7 – Ha riattivato il suo perno. Faccia giusta, concentrato: quand’è così non c’è storia.
Thomas 7,5 – Preciso in lunetta, attento in difesa. A tratti straripante.
Cooley 7,5 – Quell’immensa voglia di sgomitare sotto canestro. Duro e deciso.
Spissu 7 – È tornato “Faccia tosta”, e la differenza si vede.
Carter 7 – Si risveglia dal letargo. Serata positiva con giocate d’esperienza e impegno in difesa.
Gentile 5 – Tanti errori. Unica nota stonata di serata.
Polonara 6,5 – Partita positiva più di quanto dicano i numeri. Vedasi la sua difesa su Daye.
Devecchi sv
Magro 6 – Il suo poster su Vidmar è quasi emozionante. Attitudine positiva, merita questi minuti.
Pozzecco 7 – Come spesso gli capita, la mette sul piano emotivo e lavora sulla testa dei giocatori. Così l’approccio di questa sera è completamente diverso da quello di Gara 3 e la conseguenza è la maggiore convinzione nei propri mezzi della squadra. Il calo nel quarto periodo ha creato non pochi timori, ma è anche la prima volta che questa squadra gioca una Gara 4 in questi playoff.

Lello Stelletti