Il silenzio degli innocenti. Sono passati cinque giorni dalle dichiarazioni del presidente della Torres Salvatore Sechi sul futuro della società rossoblù. Quel “sono pronto a farmi da parte”, ma anche “da Sassari ancora non si è fatto sentire nessuno”. Frasi importanti, con un peso e un destinatario ben specifico.
Frasi che però non hanno smosso di un centimetro le dichiarazioni ufficiali. Dal “continente” è arrivato l’apprezzamento dell’imprenditore isolano Felleca, già in passato interessato a un ingresso nella realtà Torres. Nessuna comunicazione o nessuna risposta invece da quel gruppo Abinsula che la città in qualche modo sembra tanto aspettare. A giudicare il chiacchiericcio da bar o i messaggi di posta che hanno intasato la nostra mail di redazione nelle ultime ore. Un silenzio che non è un silenzio, così lo descrivono molti di voi. Con tutti che sembrano avere fonti, talpe e qualsiasi altro tipo di informazione esclusiva. Incontri, offerte inviate e specialisti a lavoro per mediare tra le parti. La verità , come sempre, starà nel mezzo ma fino a quando non ci sarà una comunicazione ufficiale o una risposta concreta alle parole di Sechi rimarranno semplici indiscrezioni, alcune vicine alla realtà dei fatti e altre meno. Per darvi una visione chiara della situazione abbiamo provato a sentire i vertici dell’azienda sassarese, senza però ricevere risposta alcuna.
L’impressione è che in città si stia per arrivare al punto di implosione della pentola a pressione, anche perché dopo la brutta stagione appena conclusa la piazza ha voglia di un progetto importante ma soprattutto di chiarezza nei confronti del campionato che verrà . Anche perché le scadenze per le iscrizioni si avvicinano e il tempo per programmare il 2021-22 diventa sempre meno ogni giorno che passa. È lecito aspettarsi un weekend infuocato e non solo per le alte temperature. Che il futuro della Torres preveda un nuovo progetto, firmato Abinsula o meno, oppure che si vada avanti con la continuità con Sechi al timone una risposta precisa dovrà arrivare nelle ore a venire. Anche perché le voci di offerte rinunciate, tira e molla su cifre e proposte non ascoltate restano chiacchiere da bar, anche qualora fossero vere, senza una linea pubblica netta e ben descritta. Insomma, Salvatore Sechi ha giocato la sua mossa ma qualcuno dovrà presentarsi per muovere la pedina dall’altra parte della scacchiera, perché per vincere o perdere una partita bisogna quanto meno presentarsi in maniera ufficiale dagli arbitri dell’incontro.
Roberto Pinna














